La tiroide è una ghiandola endocrina collocata nella parte mediana del collo, davanti della trachea e al di sopra del giugulo sternale. Questa ghiandola, mediante la produzione di ormoni, controlla il metabolismo del nostro organismo.
Il carcinoma (tumore) della tiroide è una neoplasia che colpisce raramente. La percentuale è di circa il 2% di tutti i tumori; si manifesta soprattutto tra i 25 e i 60 anni e maggiormente nel sesso femminile. La sopravvivenza è molto elevata e supera il 90% nelle forma differenziate.
Tipologie di tumore della tiroide
Le forme di cancro che interessano la ghiandola prendono il nome di adenocarcinomi.
Nel caso della tiroide si può avere un adenocarcinoma papillare che risulta essere l’istotipo più frequente declinato nelle sue diverse varianti, a carattere più o meno aggressivo, ma rientranti sempre in una forma tumorale differenziata insieme all’istotipo follicolare.
Vi sono poi forme tumorali a carico delle cellule para-follicolari, dette carcinoma midollare della tiroide.
Una tipologia di neoplasia molto aggressiva, ma fortunatamente molto rara, è il carcinoma anaplastico della tiroide che in pochissimo tempo sviluppa metastasi a distanza.
In altri casi, si parla di tumori di origine linfatica (linfomi) o dai tessuti muscolari (sarcomi) o infine tumori metastatici, che hanno origine da altri organi.
Il ruolo dello specialista otorino nella diagnosi
l’Otorinolaringoiatra ha una vasta conoscenza dell’anatomia del collo, non solo della tiroide.
Egli è fondamentale nella diagnosi e trattamento di neoplasie più complesse, a carico dei tessuti limitrofi alla tiroide e dei linfonodi del collo, nonché la figura competente nella gestione delle possibili complicanze dell’intervento di tiroidectomia (disfonia, dispnea).
E’ importante rivolgersi a strutture ospedaliere che abbiano a disposizione una divisione di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale con le più moderne tecnologie diagnostiche e chirurgiche per la diagnosi e la cura dei tumori testa-collo.
Gli esami diagnostici
Per diagnosticare un tumore della tiroide sono necessari diversi esami:
- ECOGRAFIA TIROIDEA: questo esame ha un ruolo chiave nella diagnostica in quanto è facilmente ripetibile e soprattutto non invasivo. L’ecografia individua, oltre la morfologia dei noduli della ghiandola, l’eventuale presenza di linfonodi sospetti adiacenti.
- SCINTIGRAFIA TIROIDEA: questo esame opera una distinzione tra noduli “caldi” e noduli “freddi”. I noduli “caldi” hanno un rischio bassissimo di malignità. I noduli “freddi” presentano invece un rischio più elevato.
- FIBROLARINGOSCOPIA LARINGEA: questo esame è svolto dall’ otorinolaringoiatra al fine di valutare la mobilità delle corde vocali, importante sia in previsione che nel post-operatorio della chirurgia tiroidea. Essa consentirà di valutare un’eventuale danno al nervo ricorrente, ramo del nervo vago che prende rapporti per il suo decorso con la ghiandola e che provvede appunto alla mobilità delle corde vocali.
- -INDAGINI CITOMORFOLOGICHE: per questo esame, effettuato sotto controllo ecografico, viene utilizzato un ago sottile per l’aspirazione del materiale da analizzare, il cui risultato diventa dirimente nella condotta terapeutica (chirurgia versus terapia medica) e viene indicato con una sigla TIR a scala crescente secondo la gravità del quadro (da 1- non significativo a 5- francamente maligno).
Cura del tumore della tiroide
Per la cura del tumore della tiroide, la chirurgia è il trattamento più efficace. Un piccolo carcinoma papillare o follicolare può essere curato con un intervento conservativo, con l’asportazione del solo lato coinvolto, esclusivamente in casi selezionati.
La tiroidectomia totale è in genere il trattamento utilizzato come gold standard.
I linfonodi coinvolti vengono ovviamente asportati, mentre si valuta l’opportunità di rimuoverli a scopo preventivo nei casi in cui la patologia tumorale (forme differenziate- ca papillifero) a carico della ghiandola abbia una dimensione di una certa entità o vada al di là dei confini della ghiandola, nonché nei casi di carcinomi midollari.
Nei casi di forme tumorali differenziate, di dimensione importante o con metastasi sia a livello linfonodale che a distanza, si procede a terapia radiometabolica post-operatoria con iodio-131.
La radioterapia tradizionale e la chemioterapia vengono utilizzati solo nelle forme de-differenziate o in casi selezionati.
Prognosi del tumore della tiroide
La prognosi del carcinoma tiroideo risente molto di fattori prognostici quali l’età, la presenza di metastasi a distanza, l’istotipo (forme differenziate da forme de-differenziate) ed attualmente di marcatori genetici (ad es. mutazione B-raf), che non solo indirizzano verso una scelta terapeutica multimodale, ma potranno essere in un futuro utilizzati come target di terapie farmacologiche.
Alberto Bozzolan