Le cause del tumore del cavo orale: fattori di rischio e prevenzione

Il carcinoma orale è un tumore maligno che origina dall’epitelio di rivestimento squamoso della cavità orale.

Può comparire in varie sedi come labbra, lingua, pavimento orale, gengive e palato.

Per avere un’idea della drammaticità del problema, basti pensare che per questo tipo di tumore nel mondo muoiono circa 350 persone al giorno, 14 ogni ora, mentre in Italia muoiono più di 4 persone ogni giorno.

A livello Europeo il maggior numero di decessi dovuti a cancro orale si registra in Russia e in Germania. Considerando però il “crude rate” è in Ungheria dove ad oggi si registra il valore più elevato di decessi seguita dalla Cecoslovacchia. La Francia è il paese con la massima incidenza mondiale di carcinomi orali nel sesso maschile insieme a Svizzera ed Ungheria.

L’Italia si attesta come quarto paese nell’area europea per quantità di morti all’anno e rappresenta il 3-5% di tutti i tumori maligni.

Ha un’incidenza di 8,4 casi ogni 100.000 abitanti, con un rapporto M:F 2:1 con un tasso di mortalità a 5 anni del 45%.

Questa percentuale varia in rapporto alla precocità della diagnosi. Si è rilevato che con una diagnosi precoce la sopravvivenza a 5 anni può raggiungere l’80-90 %.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il carcinoma del cavo orale è in aumento con previsione che nel 2030 vi saranno da 20 a 25 milioni di soggetti colpiti, con una mortalità calcolata fra 13 e 15 milioni nel mondo.

Le cause d’insorgenza del carcinoma del cavo orale

Le cause d’insorgenza di un carcinoma del cavo orale sono essenzialmente riconducibili a due gruppi di fattori:

Fattori intrinseci:

  • Infezioni da HPV (Virus del Papilloma umano )
  • Stato di immunodeficienza (HIV+)
  • Fattori genetici
  • Altri fattori

Fattori estrinseci

  • Alcool
  • Fumo di sigaretta
  • Cannabinoidi (marijuana)         
  • Stili di vita

Il carcinoma a cellule squamose è la più drammatica modificazione della mucosa orale osservabile nel fumatore. Il ruolo del tabacco nello sviluppo di carcinoma squamoso della mucosa orale, laringea e faringea è assolutamente ben definito.

Almeno l’80% dei pazienti affetti da carcinoma orale sono fumatori; i pazienti con cancro orale trattato che continuano a fumare dopo la guarigione presentano una più alta probabilità di sviluppare un nuovo cancro di testa e collo; studi condotti su diversi animali hanno dimostrato la possibilità di indurre cancro orale mediante esposizione forzata al fumo di sigaretta; studi caso-controllo su umani hanno invece consentito di evidenziare come il fumatore abbia una probabilità sette volte maggiore di contrarre il cancro rispetto al non fumatore.

Fumo di sigaretta e alcool da sempre sono considerati i principali fattori di rischio per i tumori di testa e collo.

Chi fuma più di 20 sigarette al giorno o consuma più di 100 g di alcool incrementa notevolmente il rischio di una displasia epiteliale. Inoltre, quando vi sono entrambi i fattori di rischio, quest’ultimo cresce esponenzialmente.

Allarmanti sono i dati resi noti dall’associazione Cancer Research Uk che hanno evidenziato come negli ultimi vent’anni l’incidenza del carcinoma a cellule squamose del cavo orofaringeo abbia registrato un aumento del 50% negli uomini e del 3% nelle donne. Non solo. Secondo una ricerca recente pubblicata sul British Medical Journal, il rischio di sviluppare il cancro orofaringeo sarebbe aumentato del 25% nei soggetti che hanno alle spalle storie sessuali con sei o più partner, mentre il rischio triplica per chi è coinvolto in storie di sesso orale con quattro o più persone. Tutto questo è riconducibile all’aumento vertiginoso dell’incidenza dell’infezione da Papilloma virus, in particolare legata ai ceppi oncogenici del virus che innesca mutazioni in senso cancerogeno della mucosa colpita.

Prevenzione

La mortalità del cancro, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è in continua crescita, tanto che si stima che nel 2030 si supereranno le 11 milioni di vittime e che, in generale, il cancro sarà la causa principale di tutti i decessi. Si stima però che il 40 % dei tumori potrebbe essere prevenuto adottando stili di vita corretti e sottoponendosi con regolarità a visite ed esami di diagnosi precoce.

Esistono 3 livelli di prevenzione:

  • Primaria
  • Secondaria
  • Terziaria

La prevenzione primaria si basa sull’obiettivo di evitare l’insorgenza della malattia.

La secondaria consiste nel saper individuare e intercettare nei pazienti a rischio che presentino lesioni potenzialmente cancerogenetiche, al fine di formulare una diagnosi precoce e poter procedere all’eradicazione della neoplasia.

La prevenzione terziaria è rivolta a chi ha già subito l’asportazione di una neoplasia maligna, cercando di evitarne la recidiva nel cavo orale.

Si esegue con follow-up ravvicinati, allontanando i fattori di rischio e mantenendo una corretta igiene del cavo orale.

I sintomi del tumore del cavo orale: cosa devi sapere

A seconda della sede d’insorgenza e del coinvolgimento di zone sensibili, il carcinoma del cavo orale può manifestarsi con sintomi più o meno eclatanti.

Le zone ulcerate del bordo e ventre linguale, la zona retroangolomandibolare, quella retrotuberale, il pavimento orale, i pilastri palatini, sono le zone dove il bruciore o il dolore possono manifestarsi con più o meno intensità. Difficoltà alla masticazione, alla deglutizione, disarticolazione del linguaggio per incoordinazione dei movimenti linguali, sono sintomi da non sottovalutare e vanno indagati con una visita accurata ed eventuali esami istologici che approfondiscano il dubbio diagnostico.

La diagnosi del tumore del cavo orale: quali esami fare

Esistono due tipi di lesioni del cavo orale classificati in:

  • I classe (in cui il prelievo diagnostico è necessario per la presenza di una lesione clinica evidente);
  • II classe (in cui il prelievo diagnostico non è necessaria per sospetto clinico non evidente).

Per le lesioni in cui un prelievo diagnostico è necessario per lesione clinica evidente (I classe) può essere necessario scegliere il tipo di prelievo da eseguire.

Ancora oggi la biopsia incisionale o escissionale seguita dall’esame istologico del prelievo rimane il ”gold standard” per giungere ad una corretta diagnosi della lesione. A volte per approfondire alcuni aspetti diagnostici sarà necessario ricorrere alle colorazioni immunoistochimiche che potranno dirimere dubbi circa la differenziazione di lesioni.

Le opzioni di trattamento del tumore del cavo orale

A seconda del tipo e delle dimensioni della lesione il trattamento del tumore potrà essere più o meno conservativo.

Gli strumenti utilizzati vanno da quelli chirurgici tradizionali (bisturi) all’elettrobisturi, al bisturi a risonanza quantica fino al trattamento con il laser (a fibre ottiche o a CO2).

In tutti i casi la rimozione chirurgica è la tecnica più affidabile. Ci sono casi che dovranno poi essere completati da terapie aggiuntive, come la radioterapia (per distruggere eventuali gruppi di cellule localmente residue dopo la terapia chirurgica)  o la chemioterapia (per distruggere gruppi di cellule che dal punto di origine abbiano metastatizzato in altri distretti  corporei).

Il ruolo della radioterapia nel trattamento del tumore del cavo orale

La radioterapia viene di solito utilizzata nel trattamento post-chirurgico dell’area interessata al tumore  quando la sua radicalizzazione, per vari motivi, dovesse risultare incompleta. Il trattamento radioterapico è una metodica fisica che si basa sull’utilizzazione di radiazioni ionizzanti per distruggere le cellule tumorali. La durata può essere variabile a seconda dell’indicazione oncologica.

In casi selezionati la metodica può prevedere delle sedute preoperatorie per ridurre le dimensioni della massa tumorale, oppure essere applicata durante la fase operatoria o come palliativo per i casi difficilmente o non operabili.

La chirurgia per il tumore del cavo orale: come viene eseguita e quali sono i rischi

La metodica chirurgica per l’asportazione del tumore maligno del cavo orale varia a seconda della tipologia, sede e dimensioni della neoplasia. Si può procedere all’asportazione locale del tumore quando le dimensioni sono ridottissime fino alla radicalizzazione con svuotamento dei linfonodi nel caso di neoplasie di dimensioni notevoli.

Nei tumori linguali bisogna valutare sempre l’eventuale possibilità di infiltrazione del tumore dalla parte opposta della sua sede per la particolare disposizione dei vasi linfatici che incrociano il loro tragitto controlateralmente.

Nei casi più complessi, dopo la terapia demolitiva va necessariamente ricostruita l’area asportata, con innesti autogeni o alloplastici in materiale sintetico, come protesi parziali o totali per demolizioni dei tessuti duri o innesti mucoepiteliali per le demolizioni linguali o dei tessuti molli.

Il tumore del cavo orale e le possibili complicanze

Le complicanze che spesso sono associate alla presenza di un tumore maligno del cavo orale sono sempre relative alla gravità della lesione e possono presentarsi con diverse modalità:

  • Come complicanza locale o a distanza del tumore primitivo;
  • Come complicanze dell’intervento chirurgico per la rimozione del tumore;
  • Come complicanze delle terapie associate (radio e/o chemioterapia).

A seconda della gravità sarà compito del Medico adottare le opportune misure per ridurre al massimo l’eventuale insorgenza e la gestione delle complicanze elencate, anche se in molti casi le stesse si potranno manifestare inevitabilmente come conseguenza dell’evento primario.

Qualità della vita, supporto psicologico e come affrontare gli effetti collaterali

Nell’affrontare malattie oncologiche, come il tumore del cavo orale, non deve essere sottovalutato un importante aspetto che riguarda la sfera psicologica dal momento della comunicazione della patologia al paziente fino alla risoluzione della malattia, e all’eventuale chemio o radioterapia di supporto.

Oggi il paziente con una patologia complessa come quella del tumore orale viene necessariamente seguito da un team che comprende il patologo orale, il chirurgo, l’oncologo, lo psicologo, il radio/chemioterapista, il fisioterapista, l’odontoiatra, l’igienista dentale e il nutrizionista.

Tutte queste figure professionali sono importanti ed ognuna gioca un ruolo decisivo nelle scelte terapeutiche, aiutando il paziente nel lungo percorso pre e post-chirurgico.

La scelta del trattamento viene oggi sempre di più condivisa con il paziente attraverso il dialogo, illustrandogli le varie tappe terapeutiche, le alternative e le conseguenze future, ottenendo il suo consenso nel pieno rispetto delle sue volontà ed aspettative.

Nel paziente portatore di un tumore del cavo orale la qualità della vita inizia ancor prima dell’intervento, a cominciare dal controllo rigoroso dell’igiene orale (valutazione dello stato dentale, parodontale e mucoso e del microbioma orale), dal cambiamento dello stile di vita se necessario, dalla modificazione dell’alimentazione (per esempio, introducendo cibi ricchi di antiossidanti).

La qualità di vita potrebbe essere molto differente a seconda del trattamento a cui il paziente è stato sottoposto. Mediamente sono le resezioni linguali o del pavimento orale che possono avere una sequela di complicanze/effetti collaterali: difficoltà masticatorie, difficoltà deglutitorie, perdita del gusto, difficoltà di linguaggio, difetti estetici. Ogni caso clinico dovrà per questo essere studiato al meglio per ridurre al minimo il disagio per il paziente, in modo da accompagnarlo nelle cure con costanza, lasciandogli sempre la certezza di affrontare al meglio il futuro con la speranza di una guarigione completa e duratura.

Dott. Prof. Rolando Giuseppe Crippa

    Contatta il Medico

    Se vuoi richiedere un preventivo, chiedere informazioni, o semplicemente rispondere ad una Tua curiosità, inviaci i tuoi dati, verrai ricontattato nel giro di qualche giorno!

    Il tuo nome *

    La tua email *

    Oggetto

    Nome del dottore/ssa *

    Medico o area di interesse
    (Le richieste inviate tramite questo modulo di contatto NON pervengono direttamente ai medici, ma sono mediate da DossierSalute.com. Si prega di specificare il destinatario della richiesta. Grazie) *

    Il tuo messaggio *

    Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto stabilito dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati - Regolamento GDPR 2018

    Immagine di Freepik

    Condividi su