La gravidanza è un momento molto delicato nella vita di ogni donna.
Il corpo e la psicologia della donna vengono sottoposti a cambiamenti talmente forti ed evidenti che possono minare la sua sicurezza, la percezione di sé e il suo rapporto con gli altri, principalmente quello con il partner.
Tanti interrogativi e paure si susseguono nella mente della gestante, preoccupata per il nascituro e per tutto quello che, di mese in mese, avviene dentro e intorno a sé.
In questo periodo particolare che stiamo vivendo, con la presenza di una pandemia che provoca in tutti sgomento e tensione, le donne in gravidanza sono particolarmente interessate alle conseguenze che il Covid19 può provocare nel loro stato particolare.
Covid19 e gravidanza
Sappiamo che la gravidanza porta con sé cambiamenti importanti.
Si possono verificare, di fatti, cambiamenti al metabolismo come insulino-resistenze e scompensi ormonali .
Anche il sistema immunitario della gestante si modifica rendendo la donna molto più esposta a infezioni respiratorie di tipo virale, tra cui le infezioni respiratorie da SARS-CoV-2.
Tuttavia, le donne in gravidanza non sembrano essere a maggiore rischio di infezione Covid 19 e nel report dell’Istituto Superiore della Sanità si afferma che non c’è evidenza scientifica di un’esposizione maggiore delle gestanti al Covid19 rispetto alle donne non gravide.
Precauzioni in gravidanza
Seguire le precauzioni è molto importante per proteggersi dall’infezione.
Ormai tutti sappiamo, che l’utilizzo della mascherina, il lavaggio delle mani e il distanziamento sociale sono gesti che aiutano a contrastare il diffondersi del virus.
Queste raccomandazioni sembrano semplici ma vanno applicate con grande attenzione.
Le mascherine sono usa e getta, non vanno riciclate, tenute in tasca, rimettesse più volte.
Le mascherine chirurgiche vanno bene, se utilizzate correttamente, vanno tolte prendendo l’elastico da dietro e portate in avanti, per essere gettate via.
Non bisogna toccarla con le mani e poi toccarsi gli occhi, il naso, la bocca.
Il lavaggio frequente delle mani e l’utilizzo di gel aiutano a tenere le mani igienizzate.
A dimostrare come i gesti responsabili siano efficaci, c’è un bellissimo studio su 400.000 bambini eseguito negli Stati Uniti.
Il risultato ha mostrato come il distanziamento sociale, le mascherine e il lavaggio delle mani ha ridotto la diffusione delle infezioni virali di circa 70%.
Quindi in gravidanza è fondamentale usare le precauzioni indicate dall’Istituto Superiore della Sanità per proteggersi dall’infezione del Covid19 e dalle sue conseguenze.
Si tratta di norme comportamentali semplici ma necessarie, che possono essere così schematizzate:
- lavare spesso le mani in maniera accurata.
- Utilizzare un gel igienizzante a base alcolica in ausilio al sapone.
- Evitare di toccare con le mani occhi, naso, bocca.
- Starnutire nel gomito.
- Osservare scrupolo nella detersione delle superfici.
- Utilizzare sempre la mascherina.
- Attenersi al distanziamento sociale.
Tali raccomandazioni vanno intensificate soprattutto nel terzo trimestre della gravidanza, quando si fa più frequente la cosiddetta trasmissione verticale.
Ovvero la trasmissione di un’infezione direttamente dalla madre al figlio attraverso la placenta.
Sappiamo ormai da migliaia di casi che il passaggio transplacentare è molto raro, forse nell’ordine dell’1%, meno di 1 caso su 100, e anche in questo caso le condizioni del bambino raramente sono significative.
Di solito semplicemente si deve tenere il bambino in condizioni particolari e isolato proprio perché non infetti gli altri neonati.
Gravidanza: un accorgimento in più
Un accorgimento in più che oggi possiamo dare alle future mamme emerge da un bellissimo lavoro fatto dall’Università di Harvard.
Si è dimostrato che le famose spine spike del virus si attaccano ai recettori del polmone quando sono legati a molecole di zucchero.
Quindi, una cosa assolutamente da evitare in gravidanza sono i picchi iperglicemici.
Questo perché?
Nel caso in cui vi arriva una carica virale e avete la glicemia molto alta, il virus diventa più aggressivo e può portare a malattia.
Comunque in generale, in gravidanza lo zucchero non va usato.
Quindi ricordiamo alle future mamme che è bene evitare:
- Dolci.
- Bevande zuccherate.
- Bevande gassate.
- Gelati.
Per questi motivi devono essere particolarmente attente quelle donne che già si trovino in condizione di rischio, che soffrono di diabete, ipertensione, siano obese o in sovrappeso o alcune malattie importanti del sistema immunitario o endocrino.
In linea generale, si può consigliare alle future mamme di vivere serenamente la gravidanza se non hanno uno di questi fattori di rischio e se adottano i gesti responsabili.
Non è quindi assolutamente necessario posticipare il concepimento se si è deciso di ampliare la propria famiglia.
Visite e i controlli in gravidanza durante la pandemia Covid
La gravidanza è una condizione in cui le visite e i controlli sono tempo dipendenti.
Questo significa che non si può dire: ‘No signora guardi, torni fra 4 mesi quando la pandemia sarà finita’ .
Quindi tutti gli ambulatori e i consultori sono aperti nel rispetto delle precauzioni che ogni ospedale e consultorio mette a disposizione.
Solo nel caso di screening invasivi per le anomalie cromosomiche tipo amniocentesi o villocentesi , si preferisce posticipare queste procedure in caso di sintomi o positività da COVID.
Si tratta di una situazione rara che interessa meno di una di una mamma su 200.
Quindi se siete in gravidanza, il programma di controlli rimane uguale a quello previsto prima della pandemia.
Quali sono i sintomi del Covid19 in gravidanza ?
I sintomi a cui bisogna prestare attenzione quando si è in gravidanza sono gli stessi indicati per tutti in presenza di contagio da Covid19, ovvero:
- gola irritata e tosse irritativa .
- Mancanza del gusto e del senso degli odori
- Febbre persistente.
- Debolezza diffusa o astenia.
In presenza di uno o più sintomi tra quelli elencati è bene che una donna in gravidanza si rechi al pronto soccorso per un controllo o che consulti quanto prima il suo ginecologo,
Anche in presenza di sintomi influenzali modesti , dovuti soprattutto alla stagione invernale e ad altre affezioni respiratorie, è bene essere sicure che non sia a un’infezione da COVID.
Perché in questo caso occorre prendere degli accorgimenti per evitare di infettare anche i propri cari.
Sintomi più severi, come la polmonite, sono più comuni tra i soggetti anziani o che presentino patologie pregresse o comorbilità, ovvero coesistenza di più patologie contemporaneamente.
Quali sono i rischi per il bambino in caso di Infezione da Covid19 in gravidanza?
Sulla base delle conoscenze a nostra disposizione oggi, il virus del Covid19 non sembra portare particolari conseguenze o rischi sulla gravidanza né sulla salute del nascituro.
Per esempio i dati di cui siamo a disposizione non rilevano aumenti di rischio di aborto né di morte fetale, né effetti teratogeni (malformativi) nei neonati né di trasmissione del virus dalla madre al bambino durante il parto.
L’infezione in gravidanza non è necessariamente una indicazione ad effettuare un taglio cesareo.
A meno che non sussistano difficoltà respiratorie nella partoriente tali per cui è preferibile far nascere il bambino in tempi rapidi
Inoltre non esiste impedimento alla somministrazione dell’analgesia epidurale, che invece è raccomandata per ridurre il ricorso all’ anestesia generale, nel caso in cui ci sia necessità di effettuare un taglio cesareo in emergenza per altre motivazioni .
Quindi le donne che hanno contratto il Covid19 possono affrontare in maniera serena sia la gravidanza che il momento del parto.
E per quanto riguarda l’allattamento?
Una neo mamma affetta da Covid19 si pone un ulteriore interrogativo: sarà possibile allattare un bambino al seno?
Al momento non esiste alcun rischio che il virus possa essere trasmesso attraverso il latte materno. Anzi, si confermano tutti i benefici che l’allattamento al seno comporta sul sistema immunitario del neonato.
La madre deve solamente osservare le note precauzioni con un’attenzione in più:
- toccare il bambino con mani deterse e igienizzate.
- allattare indossando la mascherina.
- sterilizzare ad ogni uso tiralatte o biberon.
- preferire tirare il latte e affidare ad un’altra persona l’allattamento con il biberon.
La Redazione
Dott.ssa Nicoletta Vendola Ginecologa a Vercelli
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