Papilloma virus e tumore della cervice: i test di screening

I test per la ricerca del papilloma virus (Hpv) possono essere sfruttati come screening del tumore della cervice.

Hpv test, pap test, colposcopia e vaccino, cosa scegliere per difendersi e curarsi dal Papilloma virus e, quindi, prevenire il carcinoma del collo dell’utero?

Cos’è il Papilloma virus?

Il papilloma virus è un’infezione virale trasmissibile sessualmente.

Il contagio avviene per lo più attraverso rapporti sessuali non protetti vaginali, anali e orali.

L’Hpv è tra le infezioni sessuali più comuni, questo accade poiché la maggior parte delle volte se si è positivi all’Hpv si è anche asintomatici, quindi il passaggio del virus avviene non sapendo di averlo già preso.

Il contagio del papillomavirus può avvenire anche senza aver avuto un rapporto sessuale ma stando a contatto pelle a pelle con la zona genitale del proprio partner.

Il rischio di contagio è maggiore se si hanno più partner, in maniera occasionale.

L’Hpv può essere contratto sia da uomini che donne, infettando:

  • i genitali
  • la gola
  • le mucose del cavo orale.

E’ molto conosciuto poiché può causare tumori in entrambi i sessi, il più diffuso è il carcinoma del collo dell’utero.

Del Papilloma Virus Umano esistono diversi sierotipi, cioè oltre 120 tipologie, non tutti considerati ad alto rischio, infatti solo 12 di questi causano il tumore della cervice.

Si può scoprire l’infezione con il manifestarsi di :

  • condilomi o verruche genitali
  • escrescenze, visibili ad occhi nudo, sulle mucose e sulla pelle.

Ma non è detto che la comparsa di condilomi sui genitali sia un campanello d’allarme per il tumore.

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I test del papilloma virus

Ormai da molto tempo sono disponibili vari test di screening per le infezioni da Hpv, e gli stessi parte fanno parte dei programmi di screening per il carcinoma del collo dell’utero.

Lo screening per il carcinoma della cervice ha l’obiettivo di :

  • diagnosticare lesioni pre-tumorali
  • diagnosticare il tumore precocemente

La prevenzione ed i test di screening sono indirizzati a tutte le donne nella fascia di età dai 25 ai 65 anni.

I due test più utilizzati nello screening sono:

  • l’Hpv Dna Test ( consigliato per le donne tra i 35 e 65 anni, da ripetere ogni 5 anni)
  • il Pap-Test (a cui devono sottoporsi ogni 3 anni tutte le donne tra i 25 e i 34 anni)

Il Pap-Test (test di Papanikolaou) è un esame citologico (esame capace di osservare al microscopio le cellule del nostro organismo).

Questo esame individua la presenza di cellule alterate nella cervice uterina.

Viene definito esame di screening e non diagnostico, poiché serve a cercare in maniera anticipata e precoce lo sviluppo del tumore del collo dell’utero.

Una volta riscontrata un’anomalia nel risultato del Pap Test, il proprio ginecologo consiglierà di effettuare altri esami diagnostici.

Per quanto riguarda il Test Hpv, questo è capace di individuare in maniera precoce il rischio di avere una lesione, più efficacemente del Pap-Test.

L’Hpv test è un’indagine molecolare da ripetere ogni 5 anni, è molto attendibile nella ricerca del Dna di proteine virali e dell’m-RNA.

Questo esame può essere eseguito anche dagli uomini, analizzando lo sperma o le urine.

L’Hpv Test è un test di screening efficiente nella prevenzione del tumore della cervice.

Papilloma virus e tumore della cervice: cosa fare se il Test Hpv è positivo

Nelle donne più giovani non deve sempre preoccupare una positività del test, poiché l’infezione può debellarsi in un paio di anni, il contagio avviene in maniera frequente.

Il ginecologo di riferimento consiglierà alla paziente positiva, di effettuare anche un Pap-Test per comprovare se il virus ha già creato alterazioni alle cellule presenti nel collo dell’utero.

In caso di alterazioni (il che non è sinonimo di essere affette da tumore della cervice), il ginecologo prosegue la diagnosi con una Colposcopia.

La Colposcopia è un ulteriore esame di screening, utile per approfondire la situazione in caso di Test Hpv positivo o Pap-Test anomalo.

Attraverso il colposcopio (uno strumento simile ad un binocolo), il ginecologo va ad analizzare l’anatomia dei tessuti dei genitali della donna.

Lo scopo della colposcopia è quello di ricercare lesioni pre-neoplastiche (una lesione precancerosa è un’alterazione che aumenta la probabilità di trasformazione del tessuto, da normale a maligno) con l’aiuto di:

  • acido acetico
  • l’ingrandimento ottico

Se il ginecologo lo ritiene necessario, è anche possibile prelevare, durante l’esame di colposcopia, un campione di tessuto da analizzare attraverso un esame istologico.

Papilloma virus e tumore della cervice: la prevenzione con il vaccino HPV

Proteggersi dal rischio di contagio del Papilloma Virus, è oggi possibile grazie anche al vaccino.

E’ possibile somministrarlo a ragazzi già al compimento di 11 o 12 anni fino ai 26 anni di età.

Studi clinici hanno dimostrato che il vaccino per l’Hpv è efficace maggiormente in ragazzi con meno di 15 anni di età a differenza degli over 15 che devono ripetere il vaccino in somministrazioni da tre dosi.

E’ un vaccino entrato a far parte, in Italia, nella lista dei vaccini consigliati,  ed è una vaccinazione gratuita.

Affidandosi ad un bravo ginecologo, ogni donna, adolescente e non può oggi prevenire il tumore alla cervice ed altre problematiche legate al Papilloma virus.

Dott.ssa Nicoletta Vendola Ginecologa a Vercelli

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