Dermatite da sudore: attenzione alla pelle quando si fa sport

Dermatite da sudore attenzione alla pelle quando si fa sport

 Il problema della palestra, delle piscine, dei luoghi in cui si pratica sport in generale, è rappresentato dall’ambiente caldo-umido che si viene a formare sulla pelle delle persone. Ciò è spesso causa di dermatite da sudore, tipica di chi pratica sport in ambienti chiusi.

I rischi degli ambienti caldo-umidi

Il produrre uno sforzo continuativo provoca un aumento della sudorazione che, a contatto con una pelle “surriscaldata” dall’incremento metabolico richiesto dall’attività fisica, crea un microambiente caldo-umido ideale per la proliferazione di germi, funghi o batteri che siano.

A peggiorare le cose contribuisce l’ambiente chiuso, scarsamente areato, tipico di palestre, spogliatoi, piscine, saune.

Infatti, la macerazione della pelle indotta dal sudore, soprattutto all’inguine ed ai piedi, permette la messa in soluzione di sostanze nutritive necessarie ai microorganismi.

Inoltre, essa porta ad una variazione del pH cutaneo da leggermente acido verso la neutralità, che è il più favorevole alla crescita di batteri e funghi.

Micosi

Le micosi sono causate dai miceti (funghi), organismi aerobi (cioè che possono esistere solo in presenza di ossigeno) che proliferano ad una temperatura tra i 25°-35°C e ad un pH neutro.

I principali responsabili delle micosi cutanee superficiali sono i Lieviti ed i Dermatofiti.

Tra i lieviti la fanno da padrone la Pityriasis Versicolor e la Candidosi.

Pityriasis Versicolor

La Pityriasis Versicolor è la più comune micosi fra gli sportivi.

E’ caratterizzata classicamente da macchie di piccole dimensioni di colorito caffelatte d’inverno e bianco dopo l’abbronzatura, localizzate di solito sul tronco, nelle zone più grasse e più sudate. Può avere numerosissime recidive, ma la sua importanza è solo estetica e di fastidio psicologico, anche se forme estese possono provocare prurito.

Candidosi

La Candidosi è tipica delle pieghe cutanee dove la pelle rimane a lungo umida ed al buio (la luce ne inibisce la crescita). L’inguine, le zone sottomammarie, gli spazi interdigitali dei piedi sono le sedi preferite. La cute si arrossa in chiazze e quindi desquama con un caratteristico orletto periferico. Anche qui vi può essere prurito intenso, ma anche dolore se l’infezione, tipica quella degli spazi interdigitali dei piedi, tende a formare ragadi cutanee.

Tigne

Le Tigne (o Dermatofizie) sono causate da miceti che parassitano le nostre cellule morte quindi unghie, peli e strato corneo della pelle. La loro trasmissione avviene di solito per contatto con peli o squame di persone o animali infetti. Questi funghi sono in grado di sopravvivere nell’ambiente per molti mesi sotto forma di spore che possono aderire alla nostra cute e contaminarci. I Dermatofiti sono facilmente isolabili dai pavimenti di docce e spogliatoi.

Infezioni batteriche

Per quanto riguarda le infezioni batteriche, è chiaro che l’ambiente caldo-umido, l’affollamento e l’esposizione di ampie superfici cutanee nude ne favoriscono l’attecchimento.

Intertrigini

Le più frequenti sono le intertrigini, cioè le infezioni che colpiscono le grandi pieghe cutanee come le ascelle, l’inguine, le pieghe sotto-mammarie e addominali. Qui il ristagno del sudore, lo sfregamento della cute, l’uso di indumenti sintetici, l’abuso di deodoranti e anti-traspiranti provocano forme irritative sulla cute con virulentazione dei germi già residenti e successiva infezione che si può a volte manifestare anche sotto forma di follicoliti e foruncoli.

Un tipo speciale di follicolite è quella da batteri Gram negativi tipo Pseudomonas, che evidenziamo ai glutei e cosce di soggetti frequentatori di piscine o amanti delle vasche con idromassaggio: in quest’ultimo caso sarà necessaria una attenta bonifica dei bocchettoni delle vasche.

Perché il rischio di recidiva è frequente

Di solito comunque queste infezioni, sia micotiche che batteriche, sono determinate da microrganismi che sono normali residenti della nostra cute e solo per fattori favorenti locali proliferano, provocando stati di malattia che certamente vanno curati con l’adatta terapia antibiotica od antimicotica, ma che, mantenendosi le cause favorenti, sicuramente andranno incontro a numerose recidive.

Prevenire le dermatiti è meglio che curarle

Ci sembra perciò più saggio invitare a seguire scrupolosamente determinate precauzioni piuttosto che continuare ad utilizzare trattamenti farmacologici autosomministrati o consigliati che possono oltretutto causare resistenze dei microrganismi ai farmaci ossessivamente usati.

Quindi, dovremmo:

  • utilizzare biancheria di cotone bianco (non felpato o elasticizzato!),
  • indumenti non molto aderenti,
  • evitare l’uso continuo di calzature di gomma,
  • asciugare sempre bene la cute dopo le docce, soprattutto gli spazi interdigitali dei piedi.

Inoltre, si dovranno utilizzare sempre ciabatte e zoccoli, senza mai camminare a piedi nudi sul pavimento di docce e spogliatoi. Estremamente importante è usare per l’igiene personale detergenti a PH acido e con sostanze ad azione antifungina ed antibatterica per completare efficacemente l’opera di prevenzione.

Se nonostante ciò si verificasse una qualche affezione, bando alle cure “fai da te”: rivolgiamoci al Dermatologo.

Dott. Carlo Guidarelli dermatologo

Dott. Carlo Guidarelli

Condividi su