Eczema: sintomi, cause e terapie

Indice

  1. Eczema: tipologie
  2. Come riconoscere l’Eczema
  3. Le cause dell’Eczema
  4. Fattori scatenanti in sintesi
  5. Diagnosi
  6. Le terapie
  7. Fototerapia e wet wrap therapy
  8. Se dopo la terapia l’Eczema non si attenua
  9. Come prevenire l’insorgenze dell’Eczema
  10. Vivere con l’Eczema: come affrontare la quotidianità

Più comunemente chiamata dermatite, l’eczema è la più consueta malattia cutanea non contagiosa.

Descrive la risposta della pelle a diversi fattori, sia interni che esterni, e si contraddistingue dalla presenza di rilievi o vescicole, di desquamazione, di prurito e arrossamento.

La dimensione e l’area in cui appaiono le lesioni cutanee sono molteplici,come i fattori che possono produrle. Ci sono varie tipologie di eczema ma, in linea di massima, possiamo discernere due tipi principali:

  • eczemi prodotti da cause aggressive esterne(esogeni)
  • eczemi causati dall’organismo stesso (endogeni)

In certi casi entrambe le cause possono presentarsi nel contempo: può succedere che un eczema endogeno sia acuito da cause esogene, come la vicinanza della cute a sostanze irritanti (solventi,detergenti).

E’ possibile che si presentino  più tipi di eczema  contemporaneamente, rendendo difficile la diagnosi della malattia e la terapia.

Violenza e decorso delle malattie sono variabili: da un tipo lieve e transitorio a tipi acuti e/o cronici la cui durata può variare da settimane a mesi o anni.

Nell’ultimo caso l’eczema solitamente  intervalla periodi in cui non è presente a periodi in cui ricompare,questi intervalli sono spesso collegati alle stagioni.In quanto i cambiamenti climatici e la maggior o minor esposizione al sole sono compresi tra i fattori riacutizzanti.

Eczema: tipologie

In base al sintomo prevalente, ai fattori e alla zona interessata, si possono differenziare molteplici tipologie di eczema, le più importanti sono:

  • eczema atopico: comunemente denominato dermatite atopica, è la tipologia più comune di eczema. E’ molto diffusa tra i bambini, ma può colpire anche adolescenti e adulti con sintomi differenti in base all’età. Si presenta simultaneamente a manifestazioni allergiche come l’asma bronchiale e la rinite allergica. Gli individui affetti  di solito sono sensibili ad allergeni di tipo alimentare (latte, uovo, ecc.) o presenti nell’aria (pollini, polvere, piume, ecc.). Sono implicati anche cause genetiche o ereditarie.In genere  le aree del corpo più colpite sono: ginocchia, gomiti, collo, mani, viso e cuoio capelluto
  • eczema da contatto (o dermatite da contatto): è una tipologia di eczema che si presenta a causa del contatto con una sostanza irritante,generalmente di origine chimica. Le sostanze sensibilizzanti più rilevanti sono composte da cromati, sali di cobalto, formaldeide, nichel e manganese,generalmente presenti in detergenti e solventi di uso quotidiano. Questo eczema si presenta per allergia o irritazione e si manifesta nell’area della cute a contatto con il fattore scatenante e,in un primo momento, resta in quell’ area.In seguito, però, potrebbe propagarsi ad altre aree del corpo
  • eczema discoide (o dermatite discoide o eczema nummulare): denominata così a causa della peculiare forma circolare o ovale delle macchie cutanee. Il fattore scatenante è sconosciuto, seppur sia spesso collegata ad un eccessiva secchezza della pelle. E’ diffusa soprattutto tra gli adulti in età compresa tra i 50 e 70 anni. Nonostante le macchie possano apparire in qualsiasi parte del corpo, le zone più colpite sono avambracci, dorso, mani e piedi. Normalmente viso e cuoio capelluto non sono compresi
  • eczema seborroico (o dermatite seborroica): si presenta con macchie rosse e squamose insieme a prurito, ben definite e presenti ai lati del naso, sopracciglia, orecchie, cuoio capelluto e schiena
  • eczema disidrosico (o dermatite disidrosica o pompholix): è caratterizzato da piccole vescicole pruriginose presenti  soprattutto sui palmi delle mani o sulla pianta dei piedi, frequentemente anche tra le dita. I fattori scatenanti non sono certi ma vengono  collegati ad un’eccessiva sudorazione e all’allergia ai metalli
  • eczema varicoso: si diffonde generalmente  sulle gambe con prurito e pelle irritata e squamosa attorno ad aree con vene varicose. Il fattore principale è la presenza di vene varicose e una insufficiente circolazione del sangue nella zona colpita

Come riconoscere l’Eczema

Riconoscere l’Eczema non sempre è facile perchè i sintomi che manifesta sono molteplici.

Ci sono però alcuni sintomi tipici che possono unirsi tra loro, differenziandosi per intensità e velocità di comparsa.

Il sintomo caratteristico in tutte le tipologie di eczema è il prurito insieme alla comparsa di vescicole (piccole protuberanze della cute con liquido sieroso) che, con il passare del tempo e anche incentivate dallo sfregamento, sono propense alla rottura.

In seguito alla rottura, dalle vescicole uscirà del liquido e si formerà una crosticina, di solito rotonda. In alcune tipologie di eczema più acute, le croste appaiono più estese.

Prima della guarigione totale appaiono piccole squame che, con il passare del tempo,si riducono fino alla totale scomparsa. A volte la guarigione può essere ostacolata da una riacutizzazione della malattia.

I differenti stadi dell’eczema possono alternarsi o anche coesistere in diverse aree del corpo.

Un ulteriore disturbo recato dall’eczema è pelle secca e arrossata.

Per sintetizzare, i sintomi  principali  caratteristici dell’eczema sono:

  • prurito
  • arrossamento
  • comparsa di vescicole
  • comparsa di crosticine
  • desquamazione

Il prurito può essere più o meno violento, in certi casi l’intensità e la durata di tale disturbo può minacciare la qualità della vita e causare  insonnia, mancanza di appetito e nervosismo.

Le cause dell’Eczema

Le ragioni che provocano l’eczema sono talvolta incognite, una grande quantità  di cause esterne e interne, che possono operare da sole o insieme,sono in grado di causarlo. Di solito già alla nascita  è possibile notare una sensibilità della cute e quindi una predisposizione a questa malattia.

Nel caso in cui l’eczema sia irritativo o allergico da contatto, bisogna indagare sulle sostanze con cui il corpo è stato a contatto. Generalmente questa tipologia di eczema è causato da sostanze utilizzate in ambito lavorativo (persone coinvolte nell’edilizia, nell’industria chimica e tessile, imbianchini, parrucchieri, panettieri e pasticceri, ecc.),infatti è denominata anche  “dermatite professionale”.

E’ possibile che il fattore scatenante con il tempo si associ alla sensibilità della pelle e la malattia diventi cronica.

Le infezioni batteriche, prevalentemente stafilococciche o streptococciche, o quelle provocate da funghi sono piuttosto usuali nelle aree cutanee escoriate e creano delle secrezioni sulle lesioni eczematose. I germi presenti sono la causa.

Il cosiddetto eczema infettivo, infatti, è molto frequentemente una complicazione di altre tipologie  di eczema.

Gli STAFILOCOCCHI sono batteri che vivono sulla pelle, nel naso, nella gola (faringe) e nell’intestino delle persone senza creare problemi. In condizioni particolari, tuttavia, possono penetrare nell’organismo umano e sviluppare infezioni a volte leggere, altre così gravi da mettere in pericolo la vita.

Esistono diversi tipi (specie) di stafilococchi, più o meno capaci di provocare malattie (patogeni).

Gli stafilococchi possono causare sia infezioni localizzate, generalmente, a livello della pelle, sia infezioni profonde a carico di vari organi. Alcune malattie sono causate non tanto dalla presenza del batterio quanto dalla diffusione di sostanze prodotte dal batterio stesso (tossine).

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Più difficile è determinare le cause degli eczemi che si sviluppano per fattori interni. Di solito sono coinvolti fattori genetici, immunologici e ambientali, ma anche lo stress.

Fattori scatenanti in sintesi

  • allergico
  • irritativo
  • infettivo
  • genetico
  • “da stress

La malattia  è propensa a peggiorare con l’esposizione a certi fattori:

  • polline
  • muffe
  • acari della polvere
  • animali
  • alcuni alimenti (per gli individui allergici)
  • alcuni farmaci
  • aria fredda e secca
  • contatto con sostanze chimiche irritanti
  • contatto diretto della pelle con tessuti grezzi naturali (lana) o sintetici
  • additivi presenti in saponi e lozioni per la pelle

La diagnosi

Di solito non esiste un’analisi in particolare per diagnosticare l’eczema. Nella maggior parte dei casi è il dermatologo stesso che ,visionando le lesioni cutanee e tenendo in considerazione il quadro medico del paziente e l’eventuale presenza di eczema o allergie in famiglia, procede con la diagnosi.

In seguito chiederà al paziente di effettuare alcuni accertamenti in base ai possibili fattori scatenanti.

In caso di dermatite allergica da contatto, il patch test è attualmente l’analisi più impiegata per determinare la sensibilità nei confronti di alcune sostanze. Quest’analisi è eseguita in ambulatorio, applicando a livello cutaneo,generalmente sul dorso, dei cerotti contenenti le sostanze da analizzare. Questo cerotto sarà poi rimosso dopo 48-72 ore dall’applicazione.

Dopo aver svolto il test, è importante  che il medico lo valuti per indicare l’allergene e per differenziare una reazione irritante da una reazione allergica. Il referto dell’esame cutaneo dipende solamente dalla quantità di sostanze analizzate e dalla reazione cutanea a quest’ultime.

E’ opportuno tenere in considerazione che il corpo è esposto a numerosi allergeni e molto frequentemente accade che la reazione sia provocata dall’azione di più sostanze. Ad ogni modo il patch test è utile per monitorare lo stato di sensibilizzazione della cute  nel momento dell’esecuzione, non escludendo l’ipotesi  che la situazione possa migliorare o peggiorare successivamente.

In caso di eczema atopico,si possono effettuare esami cutanei e sanguigni per ricercare gli anticorpi, le IgE, specifici per la sostanza responsabile. Nonostante questo,l’utilità del test  è attualmente compromessa soprattutto riguardo ai cibi.

Altre tecniche includono diete ,eliminando l’alimento sospettato, o test di provocazione controllata, che consistono nel somministrare gli alimenti eventualmente responsabili dell’eczema. Anche l’analisi di altri fattori (marker) presenti nel sangue (recettori ed interleuchine implicate nell’attivazione di linfociti T ed eosinofili) è stata presentata come metodologia per indicare il grado di attività e gravità della malattia.

Le terapie

Non ci sono cure definitive per l’eczema, ma solo terapie e trattamenti per diminuire i sintomi e mirati per evitare l’insorgere di nuovi focolai e rendere migliore la situazione generale.

Nell’eventualità che sia stato determinato, o sospettato, una causa esterna come quella scatenante dell’eczema, questa deve essere rimossa il prima possibile. Ad ogni modo è raccomandabile sottrarsi a sostanze irritanti e preservare la cute tramite l’utilizzo di creme o lozioni emollienti e tessuti consoni.

La terapia è essenzialmente a livello locale e ha come obiettivo quello di rimuovere o ,quantomeno, diminuire i sintomi. Nel caso in cui lo stadio dell’eczema sia lieve o moderato, potrebbero bastare impacchi freddi o tiepidi  con una soluzione salina,  l’uso di creme a base di ossido di zinco e creme o lozioni emollienti che offrono sollievo immediato.

Nelle tipologie più acute e gravi è imprescindibile agire con una terapia farmacologica, topica o sistemica, a base di cortisonici e derivati.

E’ importante ricordare che la terapia ha lo scopo di gestire i fastidi, non è curativa, quindi l’effetto non perdura nel tempo e sospendendo la terapia si andrà incontro a ricadute;per di più, bisogna ricorrere  a farmaci a base cortisonica per via generale, solo qualora sia strettamente necessario e per un tempo circoscritto per eludere effetti collaterali.

Come opzione ai cortisonici sono indicati alcuni immunosoppressori,quali il tacrolimus e la ciclosporina,il cui impiego deve essere considerato diligentemente per dose e durata. Ad ogni modo,l’impiego di terapie cortisoniche e immunosoppressive deve verificarsi sotto un rigido controllo medico.

I disturbi dovuti al prurito possono essere contenuti tramite l’uso di creme e lozioni con antistaminici per uso topico. Oltretutto, di frequente sono prescritti antibiotici sia in crema ad uso locale, sia per bocca, in quanto l’eczema può peggiorare a causa di infezioni, specialmente lo stafilococco, che avvengono a causa di lesioni cutanee.

Fototerapia e wet wrap therapy

Di recente, in caso di forme acute di eczema e principalmente di dermatite atopica, è stata impiegata con successo la fototerapia con esposizione a raggi ultravioletti.

I RAGGI ULTRAVIOLETTI (UV) sono onde elettromagnetiche prodotte dal Sole con una
ampiezza del raggio da 400 a 10 nanometri.
Tutti i tipi di radiazioni ultraviolette possono essere pericolose
per la salute, ma anche arrecare benefici.
I raggi UV-B, UV-C e UV lontano sono più energetici, quindi più dannosi.
Raggi UV-A, sono meno dannosi ma penetrano più profondamente nella pelle.
I possibili danni
• Scottature, reazioni cutanee, ustioni
• Cataratta
• Riattivazione dell’herpes labiale
• Cheratosi, (malattie croniche della pelle)
• Forme di cancro della pelle
Benefici
UV-B stimolano la sintesi della vitamina D
• Le radiazioni ultraviolette possono risolvere alcune patologie dermatologiche quali eczemi, dermatiti topiche, acne, psoriasi, vitiligine.
• I raggi UV, poiché danneggiano i tessuti, possono uccidere batteri, funghi e virus e per questo, in particolare i raggi UV-C, sono impiegati in alcune lampade germicide.

Ultimamente per le forme più gravi è stato ultimato un trattamento, la “wet wrap therapy’da effettuare una volta al giorno. In primo luogo si effettua un bagno tiepido con detergenti delicati, in seguito si applica sulla zona interessata una crema emolliente o a base di cortisone e successivamente  si avvolge l’area  con delle bende di garza inumidite.

Con questo trattamento si preserva l’idratazione della pelle, si limita la perdita di liquidi creando una barriera occlusiva tramite il bendaggio, inoltre questo elimina lo sfregamento e facilita l’assimilazione dei cortisonici a livello locale. 

Se dopo la terapia l’Eczema non si attenua

Se anche dopo la terapia, l’eczema non dovesse attenuarsi,dopo 3-4 settimane, è possibile che:

  • le cause sensibilizzanti siano ancora presenti
  • il soggetto sia intollerante oppure sensibilizzato alla cura impiegata

Ci sono alcune norme comuni nella cura  dell’eczema che bisogna  seguire:

  • contenere bagni o docce con acqua molto calda per un tempo prolungato
  • utilizzare  quotidianamente emollienti per  preservare la pelle continuamente idratata
  • sottrarsi all’uso di saponi, profumi e altri possibili agenti irritanti
  • eludere lo sfregamento continuo della zona lesionata
  • evitare l’uso di materiali irritanti (lana grezza, sintetici)
  • seguire un’alimentazione corretta

Come prevenire l’insorgenze dell’Eczema

Il primo passo per prevenire l’eczema è avere una pelle sana, cioè capace di difendersi da infezioni e irritazioni. Per una pelle sana è importante la costante cura e idratazione tramite l’impiego di creme e emollienti.

Non esiste una specifica prevenzione dell’eczema, tuttavia esistono delle accortezze che è possibile impiegare dopo la comparsa per limitare i fastidi, eludere le ricadute e gli effetti indesiderati.

Per la prevenzione di secchezza e irritazione della cute, è raccomandabile:

  • utilizzare giornalmente creme idratanti ed emollienti
  • non impiegare saponi e shampoo aggressivi, specialmente quelli che contengono il laurilsolfato di sodio (SLS), uno schiumogeno che può causare secchezza e irritazione
  • non sottoporsi docce o bagni prolungati e con acqua troppo calda
  • asciugare la pelle con cura
  • mantenere un giusto grado di umidità negli spazi
  • evitare continui sbalzi di temperatura dal caldo al freddo
  • prediligere tessuti in cotone se a diretto contatto con la pelle

Qualora si tratti di eczemi causati da allergie o da contatto con agenti irritanti, dopo aver accertato le sostanze responsabili, basta  evitare il contatto diretto con queste, informarsi sui nomi impiegati per indicarle (anche i sinonimi) e sui prodotti che abitualmente le contengono.

Nello specifico, bisogna fare attenzione a:

  • prodotti per la cura del corpo, quali profumi, saponi, shampoo, lozioni
  • metalli  a contatto con la pelle, come fibbie, cerniere, orecchini, bracciali e anche telefoni cellulari
  • elementi presenti nei tessuti per abbigliamento e biancheria (coloranti, formaldeide)
  • componenti presenti nei farmaci

È importante apprendere come leggere le etichette e gli ingredienti (indicati con il nome INCI: International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) dei prodotti così da verificare in maniera repentina la presenza, o meno, delle sostanze da eludere.

Vivere con l’Eczema: come affrontare la quotidianità

Non avendo ancora appurato una cura definitiva per la maggior parte degli eczemi, è necessario convivere con questi nel miglior modo possibile.

In virtù di questo, è necessario accertare i fattori di rischio e conoscere le risposte del nostro corpo, in quanto le reazioni causate da eczema possono differire molto da soggetto a soggetto.

Più si familiarizza con l’eczema, più si imparerà a gestirlo.

Da non sottovalutare è l’impatto psicologico che frequentemente determina anche la qualità della vita dell’individuo. Infatti, i sintomi dell’eczema, come un eccessivo prurito, possono portare a perdita di sonno,nervosismo e senso di inadeguatezza verso gli altri, minando così il benessere psico-fisico.

Altri fattori che impattano la salute psicologica dell’individuo possono essere le manifestazioni cutanee in forma acuta su viso o corpo,minando il benessere psico-fisico e una normale vita sociale.

In queste situazioni si suggerisce un sostegno psicologico volto ad accettare la malattia e ridurre le manifestazioni cutanee. Bisogna anche confrontarsi con altre persone riguardo il proprio malessere e rendere noto che non è di tipo contagioso.

Lavinia Giganti – Redazione

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