Tumore della mammella: la diagnosi precoce semplifica la ricostruzione

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In questo contributo vorrei ribadire nuovamente il concetto della frequenza con cui si manifesta la malattia tumorale della mammella e della possibilità di guarirla.

Simbolicamente il seno rappresenta la donna, la madre e la vita. Vita in senso di procreazione, ma anche vita della donna stessa, infatti oggi il tumore della mammella colpisce una donna su sette.

É universalmente risaputo che di tumore della mammella si guarisce, che oggi la donna non viene più mutilata e che la ricostruzione mammaria, a volte, riesce a migliorare l’aspetto che il seno aveva prima dell’intervento, ma tutto ciò è vero solamente se la diagnosi del tumore viene fatta precocemente.

La mia attività è prevalentemente quella di ricostruire, ma il mio lavoro è tanto più semplice quanto più la malattia è all’inizio.

Le Breast Units

Dal 2016 tutta l’Italia avrebbe dovuto adeguarsi all’invito dell’Europa di operare la patologia oncologica mammaria solo in centri dedicati chiamati “Breast Units” dove un team multidisciplinare fa diagnosi e cura il tumore della mammella. Collaborando come specialista in Chirurgia Plastica con due di questi centri dedicati, ho imparato l’importanza di una diagnosi precoce nel trattamento e nella guarigione del tumore della mammella.

La diagnosi della malattia, una volta, avveniva perché la donna o il medico palpavano un nodulo. La strumentazione radiologica aveva una capacità diagnostica meno fine, non esistevano specialisti dedicati e la diagnosi radiologica precedeva di poco quella palpatoria.

Lo screening biennale

Oggi esiste un programma di screening che studia tutte le donne dai 50 ai 69 anni ogni 2 anni e che spesso fa diagnosi di tumore della mammella quando ancora non é tale da essere palpabile. Questo stadio della malattia si traduce spesso in un intervento piú conservativo e/o che non necessita di chemioterapia o radioterapia dopo l’intervento.

Per concludere, vorrei rimarcare l’importanza di sottoporsi ai controlli di screening e non, per le pazienti con familiarità, ma che tali controlli debbano essere fatti in centri dove lavorano specialisti dedicati alla patologia in questione, perché solo coloro che hanno una notevole esperienza nella diagnostica della mammella sono in grado di scoprire lesioni molto piccole e, quindi, curabili.

Dott.ssa Monica Pasqualini

Dott.ssa Monica Pasqualini

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