Dolore toracico: è sempre colpa del cuore?

Il dolore toracico, purtroppo, è piuttosto comune. Spesso, sbagliando, viene tralasciato o non viene concepito come un “sintomo grave”.

Tra l’altro, questa tipologia di dolori, possono manifestarsi anche in maniera piuttosto acuta.

Se anche tu stai percependo questi fastidi, recati immediatamente dal tuo medico cardiologo o, se l’orario non lo permette, vai al pronto soccorso. Lì sapranno subito aiutarti fornendoti l’assistenza medica di cui necessiti.

Non pensare “avrò mangiato qualcosa che mi ha fatto male” piuttosto che “sarà tutta stanchezza”.

Ricordati sempre che, in determinate situazioni, agire tempestivamente diventa una priorità assoluta!

Cos’è il dolore toracico

Il dolore toracico, chiamato comunemente anche “dolori al petto”, si manifesta – come racconta la parola stessa – nella parte anteriore del torace. Per essere più precisi, tra il collo e la parte superiore dell’addome.

Molto spesso, questo dolore acuto, può espandersi arrivando anche alla schiena. Ma più in generale, può essere anche un dolore sordo e continuo.

Il dolore toracico è davvero molto frequente e la sua intensità varia in base alla sua causa e in base all’origine. Cambia, quindi, da un soggetto all’altro.

Ad ogni modo, nonostante la paura ed il dolore, non sempre le cause sono pericolose e non sempre la salute del paziente è considerata a rischio.

Il cuore né è sempre coinvolto?

Il dolore toracico è sempre molto pauroso. In questi frangenti, in questi attimi, la nostra mente viaggia e pensa immediatamente al peggio.

Ma la causa è sempre il cuore? A differenza di quanto si potrebbe mai pensare, la risposta è: no.

Certo, potrebbe essere lui la causa del dolore ma non bisogna affatto darlo per scontato.

Infatti, i motivi potrebbero essere svariati, come:

  • patologie cardiache, (infarto miocardico acuto, insufficienza coronarica, pericardite)
  • patologie respiratorie, (malattie infettive, influenze molto forti, polmonite)
  • malattie digestive, (ernia iatale, lacerazione esofagea, spasmi esofagei)
  • malattie polmonari, ( pleurite, tumori ai polmoni, pneumotorace)
  • atologie nervose, (attacchi d’ansia, attacchi di panico ripetuti)
  • lesioni osteo-articolari e lesioni muscolari, (fratture, strappi, lesioni muscolari)

Le cause del dolore toracico sono difficili da individuare proprio perché sono molte le strutture anatomiche coinvolte e contenute nel petto.

Abbiamo il cuore, i polmoni, l’esofago, i grandi vasi sanguigni, i muscoli, le ossa (costole) e le cartilagini (costali).

Per cui, sarà bene chiarirlo fin da subito: il dolore al petto non è una patologia, piuttosto, è un sintomo chiaro di altre malattie.

Infarto o insufficienza cardiaca non vanno esclusi

Quando si presenta questo disturbo, non bisogna mai rimandare un consulto medico, o peggio, banalizzare la situazione dando la colpa a qualcosa di poco conto.

Nel peggiore dei casi infatti, il dolore toracico può anche essere legato ad un infarto in corso o ad una insufficienza cardiaca. Entrambe le patologie possono metterti in pericolo di vita, per cui, recarsi al pronto soccorso deve essere una priorità assoluta.

Uno specialista in cardiologia o in pneumologia ti assisterà quanto prima.

Non tutti i dolori sono uguali

Il dolore toracico non è uguale per tutti. Di base, si manifesta attraverso dei dolori pulsanti assieme ad una terribile sensazione di oppressione, ma molto cambia in base agli organi che ne vengono colpiti.

Il dolore toracico coronario è tra i più frequenti tra coloro che avvertono questi dolori. In questo caso, ovviamente, le cause sono legate al cuore.

Questa tipologia di malessere, oltre alla sensazione di oppressione, può essere accompagnato anche da: indisposizione generale, nausea, vomito, sudorazione importante e non giustificata, dolore alla schiena, collo, mascella, addome, ma anche mancanza di respiro.

Il dolore toracico pleuropolmonare è anch’esso piuttosto acuto. In questo caso, le cause sono legate a dei problemi polmonari o respiratori.

Queste tipologie di dolori sono tra le più diffuse. Tuttavia però, ne esistono anche altre, come:

  • dolore toracico pericardico,
  • dolore toracico digestivo o esofageo,
  • dolore toracico osteo-muscolare,
  • dolore toracico neuropatico,
  • dolore toracico di origine nervosa o di origine psicologica,

Quali esami fare per il dolore toracico

La diagnosi deve avvenire il prima possibile proprio perché il tempo gioca sempre a nostro favore in casi come questi.

Ti premettiamo che, essendo questa una tipologia di dolore causata da più patologie differenti, non è subito semplicissimo individuarne le origini.

Per cui, in primis, il medico ascolterà il paziente per comprendere meglio la situazione e per avere un quadro della situazione un pochino più strutturato. Il cardiologo ti chiederà anche lo storico delle tue malattie pregresse e l’anamnesi familiare. E proprio la storia clinica della tua famiglia, diventa qui, determinante nonché di grande aiuto.

Dopo un primo colloquio verbale, gli esami necessari saranno: radiografia toracica, elettrocardiogramma (ECG) ed anche la misurazione dei livelli di ossigeno mediante applicazione digitale di un sensore (pulsossimetria). Già con questi due referti, il medico sarà in grado di escludere – eventualmente – il rischio di infarto.

Una volta visionati i risultati di questi primi due esami, si deciderà come proseguire. Potrebbero servire: la tomografia computerizzata (TC), la scintigrafia polmonare (in caso di sospetta embolia polmonare), l’holter pressorio, degli esami digestivi.

Si può intervenire prima del dolore?

Purtroppo no, non si può. Il dolore toracico si manifesta, in modo più o meno acuto, lì per lì. Non può essere prevenuto.

Però è certamente importante, nonché fondamentale, conoscere le cause del dolore ed agire direttamente su quest’ultime.

Terapie farmacologiche per il dolore toracico

Non esistono terapie farmacologiche specifiche. Questo perché, come detto in precedenza, bisogna in primis curarne la causa.

Quando quest’ultima sarà in via di guarigione, automaticamente, anche il dolore toracico inizierà ad attenuarsi fino a sparire del tutto.

I problemi digestivi, ad esempio, hanno bisogno di una terapia differente rispetto ai problemi respiratori.

La Redazione – Monica Penzo

La Redazione in collaborazione con la Dr.ssa Francesca Zuffada – cardiologa

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