Diabete e alimentazione, cosa evitare e perché è importante seguire uno stile di vita sano

Il diabete rappresenta una patologia alquanto comune, forse più di quanto si potrebbe mai pensare. Si tratta infatti di una malattia silenziosa ed è forse anche per questo motivo che, spesso, è difficile accorgersene subito.

Una volta riscontrata la patologia però, è molto importante seguire le regole che il medico ti indicherà. Si parte in primis dalla tavola e da un regime alimentare studiato apposta per coloro che sono soggetti al diabete, e poi, ovviamente, è necessario seguire uno stile di vita sano.

Ma cosa si può mangiare e cosa invece è meglio evitare?

Lo vediamo in questo approfondimento.

Cos’è il diabete mellito

Il diabete mellito, più conosciuto semplicemente con il termine “diabete”, è una malattia causata da un aumento importante di glicemia nel sangue. Ovvero, il livello di zucchero (glucosio) presente in quest’ultimo è decisamente più alto del necessario.

Il termine “mellito” invece, si riferisce alle urine. Anche loro diventano dolci proprio per via di un eccesso di zuccheri e, di conseguenza, i reni devono cercare di eliminarne quanto più possibile.

Quando si manifesta il diabete

Il diabete si manifesta quando il pancreas produce, ovviamente l’insulina, ma in una quantità non sufficiente per l’organismo. Oppure quando si riscontra uno scorretto funzionamento biologico dell’ormone, il quale non è più in grado di controllare a dovere la glicemia.

Di diabete non ce n’è solo uno

Forse in pochi lo sanno, ma di diabete “non ce n’è solo uno”. Questa patologia si suddivide, a sua volta, in altre ramificazioni. E queste sono:

  • diabete di tipo 1,
  • diabete di tipo 2,
  • gestazionale (legato alla gravidanza),
  • monogenico,
  • diabete secondario ad altra patologia o cura farmacologica come ad esempio il cortisone,
  • diabete insipido,

Le varie tipologie di diabete

Ma che cosa scatena il diabete? Perché si presenta?

Il diabete di tipo 1 è di origine autoimmune. Le cellule pancreatiche che producono, appunto, l’insulina, si autodistruggono e, di conseguenza, non sono più in grado di controllare, e tenere a bada, i livelli di zucchero nel sangue.

A questo punto, sarà fondamentale ricorrere ad una terapia farmacologica a base di insulina, la quale diventerà una terapia salvavita. Ed è proprio per questo motivo che il diabete di tipo 1 è anche chiamato “diabete insulino-dipendente”.

In questo caso, i sintomi – generalmente – compaiono durante l’infanzia o durante l’adolescenza. Molto di rado si hanno sintomi dopo i 40 anni di età.

Il diabete di tipo 2 è causato da alterazioni genetiche ed epigenetiche (ovvero, fattori ambientali) e la sua peculiarità è proprio la lentezza. Si presenta, infatti, dopo un lungo decorso e non nell’immediatezza. Qui, a differenza del diabete di tipo 1, la mancanza di insulina risulta meno grave.

Questa tipologia di diabete non rappresenta una malattia autoimmune e le cause scatenanti possono essere:

  • un deficit di insulina,
  • funzionamento scorretto dell’ormone,
  • un mix tra le due opzioni appena citate,

Il diabete di tipo 2 è una malattia cronica dalla quale non si può guarire.

Il diabete gestazionale compare – non in tutte le donne – durante, appunto, la gravidanza. E, in casi come questi, rientra autonomamente dopo il parto.

Il diabete monogenetico è causato da un singolo difetto genetico, il quale è il responsabile degli alti livelli di glicemia (iperglicemia). Questa tipologia di diabete è ereditario. Se i genitori ne soffrono, i figli avranno un’alta percentuale, a loro volta, di sviluppo della malattia.

Infine, il diabete secondario si presenta come causa secondaria dovuta alla presenza di altre patologie come:

  • pancreatiti,
  • fibrosi cistica,
  • tumore al pancreas,

 Ma può presentarsi anche per via di determinate cure farmacologiche.

Il diabete è ereditario?

Il diabete monogenetico, sì, lo è.

Per quanto riguarda invece le altre tipologie, a differenza di quanto si possa pensare, non sono definite ereditarie.

Piuttosto, se nella propria famiglia si sono manifestati dei casi, significa che i figli e le generazioni future ne saranno predisposte. Ma ciò non vuol dire che, automaticamente, lo avranno di conseguenza anche gli altri membri della famiglia.

I sintomi del diabete

Il diabete è spesso silenzioso e anzi, non dà alcun sintomo. Quando invece quest’ultimi si palesano, quelli maggiormente comuni sono:

  • sete molto intensa e apparentemente ingiustificata (polidipsia),
  • necessità frequente di urinare (poliuria),
  • aumento esponenziale dell’appetito (polifagia),

Tutto parte dalla tavola

Per coloro che soffrono di diabete, l’alimentazione corretta deve essere considerata un vero e proprio salva-vita. Seguire un regime alimentare consono, può davvero fare la differenza e aiutarti a vivere decisamente meglio chi ne soffre.

La tua dieta dovrà contenere cibi che forniscono carboidrati a basso indice glicemico ovvero con pochi zuccheri semplici e possibilmente integrali.ed :

I legumi sono benefici per coloro che soffrono di diabete. Contengono un elevato contenuto di fibre solubili le quali aiutano a tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue. Lenticchie, piselli, ceci e fagioli possono essere consumati fino a tre volte alla settimana. Inoltre, donano un gran senso di sazietà e questo è importante al fine di evitare attacchi di fame eccessivi.

La verdura è anch’essa una grande alleata per i diabetici. Controlla infatti l’assorbimento degli zuccheri da parte dell’organismo e, quindi, con quest’ultima non si riscontreranno mai dei picchi glicemici.

Più in generale, i cibi che caratterizzano la dieta mediterranea vanno bene. Sempre ovviamente in quantità corrette.

Il caffè è consentito.

Come prevenire il diabete

Nonostante il diabete di tipo 1 non abbia alcun tipo di prevenzione proprio perché non è possibile prevenirne l’insorgenza, è comunque consigliato attuare uno stile di vita sano.

Evitare il sovrappeso e l’obesità è, di base, un grande aiuto per la propria salute. Sarà bene quindi, tenere sempre controllato il proprio peso e non eccedere a cibi e bevande ricchi di zuccheri semplici o grassi saturi.

Lo sport e l’attività fisica sono sicuramente molto importanti al fine della prevenzione. Se non ti piace andare in palestra, concediti lunghe passeggiate all’aria aperta. Limita la vita sedentaria ed elimina ogni tipo di dipendenza (fumo, alcool e droga).

La Redazione in collaborazione con il Dott. Alberto Luigi Vaccaro Biologo Nutrizionista

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