5 domande sulla blefaroplastica: il trattamento per uno sguardo nuovo, più giovane e vivace

Quando la zona del contorno occhi presenta cedimenti, rughe e rigonfiamenti dovute sia all’avanzare dell’età che allo stile di vita adottato, si potrebbe avvertire una sensazione di disagio.

Soprattutto in questo periodo in cui l’uso della mascherina ha focalizzato l’attenzione proprio sugli occhi!

Per rimediare arriva in soccorso la chirurgia estetica con il trattamento di blefaroplastica.

Cos’è la blefaroplastica?

La blefaroplastica è un intervento che permette la rimozione della pelle in eccesso e di eventuali ernie di grasso (le “borse” palpebrali) nell’area delle palpebre.

Le borse palpebrali, le rughe, gli eccessi cutanei e altri inestetismi della zona degli occhi sono causati da una diminuzione dell’elasticità cutanea e fattori come predisposizioni  genetiche e uno stile di vita scorretto possono accelerarne il processo di comparsa.

L’intervento di blefaroplastica può essere eseguito sia sulle palpebre inferiori sia su quelle superiori, singolarmente o entrambe (blefaroplastica completa).

Talvolta la blefaroplastica può essere associata ad un ulteriore intervento detto cantopessi per alzare l’angolo laterale dell’occhio.

Il risultato garantito è uno sguardo ringiovanito, nettamente più fresco, che influenza fortemente ed in positivo la propria immagine.

I diversi tipi di  blefaroplastica

A seconda della palpebra che si sceglie di ringiovanire, si parla di

  • Blefaroplastica superiore
  • Blefaroplastica inferiore

La blefaroplastica superiore contribuisce a ridurre otticamente l’età del paziente.

Avere pelle in eccesso sulla parte superiore dell’occhio (ptosi)  o una porzione di tessuto adiposo, appesantisce lo sguardo, limita la funzione visiva e, nel caso di pazienti donne, riduce la porzione di pelle e rendi più difficile applicare il make-up.

La blefaroplastica inferiore, invece, non solo riduce l’età percepita, ma permette di correggere  i rigonfiamenti della palpebra inferiore che sono responsabili del fenomeno delle occhiaie.

Quando il paziente decide di sottoporsi alla blefaroplastica  completa (sia quella superiore che quella inferiore) il ringiovanimento è assicurato, in quando si ripristina una zona di pelle dall’aspetto tonico e sano.

Per correggere, poi, eventuali rughe attorno agli occhi, botulino , riempimenti e trattamenti laser possono risultare di ulteriore vantaggio. 

A chi si consiglia l’intervento di blefaroplastica?

La blefaroplastica è consigliata in caso di pazienti con

  • Borse agli occhi, in caso di accumuli adiposi
  • Occhi cadenti, che conferiscono uno sguardo stanco e triste
  • Eccesso cutaneo sulla palpebra superiore
  • Occhiaie e depressione cutanea periorbitale
  • Rigonfiamenti palpebrali, causa di fastidiosi disturbi come arrossamenti, lacrimazione e restringimento del campo visivo.

In cosa consiste la blefaroplastica?

L’intervento di blefaroplastica si svolge, solitamente, sottoponendo il paziente in anestesia locale (solo raramente si ricorre a sedazione o anestesia generale).

Nel caso della palpebra superiore, l’incisione viene fatta all’altezza della piega dell’occhio e si estende lungo la cute palpebrale, in modo da non essere visibile ad occhio aperto.

Nel caso di blefaroplastica alla palpebra inferiore, l’incisione viene fatta sotto la rima ciliare e risulta altrettanto invisibile.

Il chirurgo provvede a separare i tessuti adiposo e muscolare da quello cutaneo, elimina le porzioni in eccesso, riposiziona l’eventuale grasso scivolato in avanti e sutura.

La durata dell’intervento è dai trenta minuti alle due ore, a seconda del tipo di blefaroplastica scelta e dalla complessità dell’operazione.

Il paziente viene dimesso in giornata se l’intervento si svolge in anestesia locale, altrimenti a distanza di qualche giorno dalla blefaroplastica.

Prima e dopo la blefaroplastica: cosa fare?

Per sostenere l’intervento di blefaroplastica è necessario eseguire

  • Esami del sangue
  • Elettrocardiogramma
  • Visita dall’anestesista

Ovviamente la visita preliminare con il medico chirurgo estetico è fondamentale.

Nel corso di questa il paziente deve fornire al medico tutte le informazioni necessarie sulla sua storia medica e sui farmaci assunti e, ovviamente, medico e paziente devono definire i dettagli dell’operazione.

Per una corretta guarigione, in seguito alla blefaroplastica, è importante

  • Avere una corretta igiene degli occhi
  • Non sforzare la vista
  • Usare gli appositi farmaci prescritti dal medico
  • Usare compresse fredde o di ghiaccio
  • Non bere alcolici
  • Non esporsi direttamente al sole
  • Uscire di casa con occhiali da sole scuri.

La convalescenza ha durata di circa 24 ore, durante le quali si raccomanda di non compiere sforzi fisici eccessivi, bensì di rimanere a riposo.

In seguito è possibile riprendere le abitudini quotidiane, sempre con le dovute precauzioni.

I punti di sutura vengono rimossi dopo 3-6 giorni, a seconda della cicatrizzazione delle ferite e gli eventuali lividi e gonfiore tendono a scomparire dopo 7-15 giorni.

Blefaroplastica: è rischiosa?

 I rischi e le complicanze in seguito a un intervento di blefaroplastica (quali sanguinamento e/o infezioni) sono estremamente limitati.

Per chi è consigliata la blefaroplastica?

Il target più ampio di pazienti che richiedono e si sottopongono alla blefaroplastica è costituito da uomini e donne a partire dai 35-40 anni agli 80 anni (a patto che la pelle abbia ancora una certa elasticità) e che presentano tessuti in eccesso e/o cadenti nella zona periorbitaria.

Generalmente l’operazione di blefaroplastica è considerato un intervento “antiage” (anti-età), ma possono ricorrervi anche pazienti al di sotto dei 30 anni che presentano segni antiestetici simili a borse.

In tal caso il medico chirurgo potrebbe proporre al paziente di sottoporsi a una blefaroplastica transcongiuntivale, ovvero un intervento per la rimozione di borse periorbitali senza la necessità di rimuovere la cute in eccesso.

Risultati della blefaroplastica

L’ottenimento di un risultato di blefaroplastica soddisfacente  dipende sicuramente dalla professionalità, dall’esperienza e  dalla bravura del chirurgo, ma anche dallo stile di vita e dalle scelte alimentari del paziente.

Tuttavia i risultati sono duraturi ma non sono permanenti, in quanto le zone trattate saranno comunque soggette all’invecchiamento.

La Redazione

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Dott. Jacopo Scala – Medico Estetico Firenze

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