Sopravvivere al pranzo di Natale con semplici regole

Sopravvivere al pranzo di Natale con semplici regole
Sopravvivere al pranzo di Natale con semplici regole

Ci siamo, il pranzo di Natale è alle porte.

Gesù bambino arriverà a portare doni ai bambini, Babbo Natale lascerà doni agli innamorati, ai parenti e agli amici…e tavole imbandite di ogni ben di Dio trionferanno in quasi ogni casa.

Con una buona dose di volontà, amor proprio e ascoltando realmente il nostro corpo è possibile evitare di dover rimediare ai bagordi natalizi.

Pranzo di Natale a casa o al ristorante

C’è una possibilità remota di sfuggire al cotechino con fagioli e lenticchie della Nonna?

O evitare la torta albero di Natale fatta con panettone al cioccolato e mascarpone o fuggire dal tiramisù della prozia Luisa?

Sicuramente sì e dipende solo da voi e da quanto siete disposti a seguire poche semplici regole per salvarsi dal Natale.

Natale a casa

Proporre un pranzo a casa propria, invece che dalla prozia Luisa.

In questo modo sarà più facile cercare menù più salutari ma curiosi e saporiti proponendo qualche piatto diverso dalla tradizione che accontenterebbe comunque la prozia.

Questo ci eviterà di dover mangiare le solite cose stracolme burro che riempie e chiude ogni singolo vaso del nostro corpo.

Se il problema è la preoccupazione di “ciò che pensano gli altri se non mangio tanto”, cucinare in casa propria può dare l’alibi di dire ai commensali che voi avete già assaggiato mentre preparavate, perciò potrete prendere porzioni più piccole.

Natale al ristorante

Se andate al ristorante e c’è un menu prestabilito, cercate di farvi portare porzioni ridotte di tutto, dall’antipasto al dolce, evitando di fare la scarpetta e di mangiare quintali di pane.

Se il pane è homemade e lo volete provare fatelo senza sugo.

Riducete la quantità di patate arrosto, di pasta o di qualsivoglia carboidrato ed evitate le salsine di accompagnamento.

Riducete la quantità di alcolici e riempite sempre il bicchiere di acqua fresca perché bere un sorso di acqua tra un boccone e l’altro riempie prima lo stomaco facendo sentire sazi.

Sicuramente, sarebbe opportuno non mangiare il dolce, ma se lo volete proprio mangiare riducete anche qui la quantità.

Se andate al ristorante e non c’è un menu prestabilito cercate di scegliere un antipasto e un primo o un antipasto e un secondo o un piatto e un dolce, non antipasto-primo-secondo-dolce.

Evitate pane, panini, panotti e grissini. Un bicchiere di vino è concesso, due sono troppi, perché ogni grammo di alcol è molto calorico a fronte di poco riempimento di stomaco.

Mangiare secondo densità nutrizionale e lentamente

Sarebbe auspicabile scegliere cibi poco calorici per quantità di cibo ovvero cibi ‘voluminosi’, ma poco calorici.

Ad esempio: antipasto a base di verdure e proteina leggera – primo piatto senza intingoli o burro –  secondo senza intingoli alla griglia, al forno o crudo senza grandi condimenti – una insalatina di accompagnamento.

Il segreto per mangiare di meno è nel mangiare lentamente a piccoli bocconi e masticare bene, per lungo tempo e intervallare ogni boccone con un sorso di acqua per aumentare l’idratazione del bolo di cibo e per rallentare il pasto.

Lasciarsi un po’andare si può, ma prevenendo

Qualcuno potrebbe pensare di lasciarsi andare e fare digiuno per 3 giorni successivi…non si fa!

Se ci si lascia andare totalmente, è il caso di seguire una dieta detossificante giorni prima. Nei giorni seguenti è bene mangiare leggero, non digiunare, fare anche spuntini con frutta, estratti di verdure, eventualmente spezie ed erbe aromatiche che aumentano la digestione. Inoltre, va aumentata notevolmente l’idratazione.  

Bisognerebbe iniziare il pasto con la verdura e alzarsi da tavola quando ci si sente sazi.

Nei giorni prima e dopo il cenone/pranzo varrebbe la pena aumentare la attività fisica, sia giornaliera che serale: una lunga passeggiata, un paio di workout in palestra in più, esercizi in casa, eccetera.

Se aumenta l’attività muscolare diminuisce la fame, aumenta il metabolismo e si riduce l’assorbimento perché si velocizza il transito intestinale, lasciando meno tempo ai nutrienti di ‘stagnare’ nell’intestino.

Se per il futuro avete qualche suggerimento voi, sbizzarritevi pure, ma abbiate cura di voi stessi!

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Dott.ssa Stefania Folloni medico nutrizionista a Cavalese

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