La dieta: non solo sana alimentazione ma stile di vita

La parola “dieta” viene dal greco diaita e significa “stile di vita”, intesa come regime, tenore di vita, modo scelto per condurre la propria esistenza.

Nell’accezione comune, intendiamo forse la “dieta” come una limitazione a quello che mangiamo, come privazione dei cibi che più ci gratificano e, quindi, come un evento triste, un sacrificio.

In realtà, è vero il contrario!

La dieta deve essere uno strumento che usiamo per migliorarci, per migliorare le nostre abitudini e per donare a noi stessi una vita migliore, più sana con l’aiuto di una corretta alimentazione.

Noi e il cibo

Quello che mangiamo influisce su tutti gli aspetti della nostra vita.

Infatti, attraverso l’alimentazione noi:

  • soddisfiamo le esigenze fisiologiche del nostro organismo
  • curiamo la nostra psiche, in quanto appaghiamo i sensi
  • scandiamo i ritmi della quotidianità
  • riconosciamo le tradizioni del territorio
  • preveniamo e in alcuni casi curiamo l’insorgere di alcune malattie.

Il nostro organismo necessita di determinati nutrienti per funzionare al meglio.

Per questo sappiamo che è fondamentale seguire un’alimentazione varia, ricca di proteine, vitamine, fibre, con il giusto apporto di grassi e glucidi, con la necessaria idratazione.

Quando mangiamo usiamo tutti i sensi, non solo il gusto.

Guardiamo i cibi, i loro colori e ne riconosciamo odori e profumi specifici.

Sentire sfrigolare le nostre pietanze in pentola, toccare i frutti, le verdure, riconoscendone forma e peculiarità è un toccasana per la mente e ci predispone al momento dell’assaggio.

I pasti, poi, scandiscono i vari momenti della giornata, dalla prima colazione del mattino, al pranzo e alla cena.

Anche gli spuntini rappresentano un piacevole momento, in cui fermarsi dalle azioni routinarie e prendersi cura di sé.

Per non parlare poi del consumo di cibi tipici del territorio.

Ciascuno si alimenta attraverso ortaggi, frutti, verdure tipici della propria zona, anche seguendo il ritmo naturale delle stagioni.

Nella cura di alcune malattie la dieta può essere fondamentale

Può nascere l’esigenza di porre particolare attenzione per l’apporto di un nutriente o anche di limitare o eliminarne altri.

Pensiamo alla patologia dell’obesità, del sovrappeso, ma anche a malattie cardiovascolari o della circolazione, che esigono un’alimentazione controllata e iposodica.

Ma non solo.

Dislipidemia, calcoli renali, ulcere, reflusso gastroesofageo e tante altre patologie riescono a migliorare se insieme alla cura farmacologica si attua una dieta mirata, suggerita dallo specialista.

Quanto e cosa mangiare?

La dieta deve essere diversificata, suddivisa nei vari momenti della giornata e deve apportare tutti quei componenti necessari al fabbisogno giornaliero.

E’ necessario distribuire i vari alimenti e combinarli tra loro in modo che possano portare beneficio e che il nostro corpo riesca a prendere il meglio da ciascuno di essi.

  1. La colazione. Questo pasto è spesso sottovalutato e sono molti quelli che si accontentano di un caffè. La colazione rappresenta invece il 20% del fabbisogno giornaliero delle calorie, necessarie per affrontare la giornata. Per questo è consigliato fare una sana colazione, che preveda una porzione di vitamine, una di proteine, una di carboidrati. La classica colazione con latte o yogurt, un frutto e pane fresco e marmellata.
  2. Lo spuntino. Questa piacevole pausa ha il compito di farci recuperare le energie consumate e non farci arrivare famelici al pranzo. Non deve essere abbondante, quindi è sufficiente mangiare un frutto o una porzione di frutta fresca o ortaggi crudi e freschi di stagione, come carote, finocchi, cetrioli.
  3. Il pranzo. Le grandi abbuffate a pranzo sono da evitare. Questo è il momento di assumere  una porzione di carboidrati, con verdure o ortaggi che apportano la giusta quantità di fibra e vitamine. E non dimentichiamo la fonte alimentare di proteine, una porzione a scelta tra: pesce, legumi, carne (preferibilmente bianca).
  4. La merenda. Come lo spuntino di metà mattinata, lo spuntino è un break “di ricarica”. Pertanto va benissimo consumare frutta secca, (per chi è normopeso qualche biscotto meglio se integrale), frutta fresca.
  5. La cena. A fine giornata, carne o pesce oppure uova, accompagnate da una piccola porzione di glucidi e abbondanti verdure cotte o crude è l’ottima conclusione della dieta quotidiana.

Stile di vita sano

La dieta come stile di vita sano può essere una conquista.

Le cattive abitudini assimilate col tempo, i ritmi frenetici, le ore passate fuori casa, tutto può concorrere a far sedimentare abitudini scorrette e nocive per la salute.

Quello che dobbiamo fare è riappropriarci del controllo sulla nostra dieta e, quindi, sulla nostra vita.

E’ possibile ed è a tutto vantaggio del nostro benessere.

All’inizio può apparire complicato, ma lo scopo è quello di rendere la sana alimentazione una vera e propria abitudine che, con l’esercizio, diventa naturale.

Se impariamo il valore e l’importanza dei vari nutrienti, come combinarli e distribuirli nei vari pasti, tutto diventerà più semplice.

Un panino al volo o un salto al fast-food è certamente più comodo, ma quanto ci costa in termine di salute?

Est modus in rebus

Una dieta equilibrata è alla base di una vita sana anche quando la abbiniamo a un moderato esercizio fisico.

Passeggiare, andare in bici, fare le scale a piedi, sono tutte pratiche che si legano ad un tenore di vita che tende al benessere psico-fisico.

Tutto questo non significa “sacrificarsi” o privarsi dei piaceri della buona tavola, semplicemente è necessario fare tutto con moderazione.

Si può mangiare bene e con gusto anche scegliendo accuratamente cosa, quanto e come mangiare!

E se la dieta diventerà parte integrante della nostra quotidianità, una normale abitudine a condurre uno stile di vita corretto, quando ci concederemo uno sgarro (un gelato, un dolcetto, un hot-dog) sarà un momento ancora più piacevole e potremo farlo sicuramente a “cuor leggero”.

Dott.ssa Marzia Vignoni nutrizionista a Brescia e Mantova

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