Alimentazione e tiroide: quale influenza

Alimentazione e tiroide: quale influenza

La tiroide è una ghiandola che secerne ormoni fondamentali per la crescita e lo sviluppo dell’organismo. In alcuni casi, è soggetta a disturbi, come l’ipotiroidismo o l’ipertiroidismo, che un’alimentazione attenta può aiutare a tenere sotto controllo. Alimentazione e tiroide sono strettamente correlate.

Ormoni e tiroide 

La tiroide è una ghiandola di piccole dimensioni, a forma di farfalla, situata nella parte anteriore del nostro collo, tra laringe e trachea.

Gli ormoni tiroidei hanno anche altre funzioni, oltre a crescita e sviluppo: regolazione del metabolismo, della temperatura corporea e della forza muscolare, di conseguenza una loro alterazione ha ripercussioni negative sull’organismo. 

La cause di questa alterazione sono svariate, ma le più frequenti, oltre a quelle genetiche, sono l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo, le allergie, le malattie metaboliche e la prolungata esposizione a radiazioni.

Una delle principali attenzioni da avere in caso di disturbi tiroidei è un’alimentazione equilibrata, in accompagnamento alle indicazioni mediche e farmacologiche.

Differenze tra iper e ipotiroidismo

I disturbi alla tiroide si dividono quindi in due principali categorie: l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo

Nel primo caso, vi è un eccesso di produzione ormonale da parte della tiroide, che di conseguenza porta ad un’accelerazione dei processi metabolici e ad un sensibile dimagrimento

Tra gli altri sintomi vi sono intolleranza al caldo, cardiopalmo, tremori e irritabilità.

Al contrario, l’ipotiroidismo vede una produzione insufficiente di ormoni ed un rallentamento dei processi metabolici. Ciò comporta aumento di peso ed una maggiore ritenzione dei liquidi

I sintomi che si possono manifestare sono intolleranza al freddo, stanchezza, peggioramento dell’umore e fatica nel concentrarsi. Il trattamento in questo caso è farmacologico ed è una terapia sostitutiva con levotiroxina, ovvero uno dei principali ormoni tiroidei.

Alimentazione e tiroide: ruolo dello iodio 

Lo iodio ha un ruolo importante nel funzionamento della tiroide; in base alla tipologia di disturbo bisogna incrementarlo o limitarlo

In caso di ipertiroidismo, questo minerale deve essere consumato in maniera limitata, al contrario di quanto sia suggerito in caso di ipotiroidismo.  

Nel caso in cui debba essere limitato, è bene non utilizzare sale marino, ma sali come quello dell’Hymalaya, avendo particolare riguardo nel cibarsi di certi alimenti che ne contengono grandi quantità.  

Questo minerale è essenziale per la produzione degli ormoni tiroidei, soprattutto è bene non averne carenze in periodi come l’infanzia o la gravidanza, in cui vi è uno sviluppo del sistema nervoso centrale

Gli esperti indicano il fabbisogno giornaliero di iodio di un adolescente a circa 130 microgrammi, per gli adulti 150 e per le donne in gravidanza fino a 200. 

È importante ricordare che lo iodio si mangia, non si respira. La quantità di iodio respirata dal mare non ha alcuna influenza sul nostro fabbisogno giornaliero. 

La fonte principale rimane quindi l’alimentazione, ricchi ne sono alimenti quali pescecrostacei e mirtilli, alleati nell’ipotiroidismo. In quantità minori ne sono forniti anche carne, uova, latte e derivati. 

I metodi di cottura possono ridurre il contenuto di iodio negli alimenti e la sua disponibilità.

Alimenti da incrementare o evitare

Il sale iodato è al primo posto con un’alta quantità di iodio, seguito dal pesce azzurro, di cui, in caso di consumo raccomandato di iodio, ne sono consigliate circa 3 porzioni alla settimana.

Il pesce è tra gli alimenti più ricchi di iodio, infatti, oltre a quello azzurro, si devono consumare o evitare gamberi, mazzancolle, astici, aragosta, granchi, cozze e vongole. 

Altri alimenti alleati o da evitare sono i fagioli bianchi, che forniscono circa il 40% del fabbisogno giornaliero di iodio, lo yogurt di latte intero e la frutta secca

L’olio di cocco, infine, sembra stimolare la funzionalità tiroidea e rinforzare il metabolismo.

Alimenti da consumare con moderazione

Inoltre, esiste anche una categoria di sostanze definite “gozzigene” che non sono da evitare del tutto, ma possono modificare l’assorbimento dello iodio. 

A causare questo ridotto assorbimento sono dei composti organici solforati, contenuti in alimenti come cavolfiori, rape, soia, ravanelli, verza, cavoli, broccoli, spinaci, semi di lino, miglio e tapioca da consumare con moderazione e ben cotti, per non avere conseguenze sulla terapia medicinale o ormonale.

Alimentazione e tiroide: altri nutrienti importanti 

Non solo iodio, ma anche altri nutrienti sono importanti in caso di disturbi della tiroide, come proteine ad alto valore biologico, vitamine A e B. Le proteine migliorano il funzionamento della ghiandola. Occorre invece ridurre i carboidrati raffinati, i grassi idrogenati e gli oli di semi.

Tra i minerali indispensabili vi sono il selenio, lo zinco e il magnesio. Tra gli alimenti più ricchi di questi micronutrienti vi sono il pesce azzurro, le sardine, i molluschi, il fegato, i cereali integrali e i prodotti lattiero-caseari. In particolare, il fabbisogno giornaliero di selenio è di 55 microgrammi. Una carenza di selenio può essere associata ad un consumo elevato di uova, caffè, alcool e riso bianco.

Diete troppo drastiche e restrittive, quindi, possono influire negativamente sulla salute e sulla funzionalità di questa ghiandola essenziale.

Alimentazione e tiroide: stile di vita e prodotti dimagranti 

Come in tutti gli stili di vita sani è importante fare movimento ed evitare alcol e fumo, cosicché anche la tiroide possa trarne beneficio. Per mantenere una buona salute tiroidea, è fondamentale seguire una dieta adeguata, scegliere cibi salutari e controllare il peso corporeo.

Va prestata molta attenzione anche a farmaci, integratori o prodotti dimagranti non prescritti dal medico. I trattamenti anticellulite, se contenenti tiroxina, il principale ormone tiroideo, potrebbero interferire con il corretto funzionamento della tiroide, soprattutto per coloro che soffrono di intolleranza allo iodio

Ad incidere sulla tiroide sono cosmetici a base di fucusalga bruna e più in generale estratti di sali marini

Agnese Pirazzi

Alessandra-Piccolino-Biologa-Nutrizionista-Perugia
Dott.ssa Alessandra Piccolino Biologa Nutrizionista a Perugia

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