L’obesità

L’obesità è una patologia a tutti gli effetti.

Prevede un aumento significativo del peso corporeo con ripercussioni gravi, persino invalidanti, sulla qualità della vita di chi ne soffre.

Cos’è l’obesità?

L’obesità è un accumulo eccessivo di adipe (grasso) sul corpo, in base ai limiti ritenuti “normali” in termini di età, sesso e statura.

Tale malattia è un problema grave  la cui  natura può essere

  • Genetica
  • Acquisita.

Le cellule adipose (chiamate adipociti) possono aumentare di volume e numero.

Nel caso particolare dell’obesità genetica le cellule adipose sono di più rispetto alla media già al momento della nascita, ma il loro aumento esponenziale si verifica durante la pubertà.

Per quanto riguarda l’obesità acquisita, questa deriva da abitudini alimentari scorrette e da una vita prettamente sedentaria e caratterizzata da iperalimentazione.

A ogni modo si verifica, in entrambi i casi, uno squilibrio tra apporto e consumo energetico.

L’obesità: un disturbo alimentare?

In alcuni casi l’obesità può essere causata da disturbi alimentari, si tratta in particolare di un disturbo da alimentazione incontrollata ).

A lungo, infatti, l’attenzione dei ricercatori si è soffermata su aspetti organici e genetici, riducendo l’obesità a una mera questione quantitativa e tralasciando, di conseguenza, fattori psicologici e ambientali.

È diffusa l’idea che l’obesità rientri nei disturbi del comportamento alimentare ma, sebbene il disturbo da alimentazione incontrollata possa portare al sovrappeso, non significa che ciò possa esserne una causa psicologica necessaria e sufficiente.

Le cause e le conseguenze

L’obesità è una condizione multifattoriale, nel senso che riconosce molteplici meccanismi scatenanti.

Oltre alla genetica, a fattori socio-ambientali e sedentarietà, bisogna tenere presente anche

  • Cause farmacologiche (i farmaci che aumentano il senso di fame).
  • Cause endocrino e metaboliche, (i malattie ormonali che causano l’obesità).
  • Fattori psicologici, quali stresso o eccessiva emotività.
  • Danni celebrali, (danni all’ipotalamo, l’area del cervello coinvolta nella regolazione dell’appetito).

Le conseguenze legate all’obesità non dipendono solamente dalla quantità di grasso in eccesso, ma anche dalla sua distribuzione.

Oltre che a un evidente aumento del peso corporeo, l’obesità comporta

  • Problemi alle articolazioni (schiena, ginocchia …) e artrosi
  • Disturbi  circolatori e, quindi, edemi, insufficienza venosa e cellulite.

Se l’eccesso di grasso è localizzato a livello del collo, comprimendo le vie aeree durante il sonno, potrebbe verificarsi

  • Apnea ostruttiva
  • Russa mento
  • Sonnolenza diurna

L’obesità costituisce anche un fattore di rischio per

  • Steatoepatite non alcolica, che potrebbe portare a cirrosi epatica
  • Disturbi del sistema riproduttivo
  • Reflusso gastroesofageo
  • Embolia polmonare e trombosi venosa profonda
  • Forme tumorali.

L’obesità infantile

Secondo i dati ISTAT, il dato più allarmante dell’aumento dei casi di pazienti affetti da obesità è la diffusione del problema fra i bambini.

In tal caso si parla di obesità infantile.

Il fenomeno, in particolare in Italia, colpisce un bambino su quattro.

Il dato più preoccupante legato a questa patologia è la tendenza collettiva a non considerarla tale, non riconoscendone i pericoli, le cause e le conseguenze.

Per definire le cause dell’obesità infantile è bene distinguere i casi in cui la malattia è determinata da cattive abitudini alimentari, e altri in cui la malattia è determinata da patologie.

Anche in questo caso, così come nell’obesità in età adulta, si parla di una genesi multifattoriale della malattia.

A causarla sono:

  • Eccessiva e/o cattiva alimentazione
  • Ridotta attività fisica
  • Fattori genetici
  • Alterazioni ormonali, quali ipertiroidismo o disfunzioni surrenali (anche se rare).

Quali sono le cause dell’aumento del sovrappeso nei piccoli pazienti?

I bambini affetti da obesità sono accomunati da uno sbilanciamento tra le calorie introdotte nell’organismo e il loro consumo.

Vi contribuisce la tendenza di molti bambini a prediligere pasti nei fast-food, spuntini a base di snack altamente calorici e a bere bevande molto zuccherine.

Le conseguenze dell’obesità in età pediatrica sono:

  • Problemi di tipo respiratorio
  • Disturbi dell’apparato digerente
  • Intolleranze alimentari e diabete mellito
  • Problemi cardiovascolari
  • Problemi articolari

Non sono assolutamente da trascurare le ricadute psicosociali.

I bambini affetti da obesità vivono spesso in condizioni di vergogna e disagio che, a lungo termine,  causano ansia, depressione e disprezzo per il proprio aspetto.

Molto spesso i questi bambini sono soggetto di derisione e scherzi a causa del proprio peso corporeo, il che contribuisce pesantemente alla perdita graduale di autostima e alla difficoltà crescente nel relazionare con i coetanei.

Di conseguenza tendono a uscire sempre meno, assumono uno stile di vita sedentario, trovano rifugio nel cibo e instaurano, così, un circolo vizioso e distruttivo.

Le conseguenze che sopraggiungono in età adulta.

In primis l’obesità infantile costituisce una predisposizione per l’obesità nell’età adulta e, inoltre, è più soggetto all’insorgere di determinate patologie.

Il nucleo familiare, nel caso di obesità infantile, ricopre un ruolo fondamentale nello sviluppo delle abitudini alimentari e fisiche dei bambini.

Le caratteristiche prevalenti nelle famiglie di chi affetto da obesità sono

  • Insicurezza nei genitori, compensata sovralimentando i figli
  • Cibo usato per deviare o ridurre le tensioni emotive genitore – figlio
  • Conflittualità genitoriale

Rimedi per l’obesità in età infantile e adulta

Numerose sono le soluzioni possibili appositamente studiate per il singolo paziente per diminuire il proprio peso corporeo in caso di obesità.

  • Diete
  • Esercizio fisico regolare
  • Supporto psicologico e psicoterapeutico

Nei casi più estremi si può ricorrere a farmaci o chirurgia.

Nessuna delle soluzioni sopracitate funziona singolarmente e, ovviamente, durante il percorso per rimettersi in forma, bisogna essere supportati  da esperti e, soprattutto, dai propri cari.

La Redazione

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