Combattere l’Obesità con la Dieta Mediterranea

C’è chi la considera la malattia del secolo. Certo è che l’Obesità è in aumento a livello globale.

Se ci focalizziamo sull’Europa e sull’Italia, in base agli ultimi dati disponibili, notiamo però come nel nostro Paese la crescita sia più lenta rispetto al resto dell’Europa. Il merito è senza dubbio della Dieta Mediterranea, uno stile alimentare e di vita basato su cibi sani e salutari, tipici del territorio di appartenenza.

Perché l’Obesità è sempre più diffusa?

Secondo studi compiuti dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), l’Obesità prolifera laddove vi è crisi economica. Meno risorse portano a preferire cibi poco costosi e/o pronti, che solitamente sono i più industriali, ricchi di calorie, grassi, zuccheri e sale, a discapito di frutta, verdura e fibre. Questi cibi sono anche i più appaganti (comfort food), in particolare per chi vive una vita stressante in cui non c’è molto tempo di cucinare, ma anche di pensare a cosa mangiare.  A questa alimentazione sbagliata si accompagna spesso la sedentarietà che fa male non solo al nostro peso, ma alla nostra salute a 360°.

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Perché la Dieta Mediterranea è così importante?

Il 10 novembre 2010 a Nairobi l’UNESCO ha riconosciuto la Dieta Mediterranea quale “Patrimonio Immateriale dell’Umanità”. Un riconoscimento il cui valore non è stato ancora colto appieno, nonostante la DM (abbreviazione con cui è nota la Dieta Mediterranea) abbia dimostrato di essere un formidabile strumento di prevenzione nei confronti delle malattie cardiovascolari e neoplastiche. La prevenzione non rappresenta un metodo di cura, ma un modello di vita, che va acquisito fin da piccoli (capiremo in seguito il perché) insieme all’imparare a mangiare ciò che ci farà stare bene non solo nell’immediato, ma anche nel lungo periodo. La Dieta Mediterranea contribuisce ad allontanare le malattie che producono il 75% della mortalità globale!

In cosa consiste la Dieta Mediterranea?

Se volessimo sintetizzare in uno slogan l’essenza della Dieta Mediterranea, potremmo dire che essa consiste nel “mangiare bene, mangiare sano, mangiare naturale e soprattutto mediterraneo”. Perché il cibo naturale, ricco di frutta, verdura, legumi e cereali, ma soprattutto povero di grassi, di origine animale, favorisce una maggiore longevità e una più alta protezione dalle malattie cardio-vascolari.

Le origini

L’alimentazione mediterranea prende spunto dalle tradizioni alimentari di alcuni Paesi del Mediterraneo, in particolar modo Spagna, Grecia e Italia in Europa e Marocco sulle sponde dell’Africa. Si rifà ad abitudini millenarie, che negli anni post bellici della ricostruzione e della ripresa economica sono stati abbandonati, per prediligere modelli d’oltreoceano ritenuti più moderni e all’avanguardia. Questa tendenza, però, sta lasciando il posto alla riscoperta e rivalutazione della Dieta Mediterranea, oggi universalmente riconosciuta come unica dieta capace di contrastare le “patologie del benessere”.

Obesità in tenera età

Abbiamo accennato in precedenza all’importanza di acquisire buone abitudini alimentari fin da piccoli. Purtroppo, infatti, i numeri dell’Obesità infantile in Italia crescono più rapidamente rispetto al trend europeo. Proprio una regione italiana, la Campania, detiene il record poco invidiabile del tasso più alto di bambini obesi e in sovrappeso. E pensare che la Campania è proprio la patria della Dieta Mediterranea! Ma qui purtroppo entrano in gioco alcuni aspetti di cui parlavamo all’inizio, cioè l’incidenza delle risorse economiche, unita alla necessità di educare fin dalle scuole i giovani a mangiare sano e a mangiare il giusto.

Alcune regole della Dieta Mediterranea

 Fra le principali regole per seguire al meglio la Dieta Mediterranea spicca l’abbondanza di frutta e verdura (almeno cinque porzioni al giorno), cereali (ogni giorno) e legumi (più volte la settimana); la carne va limitata a non più di tre volte alla settimana. Per un’alimentazione corretta dobbiamo introdurre il 55 -65% di carboidrati, il 12-15% di proteine, il 25-30% di lipidi (questi vanno assunti sempre anche se si vuole perdere peso, nel caso di dieta ipocalorica si dovrà introdurre un minor numero di kilocalorie totali, ma rispettando sempre questa distribuzione). Inoltre, l’eventuale mancata introduzione di nutrienti essenziali, che l’organismo non produce e quindi esogeni (acidi grassi essenziali, amminoacidi essenziali), ne determinerà una carenza, per tutta la vita, causando danni irreparabili agli organi che ne hanno bisogno.

Importanza di un nutrizionista preparato 

Al di là di queste regole base, è importante rivolgersi a un nutrizionista che sappia calibrare su di noi l’applicazione di una adeguata DM. Questo perché non siamo tutti uguali e non facciamo tutti la stessa vita. Non tutte le persone hanno bisogno degli stessi componenti; bisogna conoscere, studiare e suggerire, pertanto, i prodotti capaci di introdurre gli elementi utili e necessari per mantenere le capacità e le funzioni dei vari organi sempre equilibrate e funzionali; la carenza di componenti essenziali può portare  squilibrio e malattie (stress-ossidativo). È necessario, quindi, conoscere le componenti presenti nel terreno di produzione, verificarne la presenza nel prodotto e suggerirlo ai soggetti che hanno la necessità di quei componenti.

Tutto questo potrà farlo un nutrizionista che conosca bene la Dieta Mediterranea.

Dieta Mediterranea sì, ma anche stile di vita sano

Per tenere lontane Obesità e altre pericolose malattie, abbiamo capito che la Dieta Mediterranea è importante, ma, come accennato qua e là in precedenza, lo è altrettanto tenere lontane cattive abitudini (sedentarietà, fumo, alcool e droga). È indubbio, infatti, che l’alimentazione rappresenti l’elemento principale della catena, ma esistono tanti altri fattori di rischio che confondono le regole della sana e corretta crescita fin dalla tenera età.

La Redazione in collaborazione con il Dott. Alberto Luigi Vaccaro Biologo Nutrizionista

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