Osteoporosi e sport

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Il tessuto osseo non è qualcosa di inerte, come si potrebbe essere portati a pensare, ma è un tessuto vivo che risponde alle sollecitazioni meccaniche che gli vengono somministrate.

Ha un metabolismo legato al carico applicato, per cui più viene sottoposto a trazioni o carichi e più tende a indurirsi.

Per questo motivo i body builder hanno un apparato osseo abbastanza denso, così come chi pratica sport pliometrici (atletica), la corsa, il calcio, il rugby, il basket.

Fattori di rischio per l’osteoporosi

Chi conduce una vita sedentaria tende ad impoverire la propria massa ossea, esponendosi al rischio di osteoporosi e di conseguente fragilità ossea, soprattutto con l’avanzare dell’età.

L’osteoporosi diventa un rischio tangibile nel post trauma da frattura, ovvero nelle persone che devono tenere l’arto fratturato fermo causa ingessatura.

Sarà poi la fisioterapia, in questo caso, che farà recuperare all’arto il tono muscolare perso, arto che a quel punto tornerà a dare vigore anche all’osso interessato.

Prevenzione dell’osteoporosi: sport e vitamina D

Lo sport di qualsiasi natura, se praticato all’aria aperta sotto al sole, potenzia la produzione di vitamina D, elemento fondamentale per la fissazione del calcio.

Quando praticare sport all’aria aperta è impossibile (caldo eccessivo/stagione invernale), vengono in soccorso diversi alimenti fonte di vitamina D, quali latticini, uova e pesce grasso.

 

Dott.ssa Valeria Cantarelli

 

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