- Tiroide: i diversi tipi di cancro
- Sintomi
- Cause
- Diagnosi
- Terapia
- Cosa comporta vivere con il cancro alla tiroide
La tiroide è una ghiandola posta nella parte anteriore del collo. Controlla la produzione di diversi ormoni, tra cui la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3).
Questi ormoni regolano la respirazione, il battito cardiaco, la crescita e la temperatura corporea e la crescita del sistema nervoso.
Il tumore della tiroide è causato da una crescita incontrollata di cellule.
Tuttavia, si tratta di tumori a crescita lenta e poco aggressivi: rimangono spesso silenti per tutta la vita.
Tiroide: i diversi tipi di cancro
- Carcinoma papillare, che rappresenta il 60% dei casi e si manifesta soprattutto nelle donne sotto i 40 anni;
- Carcinoma follicolare, che si verifica nel 15% dei casi, colpendo maggiormente gli anziani;
- Carcinoma midollare, che si riscontra nel 5-8% dei casi, solitamente per motivi di ereditarietà;
- Carcinoma anaplastico della tiroide, il più aggressivo ma più raro (5%);
- Linfoma della tiroide, una forma piuttosto rara che si sviluppa negli anziani a partire dal sistema immunitario.
Sintomi
I sintomi sono minimi, spesso si tratta di un nodulo indolore nel collo. Con l’avanzare della malattia possono sopraggiungere raucedine, mal di gola o difficoltà nella deglutizione.
Cancro della tiroide: le cause
I fattori di rischio sono molteplici:
- Esposizione a radiazioni
- Gozzo, che può predisporre maggiormente ad una trasformazione maligna delle cellule
- Casi di recidiva
- Carenza di iodio
- Sindromi a carattere ereditario
Costituisce l’1-2% dei tumori e il tasso di sopravvivenza è molto alto. L’unica forma di prevenzione è l’assunzione di sale iodato per prevenire la formazione del gozzo.
Diagnosi
Può essere effettuata attraverso diversi esami strumentali.
- Ecografia tiroidea: consente di scovare noduli di piccole dimensioni, sollecitandone ulteriori verifiche.
- Agoaspirato: si tratta di un ago sottile, che viene utilizzato per prelevare un piccolo campione dal nodulo allo scopo di verificarne la natura.
- Tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (RM).
- Esami del sangue, per verificare che non si tratti di ipertiroidismo o ipotiroidismo verificando i valori degli ormoni tiroidei.
Terapia
Consiste nell’asportazione dell’intera ghiandola. Dopo l’intervento, il paziente è costretto ad assumere l’ormone T4 per tutta la vita. L’intervento potrebbe causare danni alle corde vocali o alle paratiroidi.
In caso di carcinomi follicolari o papillari, con rischio di metastasi, si ricorre alla radioterapia con iodio radioattivo, che consente di distruggere eventuali cellule tiroidali residue e prevenire il ritorno della malattia.
In caso di carcinomi anaplastici si ricorre alla chemioterapia.
Cosa comporta vivere con il cancro della tiroide
Il rischio di recidiva è limitato a 10 anni dopo l’intervento ed è un evento molto raro.
Tuttavia, coloro che hanno sofferto di tumore alla tiroide hanno il 10-15% di possibilità in più di sviluppare un altro tumore. È dunque necessario sottoporsi a controlli periodici, per poter evidenziare precocemente eventuali nuovi carcinomi.
Inoltre, a seguito dell’asportazione della tiroide, è fondamentale assumere per tutta la vita l’ormone T4 sotto forma di compresse.
Bibliografia
- Istituto Superiore di Sanità (ISS). Registro Nazionale Ipotiroidei Congeniti (RNIC)
- Istituto Superiore di Sanità (ISS). Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi in Italia (OSNAMI)
La Redazione
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