Il mal di testa: quali patologie e come intervenire

Il mal di testa è una condizione assai frequente, che viene causata da diverse patologie, che prenderemo in esame in questo articolo, e solitamente viene anche definito “cefalea” o “cefalalgia”. Vedremo anche le diverse categorie di cefalee, che possono essere di livello primario, secondario o nevralgie craniche e altre cefalee.

Categorie del mal di testa

Riconoscere la categoria o la causa scatenante di questa condizione medica non è cosa facile, tuttavia grazie all’anamnesi è possibile risalire alla causa scatenante, e in questo una parte fondamentale è proprio l’analisi dei sintomi.

Difatti in base a quest’ultimi è possibile riconoscere la categoria a cui il mal di testa appartiene. In particolare, ci sono le cefalee primarie e secondarie.

Qual è la differenza? Vediamolo subito!

Cefalee primarie

Quando si è davanti a un mal di testa detto cefalea primaria, il mal di testa può essere sia sintomo che malattia nello stesso tempo. Per capire, in questo caso si è davanti a un mal di testa che è sintomo di un’altra malattia, ma è una patologia presente in  modo costante. Questa viene peggiorata o scatenata soprattutto da scorrette abitudini o reazioni ormonali, come ancora fattori dell’ambiente stesso.

Le cefalee primarie possono essere episodiche, della durata inferiore a 15 giorni e presenti occasionalmente o croniche, quindi regolari e che possono continuare fino a 6 mesi.

Solitamente, il mal di testa può avere livelli differenti di intensità e forza, come anche di durata, difatti potrebbe presentarsi in modo costante come anche a intervalli. Inoltre può aggravarsi di fronte a suoni troppo forti, come magari lo stereo ad un volume eccessivo o talvolta luoghi rumorosi. Può essere accompagnato da sintomi quali vomito, nausea o lacrimazione.

 Le tre principali sottocategorie sono: Cefalea tensiva, Emicrania e Cefalea a Grappolo.

Cefalee secondarie

Diversa è la situazione nelle cefalee secondarie, in cui il mal di testa è sintomo di altre patologie. Le cefalee secondarie si possono presentare in caso di disturbi vascolari cranici o cervicali, disturbi dell’omeostasi, uso o sospensione di una sostanza esogena come farmaci e droghe, alcool, caffeina, infezioni e altro.

Altri disturbi che causano le cefalee secondarie sono disturbi psichiatrici, o traumi a livello cranico/cervicale.

Nell’ambito dei disordini muscolo-scheletrici i disordini temporo-mandibolari e le cervicalgie causate da colpo di frusta sono le principali cause di cefalea secondaria.

Nevralgie craniche o di altro tipo

Le nevralgie craniche si riferiscono al dolore associato all’infiammazione dei nervi cranici e del viso. Il dolore associato a una nevralgia cranica è di tipo lancinante (cioè penetrante o trafittivo) e si presenta in modo intermittente con parossismi (cioè attacchi improvvisi).

Il dolore è fondamentalmente causato dall’irritazione o dalla lesione dei nervi, che può essere il risultato di un trauma alla nuca, del pizzicamento dei nervi da parte di muscoli del collo troppo tesi, della compressione del nervo all’uscita dalla colonna vertebrale o altri tipi di lesioni del collo.

Cosa fare per distinguere le varie categorie di mal di testa

Alcuni esami sono fondamentali per poter distinguere la categoria di mal di testa con la quale si ha a che fare. Solitamente vengono prescritti in caso di sospetto di una cefalea secondaria, per identificare la problematica alla base del mal di testa.

Tra questi esami compaiono:

●    Esami del sangue

●    Elettroencefalogramma

●    Tac o risonanza magnetica

Rimedi per il mal di testa?

Innanzitutto bisogna dire che prima di stabilire una cura, va accertata la categoria a del mal di testa e quindi la causa scatenante. Soltanto così si può eliminare il problema alla radice ed evitare fastidiosi ritorni della condizione. Vanno anche tenuti in conto i sintomi presenti, le patologie già preesistenti che potrebbero essere una spia di allarme o un indizio di cui tenere conto per la risoluzione del problema.

Il consiglio migliore è quello di consultare sempre il proprio medico, e fare un’anamnesi accurata volta alla ricerca e alla cura migliore del mal di testa.

Quando si presenta una cefalea nuova, mai avuta in passato ed intensa, bisogna consultare subito il medico e cercare di comprendere insieme quella che è la sua origine. Questo permette di evitare l’insorgere di ulteriori problemi o l’evitare ritardi in caso di una malattia ancora da diagnosticare.

Fisioterapia: efficacia contro il mal di testa

La cefalea può manifestarsi quando il dolore proviene dalle strutture del collo in seguito a danni causati da una postura prolungata scorretta o da una lesione traumatica. Per trattarla, la fisioterapia è uno dei trattamenti più efficaci per il mal di testa che, a differenza dei farmaci, non presenta effetti collaterali.

Infatti i fisioterapisti, esperti di postura e movimento del corpo, sono in grado di diagnosticare, gestire e prevenire alcune categorie del mal di testa. Possono determinare, ad esempio, se i problemi ai tessuti molli del collo contribuiscono al mal di testa.

Se questo è il caso, si può beneficiare di una fisioterapia specifica per le cefalee cervicali, che potrebbe includere tecniche come la manipolazione, gli esercizi funzionali e di riabilitazione, la valutazione e la correzione posturale, la terapia di rilassamento, il massaggio e la mobilizzazione.

Il fisioterapista può anche fornire consigli su come aiutare a prevenire e gestire alcune delle comuni cause di fondo del mal di testa, concentrandosi su diversi aspetti dello stile di vita del paziente.

Alcuni esempi sono:

●    Migliorare la mobilità del collo. Tecniche specifiche di terapia manuale miglioreranno la mobilità dell’articolazione superiore del collo dando sollievo.

●    Perfezionare la postura. Mal di testa ed emicrania possono essere migliorati correggendo la postura scorretta che affatica i muscoli della schiena e del collo. Un fisioterapista fornirà consigli esperti sulla postura ideale per combattere questo rischio.

●    Ergonomia della postazione di lavoro. Piccoli aggiustamenti personalizzati della postazione di lavoro possono essere estremamente utili per ridurre la gravità delle cefalee cervicali. Un fisioterapista può suggerire adattamenti alla postura sul posto di lavoro, alla posizione dello schermo, all’altezza della scrivania, al tipo di sedia e altro ancora.

●    Esercizi fisici. Il fisioterapista può prescrivere una serie di esercizi per affrontare la causa principale del mal di testa. Questi esercizi avranno un ruolo importante in una strategia a lungo termine per la gestione dei sintomi.

Dott. Edoardo Balli Fisioterapista a Prato

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