Dieta detox: come rimettersi in forma con il digiuno intermittente e il mima digiuno

Le feste, si sa, sono occasioni per riunirsi godendo del piacere di stare con parenti e amici, magari intorno ad una tavola imbandita con pietanze tipiche ed ipercaloriche, dolci farciti, qualche brindisi in più.

Ma, trascorsi i giorni di spensieratezza, ci assalgono i sensi di colpa e ci affanniamo alla ricerca di un metodo riparatore.

Come orientarsi?

Tantissime le diete e le possibilità di rimettersi in forma!

Quando l’esigenza è limitata al rimettersi in forma dopo qualche giorno di libertà possiamo ricorrere alle diete disintossicanti, che hanno breve durata ed esiti positivi.

La dieta detox

La dieta disintossicante, detta detox, è un vero e proprio regime alimentare, che ha il fine di depurare l’organismo dalle tossine esogene accumulate nelle feste o veicolate dai “cibi spazzatura” cui spesso ricorriamo per comodità.

Non è mirata al dimagrimento anche se, date le ridotte quantità di energia introdotte con gli alimenti, non raramente si verifica una ragionevole diminuzione del peso ponderale.

Come funziona una dieta detox

La dieta detox è basata, in genere, sul consumo di alimenti crudi di origine vegetale, perché basata sul principio che gli agenti fitoterapici contenuti in verdure, radici e spezie facilitino la disintossicazione dell’organismo attraverso lo smaltimento delle tossine accumulate.

Dove si trovano maggiormente le tossine?

  • nei carboidrati raffinati.
  • Nell’acido lattico.
  • Negli additivi alimentari.
  • Nel sale da cucina.
  • Negli ormoni e negli antibiotici contenuti nella carne.

Diete detox: quali sono i cibi da consumare e per quanto tempo?

Frutta, verdura, cereali senza glutine, tè verde o latte vegetale, legumi, pesce.

Sono questi gli alimenti da preferire, abbinandoli al consumo di tanta acqua durante il giorno (almeno due litri).

Sono del tutto assenti carne, grassi animali, latte e derivati, zuccheri.

Come si può notare, le diete detox mostrano carenza di fondamentali principi nutritivi (calcio, potassio, sodio, vitamina D) e un apporto eccessivo di fibre.

Questo significa che questo regime alimentare non può essere tenuto più a lungo di cinque/sette giorni.

Prima di accostarsi ad una dieta detox, è raccomandabile preparare l’organismo attraverso l’astensione assoluta da fumo, alcol e caffeina e da farmaci non necessari.

Lo scopo è quello di accostarsi ad uno stile di vita rinnovato, sano, anche intraprendendo attività fisica e imparando a riconoscere i cibi e le loro proprietà.

Modelli di dieta detox

Ci soffermiamo, in questa sede, sulle diete detossificanti del “digiuno intermittente” e del “mima digiuno”.

Il digiuno intermittente

Si tratta di un sistema di depurazione dell’organismo attraverso un’alternanza tra pasti e digiuno, in un rapporto di 16/8: sedici sono le ore di digiuno e otto le ore nelle quali è possibile consumare due o tre pasti.

Il principio del digiuno intermittente è quello di creare un lasso di tempo quotidiano di astensione dagli alimenti durante il quale controbilanciare l’apporto calorico, influenzando il metabolismo ormonale.

Nella condizione di astensione alimentare si produce una “calma insulinica” e, di contro, un incremento dell’ormone IGF-1 o somatodemina, un ormone di natura proteica, importantissima nei processi di crescita.

Questo ormone promuove il ricambio cellulare e muscolare.

Dunque, il digiuno intermittente da un lato stimola la crescita muscolare e dall’altro promuove il dimagrimento ponderale.

Un altro metodo per praticare il digiuno intermittente sarebbe quello di alternare sei giorni di dieta mediterranea ad un giorno di semi-digiuno, durante il quale bisogna consumare solo:

  • verdure crude di stagione.
  • Brodi.
  • Grassi vegetali (ad esempio, olio evo).
  • Frutta secca.
  • Acqua.

Con questo sistema il nostro organismo si adatta e nel giorno di digiuno attinge alle riserve energetiche di cui dispone ed elimina i materiali di scarto accumulati.

Il giorno di digiuno (o le ore di digiuno) serve anche a distinguere la fame fisiologica (reale) da quella psicologica.

Quest’ultima è spesso scatenata dall’abitudine a stuzzicare snacks, da fattori emotivi che ci conducono a usare il cibo come consolazione e dalla noia.

Insomma, il nostro organismo vive una sorta di rieducazione alimentare.

Chi può praticare il digiuno intermittente?

Questo regime alimentare può essere adottato solo da adulti in buona salute ed è controindicato nei casi di

  • Anemia.
  • Diabete.
  • Ipertensione.
  • Ipotensione.

Spesso il digiuno intermittente può provocare nausea, mal di testa e spossatezza.

La dieta del mima digiuno

Questo programma alimentare ha una durata di cinque giorni ed è caratterizzato da un bilanciamento ideale tra

  • macro nutrienti (proteine, carboidrati, grassi e fibre).
  • Micro nutrienti (vitamine e minerali)

Attraverso tale equilibrio, l’organismo umano viene “ingannato”,  registra una forte restrizione calorica e si prodiga per utilizzare le riserve energetiche già presenti.

Infatti l’organismo, trovandosi in una condizione di restrizione calorica, “crede” che si stia verificando un digiuno ed entra in difesa attraverso lo stato della chetosi.

Cioè inizia ad utilizzare come fonte energetica non il glucosio, come farebbe normalmente in presenza di alimentazione regolare, ma i grassi.

Questo favorisce la perdita di peso.

In cosa consiste il mima digiuno

Nei cinque giorni di protocollo, si apporta nell’organismo un regime di circa 1150 kcal durante il primo giorno e  di circa 850 kcal dal secondo al quinto giorno.

L’alimentazione quotidiana è distribuita secondo uno schema preciso, suddivisa in cinque pasti e prevede:

  • verdure di stagione.
  • Ortaggi.
  • Frutta secca.
  • Tisane.
  • Legumi.
  • Cereali integrali.
  • Olio evo.

Sono bandite  carni e derivati, alimenti lavorati, zuccheri, una sola concessione è fatta relativamente al pesce,  però consumato in quantità modeste e cotto al vapore e senza grassi.

Il programma è, inoltre, senza lattosio e senza glutine, quindi indicato anche a intolleranti e celiaci.

Mima digiuno: benefici e controindicazioni

Tra i benefici del mima digiuno c’è la rigenerazione cellulare, a tutto vantaggio del ritardo dell’invecchiamento, e la detossificazione dell’organismo nonché la perdita di peso corporeo.

Spesso, questo, ha conseguenze positive anche sulla psicologia dell’individuo perchè sentirsi meglio con se stessi favorisce un atteggiamento positivo nella vita quotidiana.

Bisogna sottolineare come si possano accostare a questo regime alimentare solo soggetti in buona condizioni generali di salute e che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 68 anni.

Le diete detox vanno intese come brevi periodi di purificazione e disintossicazione dell’organismo dagli eccessi o dalla sregolatezza.

Non possono essere adottate per periodi più lunghi di quelli indicati né vanno sostituiti ad una corretta alimentazione, necessaria per l’apporto delle giuste sostanze di cui l’uomo ha bisogno per il suo benessere.

La Redazione

Dott. Riccardo Frontani – biologo nutrizionista ad Arezzo e Firenze

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