Cistite cronica: precauzioni e regole igienico sanitarie

La cistite è un’infiammazione della mucosa vescicale che colpisce prevalentemente il sesso femminile e può sfociare in cistite cronica.

Il disturbo può essere accompagnato da:

  • bisogno continuo e doloroso di urinare in base al livello di infiammazione della vescica (acuto, subacuto o cronico);
  • bruciore vescicale e uretrale,
  • aumento della frequenza minzionale.

Talvolta, la cistite può presentarsi asintomatica con solo il riscontro di batteri nelle urine.

L’infiammazione può risolversi dopo un breve lasso di tempo, oppure, specie se trascurata, ripresentarsi, cronicizzare e avere una comparsa ricorrente.

In questi casi, il processo infettivo può estendersi pericolosamente alle vie genitali o alle alte vie urinarie. 

Cistite cronica: concentrazione batterica ed esami specifici 

Vanno tenuti presenti:

  •  fattori predisponenti come carenza di estrogeni, classicamente presente in menopausa o in caso di amenorrea, stitichezza e ipertono del muscolo del pavimento pelvico;
  • fattori precipitanti come traumi, freddo, radio e chemioterapia;
  • fattori di mantenimento come diagnosi incomplete e terapie inadeguate.

La cistite è causata da batteri che popolano l’ultimo tratto dell’intestino, fra cui in prima linea il colibacillo. I germi possono intaccare la vescica dall’esterno, passando attraverso l‘uretra, o dall’interno per propagazione da organi vicini o per via ematica.

Spesso, ci sono cause evidenti come ad esempio in conseguenza a rapporti sessuali (traumi meccanici in caso di scarsa lubrificazione, con dolore alla penetrazione o in presenza di ipertono muscolare).

La diagnosi di cistite è basata sui sintomi riportati dal paziente e più precisamente sull’esame specifico delle urine. 

Un livello di contaminazione vescicale minimo, fino a 10.000 colonie per ml, è considerato normale. Una concentrazione superiore a 100.000/ml potrebbe essere conseguenza di un’infezione batterica in corso. 

Qualora venisse rilevata una concentrazione batterica troppo alta, occorre procedere con l‘antibiogramma, un esame necessario per testare la sensibilità della colonia batterica ai vari antibiotici.

In caso di cistiti croniche,è bene, oltre alla diagnosi microbiologica, effettuare anche esami urologici, ginecologici, gastroenterologici ed endocrinologici (tra gli altri: tamponi uretrale e valutazione del pH vaginale).

Cistite cronica: precauzioni e regole igienico sanitario 

Il germe che più frequentemente è responsabile della cistite è l’Escherichia coli, seguito dal Proteus Vulgaris e dal Klebsiella. 

I batteri responsabili posso essere veicolati in diversi modi:

  • una poco attenta igiene quotidiana facilita il passaggio di germi dalla zona anale a quella uretrale;
  • il semplice l’utilizzo di salviette che potrebbe trasportare i batteri in prossimità dell‘apertura uretrale

Vi sono, però, diverse precauzioni per evitare di incorrere in questa tipologia di infezione. 

È importante per esempio avere un consumo regolare di acqua, così da evitare che l’urina ristagni per lungo tempo all’interno della vescica favorendo la proliferazione dei batteri, facilitando anche il normale transito intestinale.  Per la stessa motivazione occorre anche non trattenere a lungo la pipì. 

L’alimentazione ha come sempre la sua rilevanza, come anche il praticare esercizio fisico, così da mantenere una normale funzione intestinale e una ottimale efficienza del sistema immunitario

Rapporti sessuali

Per quanto riguarda i rapporti sessuali, occorre evitare persone a rischio ed utilizzare sempre precauzioni. Importante iniziare il rapporto con vescica vuota per limitare il traumatismo. A fine rapporto, invece, è necessario detergere le zone intime e bere qualche bicchiere d’acqua. 

Abbigliamento consigliato

Anche l’utilizzo di biancheria o pantaloni troppo stretti potrebbe portare alla comparsa della cistite o al suo aggravamento. 

Tra le fibre, è bene evitare quelle sintetiche e favorire il cotone, sia per quanto riguarda l’intimo sia per gli asciugamani utilizzati per l’igiene personale

Cisite cronica: terapia 

In presenza di cistiti croniche, è ancora più importante seguire le precise regole igienico-sanitarie consigliate. 

La terapia vera e propria si basa sulla somministrazione di antibiotici a dose piena. Gli antibiotici possono essere assunti in dose singola, qualora si trattasse di singoli episodi, o attraverso un breve ciclo di tre giorni in caso di cistiti croniche

Al termine del trattamento, andranno rivalutati i sintomi e gli esami delle urine, in modo da evitare che la cistite si complichi o compaia nuovamente.  L’importante è che la terapia sia prescritta dal proprio ginecologo di fiducia.

Consigli

E’ utile:

  • regolarizzare l’intestino con l’assunzione di fermenti lattici e una corretta alimentazione;
  • migliorare il pH vaginale e il livello di estrogeni nei casi di amenorrea, di assunzione di pillola contraccettiva e/o di menopausa;
  • evitare colpi di freddo;
  • effettuare un rilassamento del muscolo elevatore dell’ano, se contratto, con appropriata fisioterapia;
  • migliorare l’autodifesa vescicale con integratori a base di mirtillo e D-mannosio.

Agnese Pirazzi

Anna Bernabei ginecologo Siena
Dott.ssa Anna Bernabei ginecologo a Siena

SI PREGA DI INDICARE IL PROPRIO NOME E QUELLO DEL DESTINATARIO DELLA RICHIESTA.

Le richieste saranno inoltrate al medico o professionista sanitario il quale risponderà direttamente. DossierSalute.com non è responsabile di tardive o mancate risposte.

Condividi su