Indice
- Le origini del massaggio svedese
- Le manovre del massaggio svedese
- I profondi benefici del massaggio e l’uso degli oli
- Le controindicazioni e la durata
1. Le origini del massaggio svedese
La sua provenienza non è orientale ma occidentale, ed anche se il nome fa pensare che derivi dalla Svezia, in realtà di svedese vi è solo il nome del suo fondatore, il Dottore P.H. Ling di provenienza appunto, svedese.
Il Dott. Ling puntava la sua attenzione più sulla preparazione fisica che sul massaggio in sé, agli esercizi da svolgere, puntando sulla forma fisica.
Egli ne teorizzò le basi nel 1800 a cui aggiunse delle tecniche già testate in Cina.
Il massaggio svedese è dunque un massaggio occidentale con derivazione orientale anche se le tecniche si avvicinano molto al massaggio cinese Tui-Na.
Il massaggio svedese è un trattamento olistico, è il più conosciuto e trattato nel mondo perché è definito la “base” delle tecniche di massaggio. Per questo motivo è stato assimilato da molte scuole del settore , soprattutto quelle specializzate in massoterapia.
I molteplici benefici che si ottengono grazie a questa tipologia di massaggio hanno portato molti professionisti quali terapisti o massaggiatori sportivi ad utilizzarlo, ancora oggi.
2. Le manovre del massaggio svedese
Il rilassamento psicofisico ed il benessere inteso nella sua totalità sono alla base dei principi del massaggio svedese, le manovre vengono scelte dal massaggiatore che andrà a trattare la persona , ponendo attenzione alla sensibilità della stessa e lo stato psicofisico.
Le manovre in questione, fondamento del massaggio svedese sono sei:
- Sfioramento
- Frizione
- Impastamento
- Percussione
- Vibrazione
- Trazione
Sono in sostanza vari movimenti che avvengono in successione, sono differenti tra loro e ben progettati in base al punto del corpo su cui vengono esercitati.
Sono manovre molto versatili che vengono utilizzate da ogni professionista e da ogni scuola in cui si insegna l’arte del massaggio.
Queste manovre sono state ideate da J.G. Mezger il quale si può definire il vero promotore del massaggio svedese, egli unì delle sue pratiche con la teoria del Dott. Ling e combinando le varie esperienze teorico-pratiche ideò le manovre in questione.
E’ più corretto affermare quindi , che l’esperienza di Mezger portò a compimento questa tipologia di massaggio, che poi prese il nome dalla terra di origine del Dott. Ling, la Svezia.
3. I profondi benefici del massaggio e l’uso degli olii
I benefici che questi movimenti apportano sono molteplici, le manovre infatti sono in grado di apportare benessere e relax al ricevente, il quale si sentirà completamente rigenerato e riequilibrato.
Il trattamento effettuato dal massaggiatore professionista che basa la sua tecnica sul massaggio svedese apporterà giovamenti anche al tono muscolare della persona che lo riceve.
Questa particolarità si differenzia infatti dal massaggio orientale, il quale basa i suoi principi su stimolazione e sedazione del “Ki”, proprio perché è fondato su tecniche del massaggio occidentale che al contrario puntano l’attenzione su :
- aumento del tono muscolare
- la circolazione linfatica ed ematica
- l’ossigenazione dei tessuti
- drenaggio ed eliminazione delle tossine
- alleviare il dolore
- stimolazione viscerale
Tutti punti fondamentali nella teoria del “massaggio occidentale”.
Il massaggio svedese prevede che si possano utilizzare degli oli, a differenza di altri massaggi (shiatsu, tecniche Cranio-sacrale, etc).
L’ausilio degli oli è fondamentale durante una seduta di massaggio svedese e possono essere utilizzati oli neutri e fini come l’olio di cocco.
4. Le controindicazioni e la durata
Il massaggio svedese può essere richiesto per svariate problematiche e da ogni persona, come per ogni trattamento è bene informare il proprio massaggiatore sul proprio stato di salute, come per esempio l’essere incinta, poiché il professionista dovrà porre un’attenzione differente al ricevente in gravidanza.
Anche il massaggio svedese prevede che vi possano essere delle controindicazioni seppur poche, queste sono le solite prevedibili per ogni tipo di massaggio, quali:
- stati infiammatori
- febbre
- malattie croniche
- fratture
- ferite aperte
Il massaggio svedese non ha una durata specifica ma le tempistiche variano in base all’esigenza del cliente ed al tipo di manovre che si applicano, avendo svariate tecniche da poter utilizzare.
Anche lo stato di salute del ricevente è una variabile che conta sulla durata del massaggio, come anche il numero di zone del corpo da trattare, che varia sempre considerando la necessità che il cliente ha.
Ogni paziente inoltre, ha esigenze differenti da un altro, per tanto il professionista deciderà di conseguenza il numero di sedute da dover fare, concordandole insieme volta per volta.
Corrado Vaschetto – operatore olistico -massofisioterapista
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