Cure naturali: perché evitare il fai da te

Le cure naturali evocano spesso sentimenti estremi: o si amano o si odiano.

Il rischio, però, è di sbagliare in entrambi i casi, considerandole la soluzione migliore ad ogni problema oppure diffidandone sempre e comunque.

Ecco perché quando ci si avvicina alle cure naturali, in particolare al mondo delle piante officinali, è necessario affidarsi a professionisti del settore, capaci di guidare nella scelta di prodotti realmente efficaci.

Cure naturali: il concetto di pianta officinale

Una pianta è detta officinale quando è utilizzata nei laboratori farmaceutici per produrre medicamenti naturali che, a seconda dei casi, possono sostituirsi ai classici farmaci di sintesi oppure affiancarli come integratori della terapia tradizionale.

Non tutte le piante officinali hanno proprietà terapeutiche, anche se nel linguaggio comune, spesso, i concetti di pianta officinale e pianta medicinale finiscono per sovrapporsi.

Per questa ragione è molto importante evitare il fai da te, nella convinzione che “tentar non nuoce” o “mal che vada non mi farà nulla”.

L’assunzione sbagliata di prodotti derivati da piante officinali può infatti provocare effetti dannosi o quantomeno sgradevoli, tanto quanto quella dei farmaci da banco.

Piante officinali: quante e quali sono le più utilizzate

È impossibile fornire un numero esatto di quante siano le piante officinali in natura. Ogni Paese riconosce le piante officinali a scopo farmaceutico all’interno di un apposito elenco.

Corteccia, radice, bulbo, foglie, semi: tutte le parti sono utilizzabili per preparare gocce naturali (ma non solo) che aiutino il riequilibrio del nostro organismo, contrastando tutta una serie di disturbi frutto di stress negativi, carenze energetiche o condizioni particolari.

Quali sono le piante officinali più utilizzate?

Potremmo fornire un lungo elenco comunque non esaustivo. Tra quelle più comuni ricordiamo:

  • biancospino, valeriana, melissa, angelica, menta, pilosella, aloe, bardana, tè di Giava, tè verde, ginseng, fico, passiflora, damiana, avena, salvia, melograno, ribes nero, rodiola, malva, betulla, calendula, betulla, mirtillo, camomilla.

Ogni pianta ha specifiche azioni note nella letteratura del settore e può essere utilizzata da sola o in combinazione con altre per trattare disturbi o malesseri specifici.

Quali sono i metodi di preparazione delle piante

E’ importante distinguere e conoscere i vari metodi di preparazione per capire qual è quello più efficace al nostro bisogno.

I vari tipi di procedure sono importanti anche perché la pianta non viene lavorata allo stesso modo e questo incide anche sull’efficacia dei suoi effetti.

  1. Il decotto, infuso o più conosciuto come tisana, ad esempio, è un preparato che consiste nel mettere pizzichi di erbe in una tazza di acqua bollente, lasciato in “infusione” per alcuni minuti, poi filtrato per essere bevuto. Sorseggiare una tisana non ha però grande efficacia se si vogliono contrastare disturbi più cronici.
  2. L’assunzione delle capsule di piante officinali è un metodo che prevede di ingerire la pianta sotto forma di estratto secco. Si tratta di preparati in polvere confezionati appunto in capsule, la cui polvere deriva da erbe tritate. Il peso di una capsula varia in base alla miscela delle piante contenute.
  3. La preparazione delle tinture madri consiste in un metodo ben preciso e articolato (la macerazione a freddo che dura circa 21 giorni, la fase di filtraggio, la spremitura e la messa a riposo del preparato al riparo dalla luce diretta) che permette di estrarre i principi attivi delle piante utilizzate e di eliminare le componenti indesiderate.

Inoltre, la presenza di alcool consente al rimedio ottenuto di poter essere conservato per molto tempo. Le tinture madri si assumono diluite in mezzo bicchiere d’acqua. È possibile utilizzare acqua tiepida per attenuare la concentrazione alcolica.

L’efficacia terapeutica delle cure naturali, in determinati casi, è riconosciuta a tutti gli effetti.

Al tempo stesso, ogni individuo risponde in maniera soggettiva per cui è necessario una buona conoscenza delle piante, dei loro effetti nonché delle possibili interazioni con i farmaci assunti dalla persona per orientarsi nella scelta del rimedio adeguato.

In cosa ci possono aiutare le piante officinali?

Principalmente ad alleviare o a prevenire molti disturbi e carenze di diversa origine che penalizzano il benessere psicofisico, come ad esempio:

  • coliti nervose, tachicardie emotive, disturbi intestinali da stress, ritenzione idrica, difficoltà digestive, deficit di concentrazione, stanchezza o scarsa energia, insonnia, iperattività mentale, tensione o ansia, disturbi del ciclo mestruale., ecc

Cure naturali e piante officinali: come orientarsi

Abbiamo sottolineato all’inizio come sia essenziale farsi guidare da professionisti del settore nella scelta di cure e rimedi naturali, proprio per non incorrere in deludenti e negativi effetti collaterali.

Nei negozi specializzati è possibile trovare personale qualificato in grado di consigliare, professionisti capaci di valutare al meglio quando le cure naturali possano essere sufficienti a contrastare il disturbo oppure un’importante integrazione alle terapie tradizionali.  

Conoscere il mondo delle piante significa anche sapere quali categorie di professionisti le studia e le conosce. Sono diverse, infatti, le figure professionali che hanno una formazione specifica in questo settore:

  • l’erborista: è quella figura che ha seguito una formazione accademica, quale una Laurea triennale in Tecniche Erboristiche, capace di conservare e controllare la qualità delle piante officinali e dei prodotti naturali. Può valutare l’utilità terapeutica sotto forma di cosmetici, fitoterapici, integratori alimentari.
  • Il naturopata: è un operatore del benessere che ha studiato presso scuole di competenza, conseguendo un diploma di formazione. Il suo scopo è quello di tutelare la Salute con metodi non farmacologici, stimolando le capacità di auto-guarigione della persona in toto, rispettando le leggi della Natura nella sua globalità. È una figura autonoma che può lavorare in associazione con medici. Il percorso formativo prevede corsi specifici in fito-floriterapia.
  • I medici esperti in medicina naturale ed omeopatia: sono delle ulteriori figure professionali esperte nel settore delle piante officinali. Sono medici che non si avvalgono solo dei farmaci, ma anche di rimedi omeopatici o fitoterapici, approfondendo non solo lo stato patologico ma anche l’inibizione di meccanismi biologici attraverso rimedi che stimolano le funzioni dell’organismo.

La linea di prodotti L.S. Genius: Equilibrium LSG Biotipo® il rimedio naturale alle sfide di tutti i giorni

A fronte di quanto detto in precedenza, esempio di una linea di prodotti efficienti nel mondo delle cure naturali è la linea Equilibrium LSG Biotipo®.

Essa è composta da 11 integratori alimentari a base di piante ed estratti vegetali studiati appositamente per intervenire a naturale supporto degli effetti che stress o abitudini errate portano con sé: insonnia, cattiva digestione, senso di gonfiore, difese basse, poca concentrazione e memoria, ritenzione di liquidi, senso di fame costante, disturbi legati al ciclo.

Questi rimedi inoltre favoriscono il tono dell’umore, il rilassamento e il benessere mentale

La grande novità della linea è sia nell’efficacia del singolo rimedio sia nell’importante complementarietà tra loro.

Grazie alla loro particolare formulazione, ciascuno di essi agisce sempre su più livelli: fisico-mentale-emotivo per un riequilibrio e un sostegno completo.

Scopri di più su https://www.lsgenius.it/linea-equilibrium-lsg/

La Redazione

SI PREGA DI INDICARE IL PROPRIO NOME E QUELLO DEL DESTINARIO DELLA RICHIESTA.

Le richieste saranno inoltrate al medico o professionista sanitario il quale risponderà direttamente. DossierSalute.com non è responsabile di tardive o mancate risposte.

Condividi su