La posizione ottimale del feto (POF) è una teoria ostetrica nata dall’osservazione della posizione e del movimento materni. Le ostetriche hanno notato come la posizione materna e il movimento possono influenzare il modo in cui il loro bambino si posiziona nelle ultime settimane di gravidanza.
Si ritiene che questo sia legato allo stile di vita moderno, risultato di una società sempre più sedentaria, con una riduzione dell’attività fisica quotidiana.
A volte, travagli lunghi e particolarmente dolorosi sono causati da una “mal posizione” fetale, in cui la posizione del bambino rende più difficile il movimento della testa fetale nel bacino materno. Esistono accorgimenti legati alla postura che possono favorire il corretto posizionamento fetale.
Anatomia
Il parto è il complesso dei fenomeni che permette al feto e ai suoi annessi di fuoriuscire dal corpo della madre. Il feto, che è all’interno della cavità uterina, deve percorrere il canale del parto, spinto dalla forza delle contrazioni uterine e dalle contrazioni volontarie dei muscoli addominali.
Per posizione del feto si intende la relazione tra la parte presentata ed i punti di repere del bacino materno. Nella presentazione cefalica, il punto di repere più importante è l’occipite o fontanella triangolare. I possibili tipi di posizione sono anteriore o posteriore, sinistra o destra.
Con l’acronimo POF ci si riferisce alla posizione del bambino nell’utero che è più favorevole per un parto vaginale naturale.
L’importanza del POF
Nei controlli dell’ultimo trimestre di gravidanza, l’ostetrica o il ginecologo palpano l’addome materno per controllare la posizione del bambino. La maggior parte delle future mamme pensano che la posizione a testa in giù sia la migliore, ma poche sono a conoscenza del significato di un feto rivolto verso il dorso o verso il ventre materno.
L’occipito-anteriore e l’occipito-posteriore, spesso definite anteriore o posteriore per abbreviare, sono termini tecnici usati per descrivere il modo in cui il feto è posizionato nell’utero. Entrambi si riferiscono ad un bambino che è a testa in giù. La posizione ottimale è l’occipito-anteriore, ed è il modo più efficace per un bambino per attraversare il bacino materno.
Nella posizione anteriore, il bambino è a testa in giù con la faccia rivolta verso la colonna vertebrale materna. In quella posteriore, è rivolta verso l’addome.
Il travaglio di una donna con bambino in posizione posteriore è spesso più lungo e più doloroso, dal momento che il feto cerca di portarsi nella posizione anteriore. Le donne riferiscono maggior dolore alla schiena, causato dalla superficie dura della testa fetale che preme sulla parte bassa della schiena materna.
Posizione anteriore
Posizione posteriore
Favorire la posizione anteriore
La schiena del bambino è il lato più pesante del suo corpo. Ciò significa che che schiena graviterà naturalmente verso il lato più basso dell’addome della madre. Quindi, se l’addome materno è più basso della schiena, ad esempio stando seduta su una sedia inclinata in avanti, allora la schiena del bambino tenderà a oscillare verso la pancia. Al contrario, se la schiena materna è più bassa della pancia, ad esempio stando sdraiata sulla schiena o sdraiata su un divano, la schiena fetale potrebbe oscillare verso la schiena materna.
Le posizioni da evitare sono:
- appoggiata all’indietro nella poltrona o divano
- Qualsiasi posizione in cui le ginocchia sono più alte del bacino.
Come per favorire la posizione anteriore in gravidanza
Il modo migliore per favorire la posizione anteriore è passare molto tempo in ginocchio, seduta in posizione eretta o in quadrupedia.
- Quando ti siedi su una sedia, assicurati che le ginocchia siano più basse del bacino e che il busto sia leggermente inclinato in avanti. Se possibile, sostituire la seduta con una fitball
- Utilizza regolarmente posizioni erette e inclinate in avanti. Questo aumenta lo spazio nel bacino e permette al bambino di girare.
- Aiutati a mantenere la posizione utilizzando cuscini sotto il sedere o sulla parte bassa della schiena
- Siediti rivolta verso lo schienale della sedia e appoggia le braccia sullo schienale.
- Quando guardi la TV, inginocchiati sul pavimento e appoggiati su un pouf, un grande cuscino o sulla fitball
- Quando nuoti, varia i tipi di stile
- Quando riposi o dormi, sdraiati su un fianco, preferibilmente il sinistro, con un cuscino tra le gambe e la schiena sostenuta
Vari esercizi eseguiti a carponi possono aiutare, come dondolare da un fianco all’altro oppure eseguire la posizione del gatto, inarcando la schiena.
Può essere d’aiuto la valutazione da parte di un osteopata per allineare il bacino e valutare la presenza di tensioni muscolari e/o legamentose.
È importante sottolineare che questi accorgimenti non sono garanzia assoluta di ottenere una posizione ottimale per il parto, potrebbero essere necessari altri tipi di interventi.
Come favorire la posizione anteriore in travaglio
Con l’inizio delle contrazioni del travaglio, è importante assumere posture verticali, inclinate in avanti. Questo per aumentare l’efficacia delle contrazioni e permettere al bambino di posizionarsi correttamente.
Un altro modo per favorire il POF è rimanere in piedi, piegandosi in avanti e dondolando i fianchi da un lato all’altro, in sù ed in giù ad ogni passo. Questa posizione aiuta ad alleviare la pressione sulla schiena, poiché il bambino non preme sulla colonna vertebrale. Anche ondeggiare e ruotare i fianchi può alleviare il dolore delle contrazioni.
Per molte donne, passare la maggior parte del travaglio in posizione verticale è il modo più efficace per gestire le contrazioni e accelerare i tempi del travaglio.
Dr.ssa Francesca Cavalieri – ostetrica
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