Varici agli arti inferiori: i trattamenti mininvasivi

Capita spesso, specialmente l’estate quando si scoprono le gambe, di vedere molte persone affette da vene varicose. Una patologia, oseremmo dire, piuttosto comune.

La vena varicosa in realtà, è nota anche come “varice” ovvero, un disturbo che prevede la dilatazione permanente di una o più vene.

Quest’ultime risultano quindi parecchio grosse e molto sporgenti, e anche ad occhio nudo, si percepiscono benissimo le alterazioni relative alle sue pareti.

Le varici interessano maggiormente gli arti inferiori e si tratta di una vera e propria patologia legata al sistema circolatorio.

Inoltre, le varici possono causare dolore e, in altri casi, anche concorrere a problematiche di salute piuttosto gravi.

L’importante “lavoro” svolto dalle vene

Le arterie hanno il compito di portare il sangue dal cuore ai tessuti. Mentre, il lavoro delle vene è quello opposto: ovvero, “riportare” il sangue dai tessuti al cuore. Per cui, le vene delle gambe svolgono un lavoro molto faticoso nonché delicato. Devono sfidare la forza di gravità e permettere al sangue di risalire fino al cuore. Può sembrare tutto “automatico” ma ti garantiamo che non lo è affatto, anzi.

Per svolgere questo lavoro è di fondamentale importanza che le pareti delle vene siano adeguatamente elastiche e che le valvole venose funzionino a dovere.

Il problema è che il nostro corpo non è un robot, non siamo macchine, e quindi, può capitare che qualcosa non vada a buon fine come invece dovrebbe. E ciò avviene quando le vene non sono in grado di far risalire il sangue verso il cuore. Così facendo si creano dei veri e propri ristagni di sangue nelle vene, contribuendo dunque alla formazione delle varici.

Le varici prevedono delle cause?

È importante capire se le varici si formano per via di una o più cause.

In realtà le cause esistono e possono, effettivamente concorre, alla presenza delle vene varicose.

Iniziamo quindi ad analizzare tutte le possibili problematiche ad esse legate. Una tra le più importanti è sicuramente la familiarità: ci sono persone che, appunto, sono maggiormente predisposte a questa tipologia di disturbo. Se nella tua famiglia si sono manifestati dei casi, la percentuale di una possibile comparsa delle varici sarà più alta rispetto a coloro che non hanno invece familiarità.

Il sesso femminile è maggiormente coinvolto in questa patologia. Per cui, le donne predispongono di una percentuale molto più alta rispetto, invece, agli uomini.

La vita sedentaria non è mai consigliata, anche se, ce ne rendiamo conto, esistono dei casi dove purtroppo non si può fare altrimenti. Ad esempio, tutti coloro che possiedono un lavoro d’ufficio sono obbligati a passare gran parte della propria giornata seduti ad una scrivania. In casi come questo, nel tempo libero, sarà caldamente consigliato praticare dell’attività fisica o fare delle lunghe passeggiate.

Il sovrappeso e l’obesità sono anch’essi delle cause molto importanti. Avere qualche chilo in più non è un problema, ma quando quest’ultimi iniziano ad essere parecchi allora il rischio aumenta e anche di molto. Per cui, cerca sempre di curare la tua alimentazione e di variare le pietanze: l’importante è non privarsi di nulla ma piuttosto saper gestire le quantità. Due cubetti di cioccolato vanno benissimo, un’intera stecca dopo cena, no.

Un’altra causa che ti raccontiamo, rappresenta l’esatto opposto. Esistono attività lavorative dove si è obbligati a rimanere in piedi per molte ore al giorno. Anche questo, talvolta, a lungo andare, diventa un problema.

Età e gravidanza

Sicuramente anche l’età gioca un ruolo molto importante. Una donna molto adulta possiede un rischio maggiore di vedere comparire delle varici sulle sue gambe piuttosto che una ragazza di vent’anni.

Infine, ti citiamo un’ultima causa, ovvero, la gravidanza. Alcune donne incinte, possono sviluppare le vene varicose. Questo avviene sostanzialmente per due motivi: la quantità di sangue materno aumenta perché c’è la necessità di contribuire allo sviluppo del feto, e dall’altro, perché l’utero esercita una pressione importante sulle vene delle gambe. Quest’ultima causa si manifesta soprattutto verso gli ultimi mesi di gestazione. Di solito però, entro il primo anno dopo il parto, la situazione dovrebbe nettamente migliorare.

I dolori provocati dalle varici

Come già raccontato, le varici spesso possono provocare dolori e fastidi. Ovvero:

  • indolenzimento e gambe pesanti
  • crampi notturni più o meno insistenti
  • gambe gonfie
  • sensazione di bruciore
  • prurito nella zona della varice

Talvolta si possono riscontrare fastidi anche nei casi in cui si debba stare molto seduti o molto in piedi.

Interventi mininvasivi per le varici agli arti inferiori

La scienza e la tecnologia, anno dopo anno, si sono evolute sempre di più e questo ha permesso ai medici di poter proporre, ai propri pazienti, interventi rapidi, indolori e semplici nel post-operatorio.

Nello specifico vogliamo parlarti di due interventi mininvasivi, ovvero: ablazione della safena con la radiofrequenza e scleromousse sia della safena e sia delle varici recidive.

L’ablazione della safena con la radiofrequenza è un trattamento indolore percutaneo. La safena non viene più aperta mediante intervento chirurgico, ma viene bensì inserito un piccolo ago con un catetere guida e sopra a quest’ultimo viene fatta passare la fibra.

Il tutto viene eseguito mediante guida ecografica. L’anestesia utilizzata è minima perché appunto non stiamo parlando di una incisione chirurgica, mentre il paziente viene sedato. Il tutto è molto rapido: in tre minuti si va completamente a coagulare la safena. Il catetere arriva fino a giunzione tra la safena e la vena femorale – la distanza è pari a due centimetri – e con una energia termica di 120° la vena viene completamente coagulata, e quindi chiusa.

L’intervento di scleromousse invece, prevede una miscela che viene eseguita tramite una concentrazione di agente sclerosante e aria. Grazie alla tecnologia, con poche manovre viene fatta questa schiuma e il tutto avviene sempre mediante la guida ecografica.

Questo materiale, attraverso l’utilizzo di una piccola puntura, viene iniettato nella safena. Questo intervento viene proposto anche a coloro che riscontrano delle varici recidive. In questo modo la vena viene coagulata e completamente riassorbita.

La redazione – Monica Penzo

La redazione in collaborazione con la Dr.ssa Manuela Carnini – chirurgo vascolare


    Contatta il Medico

    Se vuoi richiedere un preventivo, chiedere informazioni, o semplicemente rispondere ad una Tua curiosità, inviaci i tuoi dati, verrai ricontattato nel giro di qualche giorno!

    Il tuo nome *

    La tua email *

    Oggetto

    Nome del dottore/ssa *

    Medico o area di interesse
    (Le richieste inviate tramite questo modulo di contatto NON pervengono direttamente ai medici, ma sono mediate da DossierSalute.com. Si prega di specificare il destinatario della richiesta. Grazie) *

    Il tuo messaggio *

    Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto stabilito dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati - Regolamento GDPR 2018

    Immagine di brgfx su Freepik

    Condividi su