Prepararsi al parto: cosa mettere in valigia

Avvicinandosi al termine della gravidanza, tutte le mamme si chiedono “cosa mettere nella valigia per l’ospedale?”. Molto spesso, sono gli stessi ospedali che, nei vari incontri, rilasciano una lista delle cose da portare: dai cambi per il nascituro agli indumenti ed accessori per la mamma. Ma come prepararsi al parto al di là della valigia fisica?

Prepararsi al parto: la valigia non è solo fisica

Ma oggi non parleremo tanto della valigia “fisica”, bensì di quello che realmente una mamma ha bisogno: prepararsi al parto nei nove mesi di gravidanza, informarsi per arrivare consapevole e pronta al giorno della nascita.

E’ molto importante avere strumenti che ci possano aiutare durante il travaglio e la nascita e nel post partum.

L’azione degli ormoni

Già durante i nove mesi, grazie all’azione degli ormoni (principalmente estrogeni, progesterone, ossitocina, endorfine, prolattina, relaxina) il corpo e la psiche subiscono innumerevoli, seppur graduali, cambiamenti, adattamenti, alla ricerca di nuovi equilibri

Ascolto del proprio corpo

L’ascolto del proprio corpo e dei suoi bisogni in cambiamento permette di trovare soluzioni per preservare uno stato di benessere. Inoltre, consente di fermarsi, ascoltarsi e dedicare del tempo per la cura di se stessi.  Questo ascolto privilegiato generato dalla gravidanza ricollega la donna al proprio corpo, la quale ne farà tesoro anche dopo il parto.

Alimentazione e attività fisica

Una sana alimentazione, un’attività fisica moderata, ma costante (camminate, nuoto) possono tornare utili durante il travaglio, per gestire le contrazioni. Lo yoga in particolare, è molto indicato alle donne incinta perché unisce movimenti corporei, ascolto dei propri limiti, momenti di rilassamento, respirazioni, vocalizzi e visualizzazioni.

Corso preparto

Frequentare un corso preparto di accompagnamento alla nascita, con altri mamme e papà, è un ottimo bagaglio da mettere nella propria valigia. Si affronteranno diverse tematiche inerenti la gravidanza, il travaglio e la nascita, ma anche argomenti riguardanti il post partum, come la cura di sé e del neonato, l’allattamento, la salute del perineo.

Occasione di confronto

Il corso preparto può essere anche l’occasione per confrontarsi con l’ostetrica e con altri futuri genitori, apprendendo, attraverso la teoria, attività pratiche e lavoro corporeo.

Regola numero 1: informarsi

Informarsi e conoscere cosa succede in gravidanza, come riconoscere il momento giusto per andar in ospedale, sapere che percorso fa il bimbo per nascere, scoprire i “ritmi” fisiologici e i bisogni del neonato su alimentazione, sonno, eccetera, aiuta la conoscenza, l’empowerment e la consapevolezza del genitore. Anche le letture, su vari temi della gravidanza e della nascita, scritti da ostetriche e ginecologi, sono utili per raccogliere diverse informazioni.

Ci sono, dunque, diversi momenti e diverse modalità per preparare un bagaglio personale che, come genitori, servirà non solo al momento della nascita, ma anche nel delicato momento del post partum.

ostetrica nadin
Dott.ssa Giorgia Nadin ostetrica a Pordenone

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