Tutti i benefici e le peculiarità della fleboterapia (TRAP)

I problemi di insufficienza venosa sono piuttosto comuni e conviverci non è proprio semplicissimo.

Le attuali cure farmacologiche sono sicuramente molto valide, tuttavia, spesso, non risultano essere sufficienti. Come ben sai però, la medicina è un campo sempre in movimento e mai si ferma. La ricerca va avanti e, per la fortuna di tutti noi, riesce sempre a trovare nuove terapie altrettanto efficaci nonché innovative.

Una di queste è sicuramente la TRAP (fleboterapia rigenerativa tridimensionale ambulatoriale), più comunemente conosciuta con il nome di fleboterapia.

Dunque, se il tuo problema è proprio l’insufficienza venosa, ti consigliamo di leggere approfonditamente tutti i paragrafi che seguono. Scoprirai davvero tantissime informazioni utili!

Cos’è la TRAP e in cosa consiste il trattamento

La TRAP è una terapia ambulatoriale purtroppo ancora poco conosciuta dai pazienti nonostante produca grandissimi risultati. Ha infatti il potere di ripristinare il calibro dei vasi venosi.

Il trattamento è mini-invasivo e si svolge a livello ambulatoriale. Il suo essere poco invasivo permette al medico di non dover ricoverare il paziente e quindi, dopo aver terminato la seduta, può andare a casa.

La fleboterapia, a differenza di altri trattamenti, non può essere esercitata tutto l’anno. Le sedute vengono concentrate prevalentemente durante il periodo freddo, ovvero: da circa metà ottobre fino a primavera inoltrata.

Di norma sono necessarie più sedute in base al quadro clinico del/della paziente e alla risposta individuale al trattamento.

Durante ogni incontro il medico, mediante l’utilizzo di siringhe munite di piccoli aghi, inietterà direttamente nei vasi venosi dilatati un farmaco che sarà in grado di donare sollievo.

Questa sostanza permette al vaso di ritornare progressivamente al suo calibro naturale, facendo scomparire così le vene scure e dilatate nella zona trattata con valenza estetica oltre che terapeutica. Non sono quindi più evidenti i fastidiosi capillari e le venule ma non meno importante, si riducono anche quei sensi di pesantezza, gonfiore ed infiammazione che normalmente si riscontrano quando si è soggetti a questa patologia.

Al termine di ogni singola seduta, il paziente può riprendere immediatamente la propria quotidianità e tornare al lavoro. Non ha quindi bisogno di seguire un post-operatorio o particolari attenzioni. È possibile anche fare sport senza dover aspettare giorni. Questo perché non si è sottoposti ad un intervento di tipo chirurgico.

L’unico caldo consiglio, è quello di indossare delle calze elastiche contenitive di tipo medicale per tutta la durata del trattamento.

Altro aspetto molto importante, è che la TRAP assicura effetti positivi a lungo termine. Può essere esercitata sia su pazienti che presentano già la problematica, talvolta anche in stadi avanzati, ma anche come misura preventiva per coloro che sono geneticamente predisposti alla patologia delle vene varicose.

Per chi è indicata la fleboterapia

La fleboterapia è indicata, in particolar modo, a coloro che soffrono delle seguenti patologie:

  • capillari dilatati,
  • vene varicose,
  • dilatazione delle vene,
  • ipertensione venosa,
  • ulcere ed eczema da stasi,
  • emorroide,
  • varici vulvo-pudente,

Questa tecnica è in grado di curare, appunto, le vene varicose sulle gambe, sulle braccia e sulle mani. Ma tieni presente che può essere effettuata anche sul viso, sull’addome e sul torace. Per cui, siamo di fronte ad un trattamento davvero completo e in grado di trattare praticamente tutto il corpo, o comunque, le principali macro aree.

Vene varicose, cosa sono?

Giustamente, è anche corretto spendere due parole sul “che cosa s’intende per vene varicose”.

La malattia varicosa, come detto in apertura articolo, è una problematica molto diffusa, forse anche più di quanto si possa pensare. Va detto però, che si tratta di una patologia multifattoriale con una componente genetica, quindi anche se nel tuo albero genealogico non è presente tale disturbo, hai meno probabilità di contrarla ma comunque non ne sei immune.

Ad ogni modo, le vene varicose si manifestano più frequentemente nelle donne, soprattutto in età matura, quando è presente una importante debolezza strutturale della parete venosa che con il tempo porta i vasi a dilatarsi, ad allungarsi assumendo aspetti tortuosi ed a “sporgere” fuori.

I fattori scatenanti possono essere svariati, ma quelli principali sono legati a: gravidanze, aumento importante di peso, stile di vita scorretto (ovvero, eccessivamente sedentario o, al contrario, chi passa troppe ore in piedi), oppure, ancora, durante il corso della menopausa.

Non vengono solo colpite le vene, ma anche i capillari e le venule sono soggetti a questo disturbo per aumento della pressione retrograda.

Il quadro clinico è comunque variabile da paziente a paziente sia per i distretti interessati che per estensione.

Come accorgersi di essere soggetti a vene varicose

Normalmente, le vene varicose sono piuttosto visibili e si notano all’istante anche ad occhio nudo.

Se invece non sono ancora così tanto evidenti, percepire che c’è qualcosa che non va, non è poi così difficile. I sintomi sono infatti abbastanza chiari.

Normalmente si inizia con una sensazione di pesantezza alle gambe e subito dopo, si nota anche un gonfiore piuttosto spiccato e non abituale. In particolare, piedi e caviglie, già da un primo sguardo, si percepiscono doloranti.

Questa sensazione può manifestarsi dopo una giornata molto pesante dove cioè si è rimasti in piedi o si è stati seduti per un tempo davvero lungo. E spesso, tutto questo è dovuto al proprio lavoro: c’è chi passa tutta la sua giornata sempre in piedi (infermieri, oss ecc…) o chi, all’opposto, sta sempre seduto (impiegati, insegnanti ecc…).

Per cui, siamo difronte a due stili di vita opposti, ma allo stesso tempo accomunati da svariati rischi.

Con le vene varicose non si scherza, quindi ti consigliamo vivamente di farti seguire da un bravo e qualificato medico.

In caso contrario, se cioè trascuri la patologia, rischi di contrarre:

  • flebiti,
  • trombosi,
  • dermo-ipodermiti,
  • eczema da stasi,
  • ulcere perimalleolari,

La salute e la bellezza delle gambe stanno nella prevenzione quindi è fondamentale prendersene cura il prima possibile all’insorgere della sintomatologia.

La redazione – Monica Penzo

Dr. Roberto Leoni – medicina estetica, ossigeno – ozonoterapia

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