Tra le molte cose che affliggono una futura mamma, certamente i sintomi che colpiscono le gambe sono tra i più frequenti e fastidiosi. Stanchezza, irrequietezza, tensione, peso, formicolii, crampi notturni, tutti questi sintomi sono più frequenti nelle future mamme che:
- Hanno una familiarità per malattia varicosa,
- Soffrivano di varici prima della gravidanza,
- Affrontano la seconda, terza, quarta gravidanza,
- Sono costrette a stare a lungo in piedi,
- Affrontano la gravidanza nel periodo estivo.
Il problema non è solo squisitamente estetico, ma fa sempre parte di una malattia cronica che può essere causa anche di gravi eventi morbosi. Per questo motivo è importante prevenire ed intervenire in modo corretto attraverso una diagnosi precisa e una terapia adeguata.
Come funziona il sistema venoso
Innanzitutto, sappiamo che il sistema venoso è deputato a riportare il sangue dalla periferia verso il cuore, quindi, quando la persona è in piedi, dal basso verso l’alto. Ci sono delle forze, per esempio la forza di gravità, che si oppongono e ostacolano questa risalita. Le vene sane, però, hanno meccanismi di supporto che rendono questa “fatica” agevole.
Molto diversa è la situazione quando le strutture del sistema venoso sono congenitamente deboli perché già ammalate. E’ come quando si sale una montagna, mentre il sangue arterioso scende facilmente perché va in discesa ed è spinto dal cuore, il sangue venoso sale e, se non ha ausili perfettamente efficienti (valvole, spinta plantare, pompa muscolare), non riesce a raggiungere la meta (il cuore), creando il ristagno che è la causa dei sintomi della malattia.
Perché In gravidanza le gambe soffrono
In gravidanza si verificano condizioni che tendono ad aggravare le strutture venose e a favorire cosi la comparsa della patologia a carico delle gambe:
- Il volume del sangue nella gravida è superiore del 20% in quanto deve essere fornito ossigeno a due creature. Ciò comporta maggior lavoro per i vasi, soprattutto quelli di “ritorno”.
- Il tono muscolare diminuisce e con esso l’elasticità delle vene deputata a compensare l’aumento del flusso sanguigno. Gli ormoni della “gravidanza”, oltre a molte funzioni, hanno la caratteristica di essere “miorilassanti”, cioè intervengono sulla muscolatura liscia per far sì che queste fibre si possano adattare alle modifiche funzionali più importanti. Si pensi all’utero, anatomicamente di piccole dimensioni, che deve decuplicare il suo volume per accogliere il frutto del concepimento. Ma la muscolatura liscia è anche nelle vene, nel tessuto delle pareti intestinali, da qui maggior distensione, minor capacità contrattile e quindi varici, emorroidi, stipsi.
- Il bambino che cresce va a comprimere, sia quando la mamma sta in piedi che quando è distesa, le vene profonde, creando un ostacolo meccanico al deflusso del sangue, con conseguente accentuazione del ristagno.
- Infine, vi è una situazione legata alla composizione del sangue che, in parole semplici, perde dei fattori che rendono le vene “impermeabili”, creandosi così condizioni per cui la frazione liquida del sangue si spande nei tessuti facendo comparire l’edema. Tanto è vero che i “piedi gonfi” in gravidanza sono quasi una “regola”.
Queste semplici spiegazioni hanno chiarito (spero!) che cosa avviene alle gambe quando una donna è in dolce attesa.
E’ quindi altrettanto chiaro che esistono sufficienti motivi per tentare di prevenire e curare i problemi causati dalla Malattia Venosa Cronica.
Cosa fare
Innanzitutto soffermiamoci su cosa non fare. Il “fai da te” in medicina, aggravato dall’uso inappropriato dell’informatica, può essere foriero di cattivi consigli e risposte inesatte e/o male interpretate. Di conseguenza, prima uno specialista deve procedere alla Diagnosi, valutando rischi reali e/o ipotetici. Successivamente, lo stesso specialista indicherà la terapia adeguata che consisterà, fondamentalmente, nell’attenzione ad uno stile di vita corretto, in un trattamento farmacologico idoneo e nell’uso di contenzione elastica.
Conclusioni
E’ bene sottoporsi nel primo trimestre di gravidanza ad una valutazione vascolare, così da “mappare” e monitorare nel tempo la situazione del Sistema Venoso Superficiale.
Questo perché le varici:
- contrastano il benessere fisico durante la gravidanza,
- Possono comportare rischi per la salute ( flebiti, ecc.),
- Sono antiestetiche.