Torcicollo oculare: posizione anomala della testa

Che cos’è il torcicollo oculare?

Il torcicollo può essere banalmente definito come un atteggiamento viziato del capo, una condizione spesso involontaria e dolorosa dovuta a diverse cause.

Tra queste, figurano:

  • anomalie scheletriche e muscolari
  • problemi agli occhi

Nella maggior parte dei casi, ci troviamo di fronte ad un torcicollo ortopedico riconducibile alla contrazione-retrazione del muscolo sternocleidomastoideo.

Altre volte, tutto ha origine da un disturbo del sistema visivo. Dunque, parliamo di un torcicollo oculare o posizione anomala del capo (PAC).

Il soggetto non riesce a tenere la testa in posizione fisiologica eretta ed in linea rispetto al resto del corpo. Ciò determina un adattamento posturale finalizzato ad un miglioramento della visione.

In condizioni normali il paziente mantiene il capo eretto, il mento e la fronte allineati, il collo dritto. Alcune forme di strabismo costringono il paziente ad assumere una posizione anomala del capo. Ad esempio in uno strabismo paralitico in presenza di diplopia il paziente orienta il capo (posizione anomala del capo o PAC) nel campo d’azione del muscolo paretico per cercare di eliminare la diplopia.

A seconda dei muscoli interessati la persona adotta:

  • una posizione con viso ruotato a destra o sinistra per correggere la diplopia orizzontale (deficit muscoli retti o orizzontali),
  • mento sollevato o abbassato per correggere la diplopia verticale (deficit muscoli retti verticali),
  • testa inclinata su spalla destra o sinistra per correggere la componente torsionale (deficit muscoli obliqui).

Tra le cause di torcicollo oculare ritroviamo:

  • Vizi rifrattivi non ben corretti (astigmatismo miopia ipermetropia)
  • Sindromi alfabetiche, ovvero la persona utilizza la posizione di sguardo dove l’entità dello strabismo è minore al fine di mantenere la collaborazione degli occhi
  • Nistagmo composizione di blocco il paziente orienta la testa per utilizzare la posizione in cui si riduce la frequenza e l’ampiezza delle scosse mi al fine di ottenere una migliore acuità visiva
  • Sindrome da restrizione: la limitazione dei movimenti oculari legati a una causa meccanica obbliga a una posizione viziata del capo
  • Particolari difetti del campo visivo.

All’origine del torcicollo vi possono essere anomalie del muscolo sternocleidomastoideo, alterazioni del tratto cervicale, sindromi malformative delle scapole ed arachide cervicale, cause irritative come artriti, sinoviti, cause neurologiche, o audio vestibolari come otiti, ipoacusia, sordità monoculare.

Una posizione anomala del capo viene spesso assunta anche per cercare di migliorare limiti quantitativi o qualitativi della visione sostenuti da anomalie del sistema visivo.

Perché una persona adotta una posizione anomala del capo ovvero presenta il torcicollo?

Tra i possibili motivi per cui una persona presenta il torcicollo oculare troviamo:

  • Migliorare la qualità visiva. Il torcicollo può compensare un astigmatismo, miopia o ipermetropia; nistagmo, ptosi bilaterale o deficit campimetrici.
  • Risolvere problematiche legate alla visione binoculare ovvero eliminare il fastidio di una diplopia o conservare la collaborazione binoculare.

Come viene diagnosticato il torcicollo oculare?

Il torcicollo oculare viene diagnosticato attraverso la visita ortottica.

L’ortottica è una branca dell’oculistica che si occupa dei deficit muscolari, innervazionali e sensoriali che colpiscono l’occhio e della loro riabilitazione. Attraverso le valutazioni ortottiche, lo specialista può identificare i vizi di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo), diagnosticare e trattare strabismo, ambliopia (occhio pigro), diplopia (il vedere doppio) paralisi oculari, confusione e problemi di lettura (deficit di convergenza).
Solitamente una visita ortottica dura circa 20-30 minuti e comprende la misurazione dell’acuità visiva e la valutazione della motilità oculare, del senso della tridimensionalità o stereopsi, della convergenza, dei movimenti che permettono agli occhi una visione unitaria, dell’accomodazione.
L’ortottista lavora in stretta collaborazione con il medico oculista, cui spetta il compito di indicare la terapia ottica, ortottica, farmacologica o chirurgica.

A che cosa serve

La visita ortottica è complementare alla visita oculistica e serve per accertare la presenza di alterazioni a danno dell’apparato neuromuscolare dell’occhio. Queste anomalie possono coinvolgere qualsiasi livello del percorso dei nervi che contribuiscono al movimento dell’occhio. E’ particolarmente indicata nei primi anni di vita perché, con una diagnosi tempestiva e l’apprendimento di esercizi di “ginnastica oculare”, è più facile far regredire le patologie diagnosticate rispetto all’età adulta. L’obiettivo della visita è di identificare un trattamento mirato al disturbo riscontrato.

I disordini dell’apparato neuromuscolare possono provocare alterazioni della qualità della vista quali: 

  • alterazione della visione binoculare
  • strabismo
  • ambliopia (occhio pigro)
  • difetti di convergenza (differenti dallo strabismo)
  • diplopia (visione doppia)
  • anisometropia (occhi con rifrazione diversa)
  • nistagmo (movimento involontario, anomalo e rapido degli occhi)
  • paralisi oculare 

Quando effettuare la visita ortottica?


La visita ortottica si rivolge soprattutto ai bambini poiché una diagnosi tempestiva migliora decisamente le possibilità di cura e di guarigione. A partire dalla nascita fino all’ottavo anno è importante sottoporre il bambino a controlli mirati, soprattutto se in famiglia ci sono già problemi visivi, e in presenza di sintomi e comportamenti sospetti: convergenza e divergenza dell’occhio, lacrimazione frequente, occhio chiuso, difficoltà a vedere da lontano, sensibilità alla luce, ritardo motorio, atteggiamenti posturali scorretti e frequente mal di testa.
Nell’adulto la valutazione ortottica è consigliabile in caso di: cefalea, visione doppia, affaticamento della vista da vicino, difficoltà nella messa a fuoco, disagi durante lo studio, la lettura e l’uso del computer.

I rimedi per il torcicollo oculare

I possibili rimedi per il torcicollo oculare sono volti al recupero funzionale e visivo di entrambi gli occhi e, dunque, alla correzione della posizione viziata della testa (PAC).

In relazione alla causa scatenante il disturbo, si possono adottare soluzioni diverse.

  • Lenti prismatiche
  • Lenti a contatto
  • Visual training

Dott.ssa Sara Toma Ortottista a Milano

Visita ortottica | dott.ssa Sara Toma | Ortottista a Milano (saratomaortottista.it)

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