Cancro del cavo orale: diagnosi e trattamento chirurgico

Siamo tristemente abituati a sentir nominare spesso determinate patologie.

Purtroppo ne esistono davvero svariate e alcune di esse, probabilmente, sono meno conosciute rispetto ad altre. Una di queste è proprio il cancro del cavo orale.

Quest’ultimo rappresenta un carcinoma alquanto aggressivo e, sfortunatamente, si riscontra molto spesso.

Per cui, se noti delle anomalie in questa zona del corpo, non rimandare: bensì, prenota subito una visita presso l’odontoiatra di fiducia, il tuo medico di base e se fossi a conoscenza di un Chirurgo Maxillo Facciale che si occupa di oncologia del cavo orale meglio ancora. Sarà lui poi, ad indicarti l’iter da intraprendere.

Ricorda sempre che, in casi come questi, il tempo è un tuo grande alleato. Agire tempestivamente può davvero fare la differenza, nel bene e nel male.

Il cancro del cavo orale, una malattia da individuare subito

Qualsiasi malattia, prima la si individua, e meglio è. In questo, non c’è alcun dubbio. Ma soprattutto, in caso di cancro del cavo orale, agire il prima possibile è fondamentale.

Nonostante non sia un cancro molto citato, è alquanto frequente. Anzi, gli studi clinici in nostro possesso ci raccontano un significativo incremento nella sua frequenza.

Purtroppo, questo cancro prevede un tasso di mortalità parecchio alto. Il motivo è presto detto. La sua replicazione è davvero molto rapida per cui, nella maggior parte dei casi, quando lo si scopre, la malattia è già in fase piuttosto avanzata.

Inoltre, la terapia medica come la Radioterapia e la Chemioterapia non sempre riescono ad essere efficaci e a produrre buoni risultati. Infatti, se fatta una diagnosi precoce la terapia più opportuna rimane la CHIRURGIA.

Ma non vogliamo darti solo cattive notizie, anzi. Se il cancro del cavo orale viene diagnosticato precocemente, le percentuali relative alla guarigione sono molto alte, soprattutto quando questo è aggredibile chirurgicamente da professionisti dell’oncologia demolitiva e ricostruttiva maxillo facciale.

Inoltre, un’ulteriore punto positivo è il seguente: il tumore del cavo orale può essere addirittura previsto e quindi, è possibile agire immediatamente. Se dunque ti accorgi di avere delle lesioni potenzialmente maligne, potrebbe essere proprio il carcinoma del cavo orale. Chiedi immediatamente una visita presso i professionisti precedentemente nominati.

E, in questo caso, hai la possibilità di procedere in anticipo rispetto ad altri pazienti.

Fattori di rischio

Esistono però svariati fattori di rischio da tenere in considerazione. Alcuni di essi, se eliminati, potrebbero addirittura far la differenza.

E quest’ultimi sono:

  • abuso di sostanze stupefacenti
  • fumo
  • alcool

Altre fattori invece, sono:

  • disvitaminosi A e C
  • iposideremia
  • piaghe croniche della mucosa orale causate da protesi incongrue sia mobili che fisse o cuspidi dei denti particolarmente acuminate
  • cattiva igiene orale
  • infezioni da determinati tipi di virus del papilloma umano (HPV)

Come si effettua la diagnosi

Quando si sospetta un tumore della cavità orale o della gola, il dentista o il chirurgo maxillo facciale dovranno effettuare degli esami piuttosto approfonditi del cavo orale e della faringe e se fosse necessario si preleverà un campione di tessuto (biopsia incisionale) dalle zone sospette per poi esaminarli in laboratorio.

Anche per le lesioni sospette del viso, del collo e della testa sarebbe opportuno recarsi da un chirurgo Maxillo Facciale dopo una diagnosi sospetta per tumore eseguita dal dermatologo.

Inoltre, per terminare una eventuale diagnosi di tumore del cavo orale (in termini medici si chiama stadiazione) si dovrà procedere mediante radiografie, ecografie del collo e la tomografia computerizzata (TAC). O ancora, attraverso una risonanza magnetica (RMN).

Banner-generale

Carcinoma del cavo orale, tre livelli di prevenzione

Quando si parla di carcinoma del cavo orale si devono intendere tre livelli di prevenzione. E, quest’ultimi, variano in base alla cartella clinica che presenta il paziente.

Prevenzione primaria

La prevenzione primaria avviene quando la mucosa del cavo orale non presenta ancora alcun tipo di lesione. In questa prima fase, in caso di forte rischio, il medico odontoiatra avrà il compito di consigliare delle regole e delle attenzioni da attuare al paziente.

Nella maggior parte dei casi, i soggetti da ritenersi a rischio sono: anziani o pazienti che, per svariati motivi, si ritrovano ad essere esposti a fattori di rischio e se hanno una attività lavorativa con esposizione ai raggi UV possono sviluppare il cancro a livello delle labbra che fanno parte del cavo orale.

Al momento della diagnosi circa il 10% dei pazienti ha meno di 50 anni ed oltre il 55% ha un’età compresa tra i 50 ed i 69 anni di età.

In questi casi, si raccomandano caldamente tutta una serie di controlli mirati da fare ogni anno. Queste visite sono importanti perché permettono di individuare la malattia precocemente, soprattutto se il paziente viene considerato un soggetto a rischio.

Prevenzione secondaria

La prevenzione secondaria prevede già la presenza di una lesione dell’epitelio del cavo orale (lichen planus o leucoplachia). Queste non sono ancora da ritenersi delle lesioni tumorali, ma pre-cancerogene che se non si agisse tempestivamente potrebbero, con grande probabilità, trasformarsi.

L’eritlopachia ( lesioni rosse) sono invece da ritenersi già delle piccole lesioni cancerose.

Questo frangente è molto importante. Bisogna infatti stabilire la probabilità circa la trasformazione maligna della lesione stessa. In base poi a quanto dirà il medico, si procederà o con una rimozione chirurgica oppure con un semplice follow-up nel tempo.

Prevenzione terziaria

In questa fase, purtroppo, siamo già in presenza di una lesione tumorale. Qui, il vero obiettivo, è quello di arrivare, quanto prima, ad una diagnosi. Si deve decidere come agire e come gestire il post-operatorio.

Anche la valutazione di eventuali danni funzionali ed estetici hanno la loro importanza.

I primi sospetti, come individuarli

Cerchiamo di capire come individuare eventuali sospetti anomali.

Se noti la presenza di una lesione e quest’ultima, nonostante il tempo trascorso non è in grado di guarire in autonomia, potrebbe effettivamente indicare la presenza del tumore.

Per cui, se entro due settimane – massimo – una eventuale ulcera non dovesse ancora essere guarita, consulta subito il tuo medico curante o il tuo dentista.

Altri sospetti invece potrebbero essere:

  • ingrossamenti dei linfonodi del collo
  • alito cattivo persistente
  • dolore localizzato in un punto preciso che non scompare
  • mal di denti
  • aumento della salivazione
  • difficoltà nella masticazione
  • difficoltà a deglutire

Come si presenta il tumore al cavo orale

La prima cosa anomala è appunto la presenza di una lesione potenzialmente maligna. Ma la malattia non si limita a questo.

In caso di tumore al cavo orale si può intravedere una papula, un’ ulcera, un nodulo duro al tatto.

Dopodiché, mano a mano che la malattia evolve, anche l’aspetto stesso della lesione cambia. La sede del tumore stesso, contribuisce a tale cambiamento.

In molti casi, il carcinoma è in grado di assumere aspetti vegetanti sul palato, nella mucosa della guancia o della gengiva, o ancora, nella mucosa del pavimento orale.

Può inoltre produrre aspetti ulcerativi soprattutto nella lingua.

Per cui, questa particolare neoplasia è in continua evoluzione e varia in base a tutti i fattori sopra descritti.

Come curare al meglio il cancro del cavo orale

La cura del cancro del cavo orale dipende molto dallo stato di quest’ultimo. Sicuramente il medico ti proporrà la sua asportazione chirurgica mediante un intervento più o meno demolitivo con immediata ricostruzione. Infatti, ci si deve appoggiare a chirurghi con esperienza in questo campo.

Spesso, associato all’intervento di demolizione è associata anche l’asportazione dei linfonodi del collo, perché questo tipo di tumore provoca metastasi a distanza mediante le vie linfatiche.

La radioterapia invece, viene prescritta prima o dopo l’intervento. Dipende sempre dalla situazione clinica del paziente, cioè dalle dimensioni e dalla sede del tumore.

Monica Penzo

Dr. Dimitri Rabbiosi – Specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale

    Contatta il Medico

    Se vuoi richiedere un preventivo, chiedere informazioni, o semplicemente rispondere ad una Tua curiosità, inviaci i tuoi dati, verrai ricontattato nel giro di qualche giorno!

    Il tuo nome *

    La tua email *

    Oggetto

    Nome del dottore/ssa *

    Medico o area di interesse
    (Le richieste inviate tramite questo modulo di contatto NON pervengono direttamente ai medici, ma sono mediate da DossierSalute.com. Si prega di specificare il destinatario della richiesta. Grazie) *

    Il tuo messaggio *

    Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto stabilito dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati - Regolamento GDPR 2018

    Post Views: 0