Medicina Omeopatica: quando tutto ebbe inizio

Oggi sabato 10 aprile 2021 è una giornata nuvolosa e fresca.

Nel pomeriggio raggiungo l’ambulatorio come tutti i giorni.

Un sabato come tanti, un fine settimana come molti altri.

Si presenta l’amico “extraterrestre” che ho descritto nell’articoloChe tipo di cliente chiede la consulenza veterinaria omeopatica”.

Si parla del più e del meno e ad un certo punto mi fissa serio e con tono interrogativo domanda: “Ma tu lo sai che giorno è oggi? La ricorrenza della nascita di ….”.

Sono rimasto sorpreso ed ho pensato tra me e me: “Perbacco perché non scrivere qualcosa in merito!” Permettetemi di dedicare queste poche righe a colui che ha ispirato l’argomento del giorno.

L’importanza delle ricorrenze

Il 10 aprile 1755 di 266 anni fa, poco prima della mezzanotte, in una piccola cittadina della Sassonia (Germania) di quattromila abitanti, Meissen, nacque il terzo dei cinque figli di un decoratore di porcellane e sua moglie sposata in seconde nozze.

Il nome è Samuel Friedrich Christian. Nulla di strano.

Da adulto diventerà il dr. Hahnemann: per i neofiti il fondatore e capostipite della Medicina Omeopatica (M.O.).

Fu lui stesso a coniarne il nome.

Avrei piacere di soffermarmi brevemente sulle figure di Samuel uomo e Samuel medico.

Medicina Omeopatica: Samuel Hahnemann, l’uomo

Meissen, all’epoca, era nota per la manifattura delle porcellane.

Il padre spera che Samuel possa seguire le sue orme o diventare un commerciante di porcellane con un avvenire economico di successo. Dal momento che lo scopo è intraprendere un futuro commerciale con l’estero lo avvia precocemente all’apprendimento delle lingue straniere.

Il ragazzo si distinguerà per la sua intelligenza e particolare predisposizione allo studio. Anche il maestro-tutore sarà fiero di lui.

L’invasione di truppe prussiane guidate da Federico II di Prussia (Federico il Grande) nella neutrale Sassonia diede inizio alla guerra dei sette anni (1756-1763). Distruzione e saccheggi sconvolsero la tranquilla cittadina di Meissen. L’intera Sassonia divenne teatro di battaglie e manovre militari.

 Il contraccolpo economico per l’intera regione fu devastante. Samuel sarà costretto ad interrompere gli studi. A quindici anni lavorerà come garzone in un negozio di Lipsia. Contribuirà al sostentamento economico della famiglia.

Con la complicità del maestro-tutore i genitori presentano un’istanza, presso l’allora reggente dell’elettorato di Sassonia (tenente generale e maresciallo Francesco Saverio) per ottenere una borsa di studio.

Samuel avrebbe le potenzialità di frequentare la prestigiosa Scuola federale Sant’Afra. È un collegio fondato nel 1543 per studenti tedeschi dotati di intelligenza e abilità particolari. Accolta la domanda Samuel si diplomerà a 19 anni. È il 1775.

Nell’estate dello stesso anno, con poche monete in tasca, raggiunge Lipsia.

Suo desiderio è iscriversi alla facoltà di medicina consapevole che i genitori non potranno sostenerlo finanziariamente. La città, importante centro industriale della regione, pullula di case editrici. La conoscenza delle lingue gli permetterà di lavorare come traduttore di testi stranieri. Disporrà di quella autonomia finanziaria sufficiente per il soddisfacimento dei propri fabbisogni.

Le difficoltà della vita non hanno scalfito i suoi sogni.

Faccio fatica a non considerare Samuel un giovane contemporaneo. Il suo è l’identikit perfetto dei ragazzi moderni. Si diplomano con ottimi voti e accedono alle università. Molti partono per città diverse. Alcuni si trasferiscono all’estero.

Come matricole accettano lavori umili per mantenersi gli studi, essere indipendenti e coronare le proprie aspettative. Fanno sacrifici enormi e, pur disponendo di mezzi tecnici all’avanguardia, sembrano seguire le stesse orme di Samuel. Molti tra loro, consapevoli delle proprie capacità, riesce caparbiamente nell’impresa e si laurea. Guarda caso, a distanza di due secoli e mezzo, la conoscenza della lingua straniera rappresenta un requisito ancora vincolante per accedere al mondo del lavoro.

Quale combinazione: oggi come ieri.

Medicina Omeopatica: Samuel Hahnemann, il medico

Si laurea con lode in medicina il 10 agosto 1779 a ventiquattro anni nella piccola università di Erlangen (Baviera). Come medico avrà il coraggio di mettersi in discussione.

All’età di trentacinque anni prenderà coscienza della propria impotenza di fronte alle malattie dell’umanità. Particolarmente critico nei riguardi della validità delle terapie prescritte.

La prassi medica dell’epoca prevedeva la prescrizione di “più medicamenti in miscuglio”.

Le ricette contenevano composti fatti da decine e decine di principi attivi. Non si sapeva se tra loro esistessero delle interazioni e si ignoravano del tutto le conseguenze della loro combinazione all’interno dell’organismo.

 Le definirà “cure cervellotiche” e descriverà le “conseguenze dovute all’uso e all’abuso continuativo di medicine a dosi abbondanti e crescenti” sui pazienti.

Il pioniere dei suoi tempi

Per la prima volta, nella storia della medicina, il dr. Samuel Hahnemann propose al mondo scientifico dell’epoca qualcosa di veramente innovativo: “Nessun medico, a mia saputa, pensò, negli ultimi secoli, a questo”.

Decise di utilizzare sul paziente un singolo principio attivo alla volta: “Per primo battei questa via con tenacia senza pari”.

Come medico seppe rinnovare, stravolgere e stracciare le convenzioni terapeutiche del tempo.

Fu sicuramente il pioniere di un approccio medico scientifico nuovo e precursore di quella che noi oggi definiamo “medicina olistica”.

Dopo di lui emergeranno discipline terapeutiche non convenzionali: l’Isoterapia, l’Organoterapia, la Floriterapia (Fiori di Bach), l’Aromaterapia, la Litoterapia dechelatrice, l’Oligoterapia, i Sali di Schüssler, la Gemmoterapia, l’Omotossicologia e tante altre.

Dr. Luca Antonioni veterinario omeopata unicista Brescia

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