Il mango, prezioso alleato del nostro intestino

Il mango, prezioso alleato del nostro intestino

Frutto tropicale dalla polpa gialla straordinariamente dolce e succosa, il mango sta incontrando i gusti di sempre più persone.

Il seme è il più grande che si conosca, appiattito attraversa quasi per intero il frutto. La polpa è ricca di fibre solubili che alimentano la flora intestinale.

L’albero del mango è un sempreverde, arriva a 30m di altezza ed è originario dell’Himalaya. Da lì è stato portato in India, nel Sud Est Asiatico e nelle Filippine. In Europa arriva nel 1300 d.C.

Benefici sull’intestino

Il mango è fonte eccellente di carotene, vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina E, magnesio, potassio e, soprattutto, ferro e rame, oligoelemento immunostimolante.

Le fibre del mango legano il colesterolo nell’intestino limitandone l’assorbimento, è ricco anche in fibre insolubili che favoriscono lo svuotamento intestinale.

Inoltre, contiene enzimi simili alla papaina che favoriscono la digestione, enzimi tra cui annoveriamo anche la lattasi, in grado di digerire lattosio.

I suoi enzimi sono così potenti e numerosi da essere usato nei paesi tropicali per ammorbidire la carne. Altri studi dimostrano gli effetti protettivi dalle infezioni intestinali. Bambini dei paesi in via di sviluppo trattati con mango dimostravano meno diarree e malattie intestinali. E’ stato poi dimostrato che elimina la giardia e aggredisce diversi virus.

Benefici anti cancro

In uno studio del 2002 (Percival, Università della Florida) si esposero i leucociti del sangue a sostanze cancerogene e poi all’estratto di mango.

Il mango ha dimostrato di avere la capacità di impedire alle cellule normali di trasformarsi in cancerogene, non solo per il contenuto di vitamine A, C, E, ma anche per gli altri preziosi flavonoidi che contiene.

Mango ricostituente e adatto ai diabetici

Per chi è carente in ferro, il mango rimane un ottimo ricostituente. Per chi soffre di crampi muscolari e problematiche cardiovascolari, il mango offre magnesio e potassio, che hanno il potere di alcalinizzare laddove sia presente acidosi.

Per il suo elevato contenuto di fibre può essere consumato serenamente dai diabetici.

Attenzione ai frutti meno maturi

Sconsigliato agli allergici il contatto a mani nude con i frutti meno maturi; la buccia infatti può irritare la pelle quando il frutto non è arrivato a completa maturazione.

Dott.ssa Valeria Cantarelli biologa nutrizionista

Dott.ssa Valeria Cantarelli

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