Sinusite cronica: cause, sintomi, terapie

La Sinusite è un’infiammazione ad eziologia multifattoriale che interessa i cosiddetti “seni paranasali” e può diventare una sinusite cronica.

I seni paranasali sono 4 paia di cavità (seno mascellare, frontale, etmoidale e sfenoidale) rivestite di mucosa respiratoria che si trovano collocate nel massiccio facciale.

In comunione con il naso, svolgono le seguenti funzioni:

  • ventilatoria,
  • di condizionamento dell’aria,
  • di difesa,
  • olfattoria,
  • di risonanza (alleggerimento del cranio e produzione di fonemi nasali).

Sinusite cronica: manifestazione

La Sinusite è la conseguenza più frequente di un raffreddore o di una rinopatia vasomotoria. L’alterazione della funzione ventilatoria è alla base della sinusite.

Un’alterazione del ricambio aereo e degli scambi gassosi a livello dei seni paranasali, in seguito all’edema da infiammazione, produce effetti di accumulo e sovrainfezione del muco presente.

Tenendo conto che almeno il 90% della popolazione presenta episodi di raffreddore, si può immaginare quale sia l’impatto di tale patologia.

Il 5% della popolazione italiana è affetta da rino-sinusite cronica.

Sinusite cronica: chi colpisce

E’ presente nel 25-30% dei pazienti rinitici (rinopatia allergica, vasomotoria) e nel 40-45% dei pazienti asmatici. La prevalenza è maggiore nelle donne e tende ad aumentare con l’età (>45 anni).

Sinusite acuta e cronica

La sinusite può essere acuta, se la durata è inferiore a 6-8 settimane o si verifica meno di 4 volte l’anno con durata di almeno 10 giorni. Inoltre, deve risolversi con adeguato trattamento medico.

La sinusite può essere cronica, se ladurata è superiore a 6-8 settimane o si verifica più di 4 volte l’anno con durata di almeno 10 giorni. Inoltre, non si risolve completamente con adeguato trattamento medico.

Fattori predisponenti o scatenanti

La sinusite può manifestarsi e cronicizzare in presenza di diversi fattori.

Le affezioni allergiche, come la rinite allergica o la febbre da fieno, possono causare il rigonfiamento dei tessuti costituenti i seni paranasali. Gonfiandosi, essi ostacolano il passaggio dell’aria.

La presenza del setto nasale deviato o di alcune varianti anatomiche sinusali (conca bullosa) possono predisporre, in seguito ad un’infiammazione, ad una maggiore difficoltà ventilatoria, unita al blocco dei seni paranasali.

La stessa cosa può avvenire per i traumi facciali che comportano la rottura di uno o più degli elementi ossei che costituiscono i seni paranasali.

Infezioni del tratto respiratorio e dentali

Le più comuni infezioni del tratto respiratorio che possono causare sinusite sono il raffreddore e l’influenza. Tali infezioni, sostenute da Rhinovirus, Coronavirus, Mixovirus e Adenovirus, sono responsabili di un processo infiammatorio che interessa lo strato mucoso dei seni paranasali. Rappresentano le condizioni ideali per la crescita di agenti batterici, tra cui lo Streptococco pneumoniae, Haemophilus influenzae, Moraxella catarrhalis e Staphiloccoco aureus.

Le infezioni dentali, diffuse fino alle ossa mascellari del cranio e che hanno indotto un processo di tipo infiammatorio a carico dei seni mascellari, possono ugualmente provocare sinusite.

Sinusite cronica polipoide e non polipoide

La sinusite cronica si differenzia in una forma polipoide e una non-polipoide, in cui si può avere una sovrainfezione batterica o micotica. La forma polipoide è frequentemente associata con bronchite asmatica ed intolleranza agli anti-infiammatori non steroidei (FANS-aspirina).

 Sintomi

I classici sintomi e segni della sinusite cronica consistono in:

  •  ostruzione e/o congestione nasale;
    • ridotto senso dell’olfatto e del gusto;
    •  dolore, indolenzimento e gonfiore attorno agli occhi, a livello delle guance, in corrispondenza del naso o a carico della fronte (cefalea);
    •  cariche di muco denso e di colore giallo o tendente al verde, dal naso o in direzione della gola.

Complicanze

Le complicanze della sinusite cronica sono legate alla riacutizzazione del processo cronico e si possono suddividere in extracraniche e intracraniche.

Le extracraniche sono quelle ossee (ad es osteomielite del seno frontale) e quelle orbitarie (cellulite peirorbiataria, ascesso subperiostale o orbitario).

Le intracraniche sono le meningiti, ascessi cerebrali e tromboflebiti dei seni venosi durali.

Diagnosi

E’ di essenziale importanza consultare un otorinolaringoiatra, quando i sintomi definiti come tipici della sinusite cronica durano per più di 4 settimane o vi siano complicanze in atto.

La diagnosi è in prima istanza ottenuta da un esame rinoscopico a fibre ottiche , confermato poi da un esame TAC del massiccio facciale. Quest’ultimo, in genere, viene eseguito al termine di una terapia o subito, in caso di complicanze.

Terapia medica

Si distingue una terapia per la forma cronica propriamente detta ed una per la riacutizzazione della stessa.

Nella riacutizzazione di una forma cronica, farmaco di scelta è l’antibiotico per uso orale, unito a corticosteroidi, sempre per uso orale, e decongestionanti nasali con lavaggi per uso topico.

L’utilizzo di spray nasali a base di probiotici è stato proposto, ma i suoi effetti sono da configurare in determinate condizioni cliniche.

Nelle forme croniche sintomatiche, invece, l’utilizzo di corticosteroidi per uso topico insieme ai lavaggi nasali (soluzioni saline preferibilmente ipertoniche) per determinati periodo di tempo è la terapia più utilizzata.

Terapia chirurgica

Quando i sintomi non sono controllati dalla terapia medica o sono ricorrenti o predispongono ad infiammazioni delle basse vie respiratorie (bronchite asmatica- sindrome rino-bronchiale), si pone l’indicazione alla chirurgia per via endoscopica.

Questa chirurgia si basa sul principio di liberare i seni paranasali bloccati dall’edema o dai polipi. Ciò comporta il ripristino delle comuni vie di drenaggio e ventilazione, unito al miglioramento della respirazione nasale. Molte volte, ma non sempre, migliorano anche olfatto e gusto.

Nuovo farmaco biologico

Ultimo trend di terapia per le forme croniche polipoidi recidivanti, associate ad asma, è l’utilizzo di un farmaco “biologico” (immunoterapia – anticorpo monoclonale).

Tale farmaco riduce, secondo i primi risultati, la tendenza alla recidiva e migliora, in modo particolare dopo l’intervento, la sintomatologia del paziente.

Massimiliano Nardone otorino Treviglio
Dott. Massimiliano Nardone otorino a Treviglio

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