Pap Test: un importante screening preventivo contro i tumori del collo dell’utero

Lo screening preventivo denominato Pap Test è estremamente importante per ogni donna per poter rilevare precocemente i tumori del collo dell’utero (cervico-carcinoma) o anomalie che possono, con il tempo, degenerare in tumori o patologie gravi.

Questo test può controllare i cambiamenti e le ipotetiche anomalie nelle cellule del collo dell’utero.

Questo test di screening cervicale avviene raccogliendo un piccolo campione di cellule della cervice per rilevare infezioni batteriche, virali e micotiche.

Pap Test: quando farlo?

Il test si effettua alle donne che cominciano ad avere una vita sessuale, quindi non vi è un’età specifica, va ripetuto mediamente ogni 2 anni o 5 se associato al test HPV.

Il tumore del collo dell’utero, grazie a questa tipologia di prevenzione, può essere individuato in fase precoce, quando sono presenti delle lesioni precancerose assolutamente curabili.

E’ un test indolore che può essere svolto dal proprio ginecologo o da una ostetrica in un laboratorio privato o in una struttura ospedaliera.

Il test ha la durata di pochi minuti e, anche se indolore, può apportare fastidio nel momento del prelievo del campione, poiché per effettuarlo si utilizzerà lo speculum e con una spatola andrà a prelevare le cellule interessate dal collo dell’utero.

Le cellule prelevate, come per altri test di screening, sono poste in un vetrino attendendo una decina di giorni per avere il risultato.

Per sottoporsi al test di screening la paziente dovrà astenersi dall’attività sessuale nei tre giorni antecedenti poiché gli spermatozoi presenti potrebbero interferire sull’esito del test.

Andrebbero evitati ovuli o lavande vaginali che tendono a nascondere ipotetiche alterazioni.

Sicuramente è da evitare l’esecuzione del test durante il corso del periodo mestruale, calcolando quindi anticipatamente alla prenotazione dell’esame l’arrivo delle mestruazioni.

Si deve evitare, in previsione del Test, anche l’uso di alcuni farmaci porre attenzione a prodotti particolari per l’igiene intima, che potrebbero alterarne il risultato del test.

Anche le donne incinta possono sottoporsi al test in questione dopo il primo trimestre di gravidanza.

Il Papilloma Virus ed il Tumore del collo dell’utero.

L’Hpv (Il Papilloma Virus) è trasmissibile attraverso i rapporti sessuali, ma non è detto che questo possa trasformarsi necessariamente in alterazioni cellulari.

C’è una buona possibilità che questo virus venga debellato dall’organismo senza cure specifiche.

Le persone con difese immunitarie particolarmente basse sono più a rischio di contagio del virus in questione.

Una trasmissione del virus può avvenire frequentando luoghi quali piscine o docce comuni in cui alcune superfici utilizzate possono essere vettori, appunto, del virus.

Ci sono dei sintomi che variano in base al tipo di infezione, solitamente le verruche genitali, denominate condilomi posizionati all’interno della vagina.

Ma non vi sono sintomi veramente caratterizzanti l’infezione da HPV perché le lesioni da HPV sono perlopiù asintomatiche.

I ceppi che provocano il tumore cervicale invece si presenteranno diversamente ossia delle modificazioni in mucose genitali nel collo dell’utero.

Oltre al Pap Test come è possibile prevenire?

Certamente il Pap test è uno screening fondamentale, ma la vera prevenzione deve partire dalle donne che hanno frequenti rapporti a rischio, promiscui ed occasionali, utilizzando sempre il preservativo, curando anche la propria igiene personale.

Il significato del risultato del Pap Test

In caso di risultato del test negativo significherà che non vi sono alterazioni preoccupanti, e la paziente potrà ripetere il Test ogni 2-3 anni come da prassi.

In caso invece di Test positivo le anomalie cellulari saranno presenti e la paziente dovrà sottoporsi ad un ulteriore Test denominato HPV test, un test del DNA che andrà a confermare, o meno, la presenza del Virus o a una colposcopia.

Un ulteriore Test conseguenziale alla positività del Pap Test è la Colposcopia, che andrà appunto ad esaminare le anomalie delle cellule del collo dell’utero attraverso il colposcopio.

Anche in presenza di un esito positivo non bisogna allarmarsi subito poiché questo non è sinonimo di cancro al collo dell’utero.

I risultati positivi sono classificati in base alla gravità della lesione e lo stato delle cellule anomale.

Potrebbe essere subito necessario ripetere il test per escludere anche che non sia stato prelevato correttamente il campione dal personale medico.

Pap Test: dove effettuarlo

In molte regioni d’Italia sono attivi dei programmi di screening gratuiti per tre tipi di tumore: cervice uterina, mammella e colon retto.

Il pap test rientra tra questi.

È probabile che molte donne possano trovare un avviso nella cassetta postale per avvertirle in tempo di poter prenotare il Test di prevenzione presso strutture ospedaliere, consultori o strutture convenzionate con Il Sistema Sanitario Nazionale.

In alternativa l’esame si può prenotare presso strutture private e nello studio del proprio ginecologo durante la visita di controllo annuale.

La Redazione

Dr.ssa Silvia Sarteur – Ostetrica

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