Medicina estetica della parte superiore del volto: quanto ha inciso l’uso della mascherina?

Il viso è ciò che per primo appare evidente agli altri, potremmo quasi considerarlo il nostro biglietto da visita, perché per primo restituisce un’immagine di noi presentandoci al mondo.

La medicina estetica del volto

In medicina estetica il volto è suddiviso in tre aree di azione specifiche

  • Terzo superiore, dall’attaccatura dei capelli fino agli zigomi
  • Terzo medio, la zona dagli zigomi alla punta del naso
  • •Terzo inferiore, dalla punta del naso a quella del mento.

Generalmente i pazienti ricorrono alla medicina estetica per correggere gli inestetismi dovuti all’invecchiamento, come la riduzione di collagene e tessuto adiposo (cause dell’assottigliamento della pelle) che causano:

  • Rughe su fronte e contorno occhi
  • Appesantimento delle palpebre
  • Comparsa di borse palpebrali e accentuazione delle occhiaie
  • Discesa delle guance con cambiamento della forma del volto

Ma non solo, perché si possono correggere anche forme di zone del viso che alcuni non sentono belle su se stessi, e questo si può fare sia in giovane età che in età avanzata.

Tutto dipende da quanto ci si senta a proprio agio.

La medicina estetica e le mascherine anti – covid

Il Covid-19 ha costretto la popolazione mondiale ad indossare mascherine protettive, che coprono dagli zigomi al mento, lasciando visibili solo gli occhi e la fronte.

Con l’uso delle mascherine gli occhi, con le loro mille espressioni e movenze, sono diventati la parte più importante e comunicativa del volto.

Di conseguenza è aumentata in maniera esponenziale la richiesta di correzioni estetiche proprio nell’area del terzo superiore del viso.

In particolar modo il ricorso alla blefaroplastica e filler per rughe o linee di espressione, al fine di ringiovanire e “rinfrescare” lo sguardo.

Sebbene la richiesta di operazioni di correzioni nelle zone interessanti lo sguardo sia stata e sia ancora notevole, l’attenzione ai propri difetti non si è concentrata unicamente sugli occhi, anzi non sono mancati ricorsi a

  • Rinoplastiche
  • Filler alle labbra
  • correzione di imperfezioni al mento
  • Ridefinizione degli zigomi.

Stando a casa, ed avendo più tempo per osservare la propria immagine riflessa allo specchio, si è avuta l’occasione di badare al proprio aspetto e di valutare quali fossero le zone del viso da modificare, in modo da essere preparati al meglio al momento della ripresa.

Specialmente durante il periodo del lockdown , lo smartworking  e le continue video-call hanno portato all’esposizione necessaria della propria immagine.

Questo ha contribuito all’incremento del ricorso alla medicina estetica per correggere le proprie imperfezioni.

L’addio alle mascherine all’aperto: la richiesta di interventi di medicina estetica

Rimosso l’obbligo della mascherina all’aperto, gli interventi di medicina estetica sono diventati ancora più popolari e richiesti.

Dopo un anno con il viso coperto molti hanno ritenuto necessario ricorrere a piccole procedure di medicina estetica per dare agli altri la migliore immagine di sé e per sentirsi nuovamente a proprio agio con il volto totalmente esposto.

I ritocchi estetici richiesti sono stati per la correzione di imperfezioni riguardanti

  • Occhi
  • •Naso
  • Zigomi
  • Labbra

mediante metodi poco invasivi, procedure ormai di routine ma dai risultati finali più che soddisfacenti.

Chi ricorre alla medicina estetica dopo il lockdown?

In seguito alla riapertura il ricorso alle procedure di correzione estetica non sono state richieste solo per correggere le parti esposte agli altri o da migliorare perché causa di disagio.

Sia uomini che donne hanno dovuto richiedere trattamenti di medicina estetica per risolvere  i danni estetici provocati dal lockdown soprattutto al viso.

Gli effetti negativi dell’uso delle precauzioni, infatti,  sono visibili sul volto di moltissimi pazienti che, indossando correttamente la mascherina fuori casa, hanno manifestato alterazioni della pelle di tipo irritativo definite come Maskne (mask+acne).

In generale paziente e medico estetico concordano di far scomparire tali imperfezioni  e problemi con operazioni mini invasive come il minilifting o la blefaroplastica, di iniezione di filler o con peeling specifici.

Ulteriori osservazioni

La pandemia ha rivoluzionato le vite di tutti e le abitudini quotidiane, persino la beauty routine.

Anche se la pelle, in casa e quindi senza trucco ha avuto modo di “respirare”, le luci blu di pc, smartphone e altri apparecchi, combinati con l’uso frequente delle mascherine, hanno avuto un effetto nocivo sulla pelle, accelerandone anche l’invecchiamento.

Da non dimenticare che le insicurezze sul proprio aspetto e il disagio provato in determinate situazioni sono aumentati, accentuati anche dall’uso delle mascherine che hanno messo in evidenza determinate parti del volto, anziché altre.

Tutti questi fattori, combinati e non, hanno causato la crescita della richiesta di specifici trattamenti di medicina estetica.

Conclusioni

Mascherine o meno, è importante ricordarsi che la cosa fondamentale è accettarsi sentendosi a proprio agio con il proprio corpo, specialmente nel caso del viso, e con il proprio aspetto in ogni situazione.

Grazie alla medicina estetica del volto è possibile correggere le imperfezioni, anche quelle dovute all’uso delle mascherine o evidenziate da queste, e quelle che vengono percepiti come inestetismi.

Il tutto in maniera non invasiva, garantendo ottimi risultati.

La Redazione

Dott. Jacopo Scala – Medico Estetico Firenze

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