Le 7 domande più comuni sulle emorroidi: come trattarle con l’embolizzazione

Risposte chiare e informative alle principali domande sul trattamento delle emorroidi mediante embolizzazione

Scopri tutto ciò che c’è da sapere sulle emorroidi e il trattamento innovativo dell’embolizzazione. Risponderemo alle domande più frequenti e forniremo informazioni dettagliate su come affrontare questo disturbo comune. Ne parliamo con il Dr. Tommaso Lupattelli, grande esperto in Italia e all’estero in questa tecnica.

Cosa sono le emorroidi?

Le emorroidi sono strutture vascolari fisiologiche presentinnella zona rettale e anale. Ogni  individuo presenta emorroidi; sono normali componenti dell’anatomia umana e aiutano regolare il.meccanismo della defecazione. Tuttavia, quando queste strutture  si rigonfiano ed infiammano, possono rendersi responsabili di diversi sintomi  diventando un problema medico.

Le emorroidi possono essere classificate in :

Emorroidi interne:

Si trovano al livello del retto, quindi di solito non sono visibili o palpabili all’esterno.

Possono diventare problematiche quando prolassano al di fuori dell’ano durante la defecazione, causando dolore, sanguinamento.

Emorroidi esterne:

Si trovano  in zona sottocutanea a livello anale.

Possono provocare prurito, dolore e sanguinamento quando si formano coaguli di sangue (trombi) al loro interno.

Quali sono le cause delle emorroidi?

Le cause delle emorroidi includono:

  • pressione eccessiva durante la defecazione
  • obesità
  • gravidanza
  • predisposizione genetica
  • cattiva alimentazione

Quali sono i sintomi delle emorroidi?

I sintomi comuni comprendono:

  • sanguinamento rettale
  • prurito
  • gonfiore
  • dolore durante la defecazione

Come funziona l’embolizzazione delle emorroidi?

Per chi cerca un trattamento efficace e non cruento, l’embolizzazione si presenta come un’opzione altamente mininvasiva.Ma cosa significa esattamente? In termini semplici, l’embolizzazione è una procedura  che mira a ridurre il flusso di sangue alle emorroidi, riducendo cosi nettamente le loro dimensioni e, di conseguenza,  alleviandone i sintomi, in particolare il sanguinamento. Questa tecnica innovativa ha dimostrato di offrire numerosi vantaggi rispetto ad altri trattamenti più invasivi.  Ma come funziona?

Il procedimento di embolizzazione delle emorroidi è il seguente:

  • Preparazione del paziente: Prima della procedura, al paziente viene spesso consigliato di non mangiare né bere alcunché per alcune ore. Vengono anche fornite istruzioni specifiche sui farmaci che potrebbero dover essere interrotti prima dell’intervento.
  • Posizionamento del catetere: Il paziente viene posizionato supino sul tavolo operatorio. Il medico inserisce un sottilissimo catetere vascolare attraverso una piccola incisione nella zona dell’inguine o del polso. Questo catetere viene poi fatto navigare fino alle arterie deputate ad irrorare le emorroidi. La strada può sembrare lunga ma in solo qualche minuto un radiologo interventista esperto è in grado di arrivare dal polso o dall’inguine fino alle emorroidi.
  • Iniezione di particelle embolizzanti: Una volta posizionato il catetere nelle arterie emorroidarie superiori si procede all’iniezione di materiale embolizzante dedicato , spesso sotto forma di piccole sfere e/ o spirali di metallo. Il materiale embolizzante correttamente posizionato all’interno dei vasi target fa in modo che   il flusso di sangue alle emorroidi venga progressivamente interrotto.
  • Risultati e recupero: La forte riduzione del flusso sanguigno conduce alla diminuzione delle dimensioni delle emorroidi allievando cosi i sintomi correlati. Dopo la procedura, i pazienti di solito sperimentano un rapido sollievo e possono tornare alle normali attività già il giorno successivo.

A differenza di interventi chirurgici più invasivi, l’embolizzazione non richiede né tagli né punti di sutura. La puntura venosa per introdurre il catetere è cosi piccola che si risolve spontaneamente entro 24 ore, riducendo il rischio di complicazioni. Il tempo di recupero è molto più breve rispetto ad altre procedure, consentendo ai pazienti di riprendere praticamente da subito tutte le attività quotidiane.

Quali sono i vantaggi dell’embolizzazione?

I vantaggi e benefici dell’embolizzazione rispetto ad altri trattamenti sono i seguenti:

  • Minima invasività: A differenza di interventi chirurgici più invasivi, l’embolizzazione non richiede tagli o incisioni. L’incisione per il catetere è di solito piccola, riducendo il rischio di complicazioni.
  • Recupero veloce: Il periodo di recupero è generalmente molto più breve rispetto ad altre procedure, consentendo ai pazienti di riprendere rapidamente le loro attività quotidiane.
  • Efficacia: L’embolizzazione ha dimostrato di essere efficace nel ridurre i sintomi delle emorroidi, in partocolare il sanguinamento ed il dolore.
  • Meno disagi postoperatori: Gli effetti collaterali e i disagi postoperatori sono generalmente ridotti rispetto agli interventi chirurgici classici o alternativi.
  • Adatta a casi complessi: L’embolizzazione può essere a volte indicara  per pazienti che non rispondono bene ad altri trattamenti o che desiderano evitare interventi più invasivi.

L’embolizzazione delle emorroidi rappresenta quindi un approccio moderno e promettente per affrontare questa condizione comune. La sua natura minimamente invasiva, il recupero rapido e l’efficacia nel ridurre i sintomi la rendono una valida e sicura scelta.

Chi può fare l’embolizzazione delle emorroidi?

Il candidato ideale per il trattamento dell’embolizzazione delle emorroidi è tipicamente una soggetto che presenta sintomi persistenti o gravi correlati alle emorroidi e che desidera evitare interventi chirurgici più invasivi.  Generalmente il trattamento è particolarmente indicato per quei pazienti che presentano emorroidi di II o III grado con sanguinamenti ricorrenti.

Alcuni criteri che possono indicare che l’embolizzazione potrebbe essere una scelta appropriata includono:

  • Sintomi persistenti: Il candidato ideale ha sintomi delle emorroidi che persistono nonostante i tentativi di trattamento con terapie conservative come cambiamenti nella dieta e nello stile di vita, creme o supposte.
  • Fallimento di altri trattamenti: Se trattamenti meno invasivi hanno fallito nel risolvere la sintomatologia l’embolizzazione può essere considerata come opzione successiva.
  • Desiderio di evitare interventi chirurgici tradizionali: Chi preferisce evitare procedimenti chirurgici più invasivi può trovare nell’embolizzazione una valida alternativa
  • Rifiuto o inadeguate risposte ad altre procedure: Chi  non ha risposto adeguatamente ad altre procedure come la scleroterapia o la coagulazione ad infrarossi potrebbe essere un buon  candidato  per l’embolizzazione.
  • Valutazione medica: La decisione di sottoporsi all’embolizzazione dovrebbe derivare da una valutazione medica completa. Il medico valuterà la gravità dei sintomi, la salute generale del paziente e altri fattori rilevanti per determinare la migliore opzione di trattamento.
  • Comprensione e aspettative realistiche: Il candidato ideale è disposto a comprendere appieno il processo dell’embolizzazione, i suoi potenziali benefici e rischi, e ha aspettative realistiche riguardo ai risultati.
  • Consulenza professionale: La decisione di sottoporsi all’embolizzazione dovrebbe essere presa in collaborazione con un medico specialista che conosca la storia medica del paziente e possa quindi consigliare in base alle esigenze specifiche.

È importante sottolineare che ogni caso è un casona se, e la scelta di sottoporsi all’embolizzazione dovrebbe basarsi su una valutazione completa delle condizioni del paziente. La consultazione con un radiologo interventista è essenziale per determinare se l’embolizzazione delle emorroidi sia la scelta giusta per affrontare la specifica situazione del paziente. Gli altri specialisti infatti,  non occupandosi ancora attivamente  di questa tecnica, purtroppo, fanno inevitabilmente molto spesso ancora molta fatica a consigliarla  al paziente,  preferendo orientarsi verso  tecniche chirurgiche più tradizionali. Molto spesso è lo stesso paziente a venire a conoscenza autonomamente dell’embolizzazione decidendo poi di rivolgersi al radiologo interventista per valutarne la fattibilità.

Quali sono i rischi e le complicazioni dell’embolizzazione delle emorroidi?

Sebbene l’embolizzazione delle emorroidi sia generalmente considerata sicura e associata a un basso tasso di complicanze, è importante essere consapevoli dei potenziali rischi che possono sorgere.

Di seguito, un’analisi attenta dei rischi associati a questa procedura e come possono essere gestiti o evitati:

  • Spasmi o crampi intestinali. Generalmente lievi e di breve durata.
  • Insufficienza dell’embolizzazione: In alcuni casi, l’embolizzazione, alla stregua di tutte le altre tecniche operatorie per le emorroidi, potrebbe non essere completamente efficace nel ridurne l’apporto ematico. Un follow-up attento e la comunicazione aperta tra il paziente e il medico possono identificare tempestivamente la necessità di ulteriori interventi o aggiustamenti nel trattamento.
  • Reazioni allergiche: Reazioni allergiche ai materiali utilizzati durante l’embolizzazione ( mezzo di contrasto). Il medico eseguirà una valutazione completa delle allergie nota del paziente prima della procedura..

Embolizzazione non target.   Ovvero embolizzazione di altri segmenti adiacenti dell’intestino. Questa complicanza risulta teoricamente possibile seppur estremamente rara in mani esperte.

Per una mogliore riuscita dell’intervento è fondamentale che i pazienti discutano apertamente con il proprio medico dei loro precedenti problemi di salute, allergie e aspettative riguardo alla procedura. Una valutazione completa della storia medica contribuirà a minimizzare i rischi e ad adattare il trattamento alle esigenze specifiche del paziente. Come con qualsiasi procedura , la comunicazione aperta tra il paziente ed il medico svolge un ruolo cruciale nella gestione sicura ed efficace dell’embolizzazione delle emorroidi.

F.A.Q. sulle emorroidi

Cos’è esattamente una emorroide? Le emorroidi sono vene congeste nella zona rettale e anale.  Le emorroidi sonompresenti in ogni individuo, ma diventano problematiche quando si infiammano o si rigonfiano, causando sintomi come dolore, prurito e sanguinamento durante le evacuazioni.

Quali sono i sintomi tipici delle emorroidi? I sintomi comuni delle emorroidi includono sanguinamento rettale durante le evacuazioni, prurito intorno all’ano, dolore durante la defecazione e la sensazione di un nodulo o massa nella zona anale.

Come posso sapere se sono affetto da emorroidi? Il riconoscimento delle emorroidi spesso richiede l’identificazione dei sintomi menzionati. Se sperimenti sanguinamento, prurito o dolore, è consigliabile consultare un medico per una diagnosi accurata.

Quali sono le cause delle emorroidi? Le emorroidi possono essere causate da vari fattori, tra cui la pressione eccessiva durante la defecazione, la costipazione cronica, la gravidanza, l’obesità e la predisposizione genetica. Anche una dieta scorretta può contribuire a favorire la loro comparsa.

Posso trattare le emorroidi a casa? In molti casi, le emorroidi possono essere gestite a casa grazie a significativi cambiamenti dello stile di vita, una dieta ricca di fibre, idratazione adeguata e l’uso di creme e/ o supposte dedicate. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un medico per una valutazione professionale drl problema.

Quali sono le opzioni di trattamento disponibili? Le opzioni di trattamento variano da terapie conservative, come il conseguimento di una dieta ed uno stile di vita corretto, a procedure più avanzate, tra cui la scleroterapia, la coagulazione ad  infrarossi e l’embolizzazione.

L’embolizzazione è un’opzione adeguata per me? L’embolizzazione delle emorroidi è una procedura innovativa, sicura ed efficace che può essere presa in considerazione per coloro che desiderano un trattamento minimamente invasivo e con ritorno pressocchè immediato a tutte le attività. La scelta dipende da vari fattori; una consulenza con un radiologo interventista esperto è fondamentale per comprendere se questa tecnica potrebbe essere la soluzione giusta per il tuo caso.

La redazione in collaborazione con il Dott. Tommaso Lupattelli Chirurgo Interventista a Milano


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