I tempi del parto: scopriamo i prodromi

Il parto è un’unica parola che, al di là del suo significato letterale, contiene diversi momenti ben distinti tra loro, ognuno con caratteristiche precise. Possiamo dividere il parto in 4 tempi: i prodromi, il travaglio, l’espulsivo, il secondamento.

Inoltre, aggiungerei anche l’incontro della mamma con il suo bambino, possibile subito o successivamente a seconda dei casi. In questo articolo parleremo dei prodromi, primo dei 4 tempi del parto.

Tempi del parto: cosa sono i prodromi

I prodromi (dal greco Prodomos, ciò che corre avanti, annunciando ciò che seguirà) annunciano che qualcosa sta cambiando nel corpo della mamma e preannunciano l’avvio del travaglio.

Come ogni inizio, anche il parto ha bisogno di un suo tempo, di un adattamento, di capire cosa sta accadendo, se si è pronte a seguire il flusso degli eventi in modo lento o veloce.

Vi è un parallelismo tra il tempo dei prodromi e il primo trimestre di gravidanza. In entrambi, la donna avverte che qualcosa nel suo corpo sta cambiando, le emozioni sono ambivalenti e vanno dalla gioia alla preoccupazione.

Anche il bambino in utero, grazie alle sue competenze, si stava già preparando a fine gravidanza a questo cambiamento, portando a maturazione i polmoni e stimolando l’ossitocina materna.

Caratteristiche

Quali sono le caratteristiche dei prodromi? Ondate di ossitocina e prostaglandine iniziano a far contrarre l’utero e modificare forma e consistenza del collo dell’utero, che fino ad ora era rimasto “sigillato” per proteggere dalle infezioni.

Le contrazioni sono irregolari, sia di intensità che di durata, anche l’intervallo tra una contrazione e la successiva può essere variabile.

I prodromi sono importanti perché ci permettono di conoscere in modo graduale il dolore delle contrazione e capire come gestirlo (visualizzazioni, respirazione, acqua calda, movimento, massaggio…)

 Mutamenti fisici

Si può aver un’abbondante perdita di muco oppure è visibile la fuoriuscita di un tappo mucoso, che stava a protezione dell’orifizio del collo uterino. Inoltre, si possono notare delle striature rosate, segno che si sta modificando il collo uterino.

Cosa è utile fare

La donna è capace di svolgere le sue attività e di parlare, è ancora prevalente la sua parte razionale.  Cosa è utile fare durante i prodromi del parto?

Riposare, mangiare, idratarsi, rallentare il ritmo e ascoltare i cambiamenti che stanno avvenendo nel corpo e come si muove il bambino, capire quali risorse si possono utilizzare per gestire il dolore delle contrazioni. E’ bene confrontarsi con l’ostetrica di riferimento.

Nel prossimo articolo affronteremo il tempo del travaglio.

Giorgia Nadin ostetrica a Pordenone
Dott.ssa Giorgia Nadin ostetrica a Pordenone

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