Raucedine: cause, consigli, rimedi naturali

La raucedine è l’alterazione del tono e del timbro della voce. Questo sintomo può compromettere la vita sociale e lavorativa di chi ne soffre. Lo sanno bene i professionisti della voce, cantanti, attori, conferenzieri, eccetera. Scopriamo i principali rimedi per la raucedine.

Manifestazione

La raucedine non si manifesta solo con un calo della voce, intesa come un minor volume di suono (disfonia), ma anche con una diversa qualità della voce stessa, che diventa cavernosa e rauca da cui appunto raucedine. La raucedine può evolvere in alcuni casi in afonia (perdita totale della voce).

Cause

Le anomalie della voce (raucedine, disfonia, afonia) sono provocate da una alterazione del funzionamento delle corde vocali.

Le corde vocali sono due fasce muscolari parallele che vibrano al passaggio dell’aria emettendo suoni (la nostra voce) e si trovano dentro la laringe.

Cause funzionali

La raucedine può essere determinata da alcuni atteggiamenti vocali che si possono verificare in determinate circostanze. In particolare:

  • malmenage vocale (cattivo uso della voce) cioè gridare, urlare, ma anche sussurrare. Questi comportamenti, se diventano un’abitudine, possono causare lesioni anche gravi alle corde vocali (noduli, polipi, edemi).
  • surmenage vocale (uso eccessivo della voce). Questo capita soprattutto a chi utilizza la voce per professione, quindi la stressa molto.

Cause comuni

Nella maggior parte dei casi la raucedine è causata da infiammazioni delle vie aeree superiori (laringite, tracheite, faringite) provocate da virus (raffreddore, influenza) o da allergie stagionali.

Altre cause

La raucedine può avere altre cause quali:

  • tonsillite,
  • inalazioni di agenti irritanti (fumo, smog),
  • polipi e noduli delle corde vocali,
  • reflusso gastroesofageo (la raucedine è causata dagli acidi gastrici che, attraverso l ‘esofago, refluiscono verso la gola irritando le corde vocali),
  • ipotiroidismo,
  • utilizzo di alcuni farmaci antistaminici, decongestionanti, antidepressivi,
  • stress e ansia.

Raucedine persistente e sintomi associati

La raucedine è da considerarsi un sintomo benigno e nella maggior parte dei casi ha una natura non patologica. Tuttavia, se la raucedine persiste oltre quindici giorni in assenza di condizioni infiammatorie scatenanti (ad esempio l’influenza), occorre rivolgersi ad uno specialista (otorinolaringoiatra) ed effettuare esami mirati della laringe (laringoscopia) e delle corde vocali.

La raucedine è spesso accompagnata da altri sintomi quali:

  • mal di gola,
  • difficoltà a deglutire,
  • sensazione di nodo in gola,
  • desiderio frequente di raschiare la voce,
  • tosse,
  • acidità gastrica.

Rimedi per la raucedine: consigli generali

Il primo consiglio da adottare per contrastare la raucedine è quello di restare in silenzio per fare riposare le corde vocali. Infatti la voce, in presenza di affaticamento vocale, non deve assolutamente essere forzata, pena il rischio di traumi anche gravi alle corde vocali.

Vi è poi una serie di buone pratiche da adottare.

Mantenere idratata la mucosa orale

Bere almeno 2 litri d’acqua per idratare costantemente idratare le corde vocali. Difatti, l’acqua funge da lubrificante durante la fase di avvicinamento (fase fonatoria) delle corde vocali.

Umidificare l’aria

In inverno capita sovente che l’aria degli ambienti domestici e lavorativi sia troppo secca. In tal caso si può utilizzare un umidificatore.

Fare gargarismi

I tradizionali gargarismi con acqua e sale possono essere d’aiuto per schiarire la voce in caso di raucedine, poiché grazie all’ azione del sale disinfettano e decongestionano la mucosa orale. Per preparare la soluzione salina basta aggiungere un cucchiaio di sale a 250 ml di acqua. 

Evitare di fumare

Il fumo irrita la laringe e può causare alterazioni e limitazioni funzionali delle corde vocali. Non a caso, con il passare degli anni il fumatore va facilmente incontro a modificazioni del timbro della voce.

Ridurre alcol e caffè

Alcol e caffè causano secchezza della mucosa orale e disidratazione, rendendo più difficoltosa la vibrazione delle corde vocali. Se non si può fare a meno di un caffè, è bene bere un bicchiere d’acqua subito dopo.

Non raschiare la gola

La raucedine è correlata molto spesso al desiderio di schiarirsi la voce (raclage). In questo caso, è consigliabile non raspare la gola per non irritare ancor di più le corde vocali, ma deglutire un sorso d’acqua.

Rimedi per la raucedine: erisimo, rimedio naturale contro la raucedine

L’erisimo è una pianta appartenente alla famiglia delle brassicaceae. In gergo, viene chiamata erba cornacchia, anche nota come erba dei cantanti. Infatti, la parola erisimo deriva dal greco: eruo=io salvo e oimos= il canto. L’erisimo è un erba medicinale già conosciuta nell’antichità per la sua efficacia nel trattamento della raucedine.

Viene riconosciuta ufficialmente come tonico della voce grazie a Jacques Dalechamps, un medico naturalista francese che, nella sua Historia generalis plantarum (1586), raccontava come la pianta avesse restituito la voce ad un ragazzo del coro della cattedrale di Notre Dame. L’erisimo diventava così la pianta degli oratori, dei predicatori, degli attori di teatro e dei cantanti.

Meccanismo d’azione

Nonostante sia un rimedio erboristico popolare molto conosciuto, il meccanismo d’azione dell’erisimo sull’apparato fonatorio non è mai stato dimostrato. Gli studi più recenti attribuiscono l’attività terapeutica dell’erisimo ad alcuni fitocomposti: i composti solforati (glicosidi) e  le mucillagini.

Usi

L’erisimo per le sue proprietà emollienti e lenitive sulla gola e per le sue azione sul tono della voce viene utilizzato (sotto forma di caramelle, gocce, sciroppo) per il trattamento della raucedine e di tutte le altre forme di disfonia. Inoltre, ha effetti espettoranti ed antinfiammatori, per questo può essere anche d’aiuto per contrastare la tosse e il mal di gola.

Non sono stati segnalati effetti avversi.

Altri rimedi naturali utili contro la raucedine che meritano di essere menzionati sono: miele, propoli, malva ed infine la liquirizia, che può essere assunta anche masticando la radice.

Dott. Marco Pagnotta – Farmacia Colace Dr. Anna Maria

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