La contraccezione nell’adolescenza

L’adolescenza è un periodo di transizione dall’età infantile all’età adulta, durante il quale avvengono tanti cambiamenti sia fisici che psicologici e relazionali.

Gradualmente, cambiano i lineamenti del volto, si assottigliano quelli del corpo, aumenta la statura e l’organismo inizia a produrre gli ormoni sessuali.

Allo stesso tempo, inizia un periodo di determinazione di sé, si fa forte il desiderio di esprimere opinioni, si definiscono i tratti della personalità, si cementano amicizie, alleanze o contrasti.

Ma, soprattutto, fa capolino nella vita dell’adolescente la pulsione sessuale, la curiosità dell’altro, la voglia di sperimentare il rapporto fisico in coppia.

In questo momento così delicato, è importantissimo conoscere il mondo della contraccezione per poter vivere serenamente e in sicurezza la propria sfera sessuale.

Sessualità e consapevolezza

L’esplorazione della sessualità non può prescindere dalla consapevolezza dei rischi che essa comporta:

  • gravidanze indesiderate
  • interruzioni di gravidanza
  • malattie sessualmente trasmesse

Queste sono conseguenze che gli adolescenti devono conoscere per poterle evitare.

Quindi, se da un lato è necessario e naturale che i ragazzi sperimentino il sesso, dall’altro è fondamentale che lo facciano in maniera informata.

La contraccezione nell’adolescenza: quali metodi contraccettivi?

Per gli adolescenti non esiste un contraccettivo migliore di un altro.

La distinzione in materia di contraccezione è la stessa che per gli adulti.

Distinguiamo

  • metodi non ormonali o “di barriera
  • metodi ormonali.

Tra i giovanissimi, il primo approccio con la sessualità e la contraccezione è rappresentato dal profilattico.

Questo ha diversi vantaggi per gli adolescenti:

  1. è economico
  2. è facilmente reperibile
  3. non richiede prescrizione, quindi evita di esporre gli adolescenti al disagio di rivolgersi al proprio medico
  4. è facile da usare.

Spesso la responsabilità dell’uso del profilattico è di competenza esclusiva del maschio.

E’ lui che deve acquistarlo e deve sapere come si usa.

Ma la mancanza di un’informazione adeguata può limitare i vantaggi dell’uso di questo contraccettivo.

Gli adolescenti devono sapere che il profilattico ha una scadenza, che si indossa in un modo specifico, che va usato dall’inizio alla fine di un rapporto completo.

Purtroppo, l’informazione è relegata alle confidenze, all’esperienza sul campo, ai social.

La contraccezione nell’adolescenza: altri metodi di barriera

  • diaframma
  • cappucci cervicali
  • spugnette contraccettive

e altri contraccettivi, come gel spermicidi o tamponi, non non riscuotono successo tra gli adolescenti, non sono utilizzati o addirittura conosciuti.

Inoltre, spesso gli adolescenti non sono informati sul vantaggio principale del condom, ovvero che esso rappresenta l’unica barriera efficace per proteggersi dalle malattie trasmissibili sessualmente.

I contraccettivi ormonali sono invece quelli scelti soprattutto per proteggersi da gravidanze indesiderate e dal rischio di dover ricorrere a interruzione di gravidanza.

Questi contraccettivi sono a base di progestinici e estrogeni e richiedono

  • forte responsabilità nell’utilizzo (per esempio regolarità nell’assunzione della pillola)
  • consulenza medica
  • l’approvazione del genitore

I contraccettivi ormonali vanno prescritti dal ginecologo di riferimento, dopo una visita medica e un’anamnesi generale della giovane paziente.

Non va sottovalutato che gli ormoni possono avere azioni inibitorie sull’ovulazione o modificare le mucose della  cervice o avere altri effetti collaterali che il medico specialista saprà indicare durante la visita.

E’ tacito che una adolescente debba essere accompagnata dal medico da un genitore, il che presuppone una grande intimità familiare e la voglia di confidare le proprie necessità.

Inoltre, il ricorso ai contraccettivi ormonali presuppone il rapporto esclusivo e duraturo col partner.

Questo perché la stabilità della coppia presuppone la certezza di non incorrere in malattie veneree che non può essere garantita quando si cambia frequentemente partner sessuale.

Negli adolescenti la dimensione della “coppia fissa” è poco plausibile.

Gli incontri tra i giovani sono per lo più occasionali, talvolta promiscui e i rapporti di coppia sono di breve durata.

Il rimedio d’emergenza

Accanto ai contraccettivi “di barriera” e ormonali, ricordiamo la “pillola del giorno dopo che non è un contraccettivo, ma un rimedio d’emergenza nel caso di un comportamento irresponsabile.

Sono giovanissime le donne che vi ricorrono, soprattutto adolescenti.

Questo deve indurre a interrogarci sul tema dell’educazione sessuale che interessa tutti gli adulti, a partire dai genitori, alla famiglia, ai medici di famiglia fino alla scuola.

Adolescenza, contraccezione…e gli adulti?

Se l’adolescenza rappresenta un periodo delicato per i ragazzi, che notano su se stessi le trasformazioni anatomiche e fisiche e devono imparare a codificarle, lo è sicuramente anche per gli adulti che li circondano.

Troppo spesso, reticenze, pregiudizi e retaggi culturali offuscano le competenze dei “grandi”.

I genitori non possono ignorare il cambiamento in atto nei propri figli e lo sviluppo della sfera sessuale fa parte del  processo educativo.

Gli adulti devono accompagnare gli adolescenti alla scoperta di una sessualità consapevole e informata, dando ai ragazzi gli strumenti per vivere serenamente la propria sessualità.

L’ascolto, il dialogo, l’informazione rientrano nei compiti genitoriali.

Adolescenti e contraccezione: SOS

Perché gli adolescenti non arrivino impreparati all’incontro col sesso, la famiglia può iniziare a creare spunti di comunicazione e informazione.

Non è possibile defilare il tema della contraccezione o permettere che gli adolescenti adottino comportamenti irresponsabili che potrebbero sconvolgere le loro vite.

In questo, può essere positivo il confronto con figure professionali come il medico di famiglia, il ginecologo, l’andrologo che possono dare ai giovani le informazioni più corrette e aiutare la famiglia in questo difficile compito.

Fondamentale è il ruolo che può e deve ricoprire l’ostetrica insegnando con seminari nelle scuole l’educazione sessuale.

E’ fondamentale preparare i ragazzi ad un’educazione affettiva e sessuale e questo passa anche attraverso il tema della contraccezione.

Dr.ssa Silvia Sarteur – Ostetrica

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