Gonfiore addominale: consigli e rimedi naturali

Gonfiore addominale: consigli e rimedi naturali

Con il termine gonfiore addominale si intende una spiacevole sensazione di pienezza e tensione a livello del tratto digerente. A volte, essa può portare ad una conseguente dilatazione dello stomaco con aumento della circonferenza addominale (si può arrivare a misurare una taglia in più). Inoltre, questa fastidiosa condizione è spesso correlata ad altri sintomi:

  • dolori addominali,
  • dispepsia,
  • stitichezza,
  • nausea.

Il disturbo è più comune di quanto si creda, infatti ne soffre il 40% della popolazione.

Cause del gonfiore addominale

Ogni giorno nel nostro intestino vengono prodotti normalmente dai 400 ml a 1200 ml di gas. Esso deriva sia dall’aria che respiriamo sia dal gas che si forma dalla fermentazione batterica intestinale.

Il gas in eccesso viene liberato attraverso eruttazioni e flatulenza che sono sintomi fisiologici, ma se diventano sistematici (patologici) causano implicazioni negative sul benessere psicofisico di chi ne soffre.

I fattori che influenzano maggiormente la comparsa del gonfiore sono:

  • Disordini alimentari,
  • Aerofagia (dovuta a masticazione veloce, suzione di chewing-gum o caramelle, fumo),
  • Flora intestinale alterata (dovuta ad infezioni o ad assunzione di antibiotici),
  • Fattori psicogeni (stress, ansia, depressione, insonnia),
  • Condizioni patologiche (celiachia, intolleranza al lattosio, sindrome del colon irritabile, gastrite),
  • Fattori ormonali (nelle donne).

Gonfiore addominale: abitudini dietetiche e comportamentali

I vecchi proverbi “la prima digestione inizia in bocca” o “non si parla con la bocca piena” sono consigli sempre validi per chi soffre di gonfiore. Infatti, il masticare veloce ed il parlare quando si mangia causano l’entrata di aria (aerofagia) nel tubo digerente, provocando gonfiore.

Inoltre, il disturbo può anche essere una conseguenza dell’assunzione di alcuni cibi che favoriscono la fermentazione intestinale. La riduzione drastica di questi alimenti è diventata, non a caso, una strategia terapeutica nella sindrome dell’intestino irritabile, in cui il gonfiore è uno dei sintomi principali.

Gonfiore addominale: ruolo dei fodmap

I fodmap (acronimo di Fermentable-oligo-di-mono-saccharides and polyols) sono zuccheri maggiormente presenti in alcuni alimenti.

Questi sono:

  • Fruttani (si trovano in alcune verdure quali porro, cipolla, aglio e nei frumenti);
  • Galattani (contenuti in diversi legumi quali fagioli, ceci, soia),
  • Lattosio (presente in latte, latticini e formaggi stagionati),
  • Fruttosio (maggiormente contenuto in alcuni frutti come pesche, mango, banana).
  • Polioli (si trovano nei dolcificanti e in diversi additivi quali sorbitolo, manipolo, eritrolo, xilitolo).

I fodmap hanno proprietà osmotiche (richiamano acqua nel lume intestinale con aumento di volume per i liquidi trattenuti) e, se non digeriti bene (specie se consumati in eccesso), vengono fermentati dai batteri intestinali con formazione di gas.

Conseguentemente a ciò, si generano gonfiore e distensione della pancia.

Dove si trovano i fodmap

I fodmap sono presenti in moltissimi alimenti, pertanto sarebbe impossibile eliminarli del tutto dalla propria dieta. Inoltre, ciò comporterebbe gravi carenze nutrizionali (di vitamine, minerali, carboidrati antiossidanti). Per fortuna, basta limitare questi cibi per alcune settimane, affidandosi al supporto di un medico o nutrizionista, e prediligere quelli che hanno un più basso contenuto di fodmap, come ad esempio:

  • alcuni frutti (arance, fragole, limone, ananas),
  • alcune verdure (carote, spinaci, cetrioli, rape, verza),
  • carboidrati (patate, riso, quinoa),
  • latte e derivati a basso contenuto di lattosio.

Inoltre, è da limitare il consumo di bevande gassate.

Carbone vegetale: rimedio contro il gonfiore

Il carbone vegetale o attivo è stato utilizzato fin dai tempi antichi da alcune popolazioni asiatiche per depurare l’acqua dei fiumi e renderla potabile. È una polvere fine ottenuta dalla combustione di legna (pioppo, salice, betulla) senza fiamma ed in assenza di ossigeno.

Per l’utilizzo ai fini medici il carbone viene reso attivo (per questo carbone attivo), subendo una seconda combustione in presenza di vapore acqueo. Dopo questo trattamento, la sua superficie diventa porosa, conferendogli la sua nota proprietà di adsorbente.

Il carbone vegetale riduce l’assorbimento delle sostanze ingerite, tanto da essere utilizzato nei casi di avvelenamento (da funghi, cianuri e solventi organici) in associazione ad altri antidoti.

Una volta assunto a livello dello stomaco e dell’intestino, esso assorbe i fastidiosi gas intestinali (ma anche germi, virus, batteri, metalli pesanti). Risulta, quindi, un valido rimedio per combattere i disturbi legati alla digestione, dolori addominali e sgonfiare la pancia.

Dosaggio e controindicazioni

Per gonfiore addominale, aerofagia e flatulenza, le dosi consigliate sono 1-2 grammi al giorno (2/4 compresse).

Le controindicazioni sono minime, trattandosi di una sostanza naturale che non ha dimostrato tossicità. Tuttavia, se usata per lunghi periodi, può causare costipazione.

Va segnalato che il carbone vegetale può interagire con diversi farmaci, limitandole l’assorbimento. Per questa ragione, tali farmaci vanno assunti almeno due ore dopo l’ingestione di carbone oppure almeno mezz’ora prima.

Altri rimedi naturali

Le piante carminative rappresentano un altro rimedio naturale. Esse regolano la motilità intestinale e favoriscono l’eliminazione dei gas intestinali.

Le più comuni sono: Carvi, Finocchio, Malva, Genziana, Menta, Coriandolo, Anice.

L’associazione del carbone attivo con queste erbe risulta essere molto utile nel contrastare il gonfiore addominale. Le piante carminative possono essere assunte in diverse forme erboristiche o farmaceutiche (tintura, gocce, compresse, capsule) nelle quantità prescritte 2-3 volte al giorno dopo i pasti.

Dott. Marco Pagnotta – Farmacia Colace Dr. Anna Maria

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