I filler in Medicina Estetica: volumizzare zigomi e labbra

I filler in Medicina Estetica: volumizzare zigomi e labbra

 

articoloI filler sono materiali che vengono iniettati nel derma, o nel tessuto sottocutaneo per riempire volumi o colmare solcature. Con l’attuale normativa di impiego, si possono usare fillers riassorbibili e riassorbibili semi-permanenti, mentre sono vietati i permanenti. Nella prima categoria fra i più usati vi è l’acido ialuronico, preparato a diverse densità e proporzionalmente a diversa cadenza di riassorbimento, nella seconda, a lentissimo assorbimento, molto diffuso è il filler a base di idrossiapatite di calcio.

Come detto queste due categorie sono riconosciute dall’importante FDA americana, mentre nessun filler permanente ha ottenuto questa autorizzazione. L’iniezione dei prodotti deve essere effettuata da medici che abbiano approfondite conoscenze anatomiche relative ai siti da trattare e siano esperti nelle tecniche di iniezione per l’area sottoposta a correzione, mentre pare superfluo ma assolutamente non va dimenticato che la struttura dove ha luogo il trattamento deve essere idonea allo svolgimento di procedure asettiche.

I filler in Medicina Estetica: volumizzare zigomi e labbra

Anche se non ancora dovuto per legge, ogni professionista, obbligatoriamente medico abilitato, forma un adeguato consenso informato del proprio operato e rilascia documentazione adeguata sulle caratteristiche molecolari e bio-chimiche dei prodotti utilizzati nella pratica di questa medicina correttiva.

A questo proposito l’azione dei fillers si esplica ripristinando e valorizzando i contorni del corpo attraverso un aumento di volume dei tessuti. Con il passare del tempo le sostanze impiegate vengono metabolizzate dall’organismo, con le differenze elencate in precedenza. Per plasmare segni espressivi, colmare piccole lesioni cicatriziali, inturgidire labbra sottili, volumizzare zigomi ipotonici, rimodellare il profilo del volto od anche di zone molto vaste del corpo, i riempitivi sono ormai una consuetudine di riferimento nella pratica estetica pressocchè quotidiana. Dote non secondaria, ma essenziale in questo tipo di medicina, è il possesso di particolare senso estetico-fisiognomico ed adeguata manualità, per la maggiore sintonia possibile con le aspettative del paziente.

Dott. Stefano Stracciari

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