Il cibo svolge un ruolo molto importante al fine di prevenire e combattere l’infiammazione (o flogosi).
Si tratta del meccanismo di difesa non specifico proprio di un organismo sano, quale risposta protettiva e secondaria all’azione dannosa di agenti fisici, chimici e biologici. La sua finalità è l’eliminazione della causa iniziale di danno cellulare o tissutale.
L’infiammazione è una reazione positiva dell’organismo che reagisce ad una lesione, ad un trauma o ad un evento patogeno cercando la soluzione e segnalando il danno tramite il dolore.
Cause
Il sovrappeso favorisce la comparsa di infiammazioni e la presenza di infiammazioni favorisce l’obesità, in un circolo vizioso estremamente dannoso.
Le più comuni cause di infiammazione e intossicazione si ritrovano nella nostra alimentazione (zuccheri, cibi ad alto carico glicemico, alcolici, grassi animali, carne, cibi industriali), e nella mancanza di attività fisica. Altri fattori sono alcuni allergeni alimentari (glutine e il lattosio) e lo scarso apporto di fibre.
Conoscere le interazioni tra nutrienti e patologie infiammatorie consente di fornire indicazioni corrette per evitare il più possibile di favorire involontariamente, attraverso i cibi, gli stati infiammatori.
Molte patologie quali diabete, sindrome metabolica, aterosclerosi, dismetabolismo, artrite reumatoide, fibromialgia, dolore cronico hanno una base infiammatoria e possono essere prevenute e gestite con un’alimentazione adeguata.
Rimedi
Lo stress ossidativo, causa di infiammazione, può essere contrastato rispettando regole precise, ma molto semplici:
- evitare di mangiare troppo (l’eccesso favorisce i processi ossidativi);
- evitare cibi carbonizzati (gli idrocarburi policiclici aromatici contenuti producono molti radicali liberi);
- aumentare il cibo crudo;
- non eccedere nel consumo di zuccheri;
- non fare uso di alcolici;
- evitare di fare troppa attività fisica o troppo poca;
- migliorare la respirazione e quindi l’ossigenazione
- esporsi all’aria aperta;
- mangiare lentamente.
Alimenti consigliati e da evitare
Gli acidi grassi polinsaturi che si trovano in natura appartengono a due classi principali:
- quella degli omega 6, presenti negli oli di tipo vegetale;
- quella degli omega 3, contenuti soprattutto nel pesce.
Un perfetto equilibrio tra i due tipi di acidi grassi è importantissimo, perché gli omega 3 svolgono un’azione antinfiammatoria, mentre gli omega 6 favoriscono l’infiammazione.
La frutta secca nelle sue molteplici varietà è ricchissima di nutrienti. Essa dovrebbe fare parte di un piano dietetico basato sul concetto di sana alimentazione.
Sardine, alici, sgombro, ma anche il salmone sono tutti pesci ricchi di acidi grassi omega-3 che sono tra i principali alleati per la prevenzione delle malattie degenerative.
Il cioccolato fondente è alimento molto utile, ricco di polifenoli dall’azione antiossidante e antinfiammatoria.
Vi sono poi alcuni alimenti da evitare in presenza di uno stato infiammatorio acuto o cronico:
- carne rossa, carne di maiale e comunque tutte le proteine animali,
- caffè, alcool, zuccheri semplici e composti.
Alberto Bozzolan