Specialista in chirurgia vascolare e radiologia interventistica, il dott. Tommaso Lupattelli ha rivoluzionato, in Italia, la cura di diverse malattie ampliando le aree d’intervento della radiologia interventistica.
Patologie che solitamente sono affrontate in modo traumatico possono essere trattate con tecniche chirurgiche mini invasive, senza tagli.
In questo articolo approfondiamo tre problematiche affrontate dal dott. Lupattelli con la chirurgia mini invasiva, la CCSVI nella sclerosi multipla, le emorroidi e il fibroma uterino.
Panoramica sulla radiologia interventistica
Con la radiologia interventistica indagine e trattamento di patologie oncologiche, urologiche e ginecologiche, su vari sistemi, vengono eseguite per via percutanea, in anestesia locale e con degenza molto breve.
Le tecniche utilizzate per diagnosi e terapia, a seconda della patologia da trattare, sono:
- Risonanza magnetica.
- Fluoroscopia.
- Ecografia.
- TAC.
Le aree d’intervento sono molteplici, praticamente tutto il corpo può essere curato con la radiologia interventistica: sistema vascolare, sistema neurologico, nervoso, urogenitale, circolatorio, muscoloscheletrico.
Angioplastica ed embolizzazione: gli interventi di successo del dott. Lupattelli
Le tecniche di radiologia interventistica possono essere applicate per eseguire, fra i tanti interventi possibili:
- Angioplastica, ovvero la dilatazione controllata delle arterie che portano il sangue al cuore, liberandole, quando queste risultano ostruite o indurite.
- Embolizzazione, cioè l’ostruzione controllata delle vene. Con questo intervento si blocca il flusso sanguigno per interrompere l’alimentazione di malformazioni o neoplasie, riducendone le dimensioni o eliminandole.
Il dott. Tommaso Lupattelli è il chirurgo ad aver eseguito più interventi di angioplastica in Italia ed è a capo di una equipe che tratta, con questa tecnica, i pazienti affetti da sclerosi multipla.
Fibroma uterino ed emorroidi, due gravi patologie, vengono trattate dal dott. Lupattelli con l’embolizzazione, tecnica da lui ottimizzata e diffusa in Italia che gli ha valso anche il premio come eccellenza dell’anno in ambito medico.
La chirurgia classica, applicata per trattare queste due patologie, risulta molto invasiva e, come nel caso dell’asportazione di parte o totale dell’utero in presenza di fibroma uterino, psicologicamente molto stressante.
CCSVI nella sclerosi multipla: l’esperienza del dott. Tommaso Lupattelli
L’insufficienza venosa cerebro-spinale cronica, CCSVI, causa un ridotto deflusso del sangue che, quindi, si accumula tendenzialmente nel sistema nervoso centrale.
E’ stata associata a diverse malattie neurologiche, fra cui la sclerosi multipla, e per la quale sin dal 2009 si interviene con l’angioplastica per diminuire ed eliminare diversi sintomi, con particolare beneficio su:
- mal di testa.
- Equilibrio.
- Formicolio.
- Astenia.
- Deambulazione.
Con oltre duemila interventi di angioplastica eseguiti per curare la CCSVI, il dott. Lupattelli è l’unico in Italia ad avere una casistica così importante tanto da assicurare la totale sicurezza ed efficacia di questo intervento.
Purché, ci tiene a specificarlo, a supporto del chirurgo ci sia un team estremamente esperto in materia.
Sebbene tecnicamente semplice, un aspetto molto importante, affinché l’intervento abbia un risultato efficace e un post operatorio altrettanto positivo, è l’esecuzione dell’intervento a cura di un team intero professionale, esperto e coeso.
Il chirurgo deve avere, alle spalle, almeno 400 casi di CSVI trattati con angioplastica e la struttura deve essere abilitata per questo tipo di intervento.
Emorroidi: l’efficacia dell’embolizzazione
L’emboilizzazione ha mostrato, già da qualche tempo, grande applicazione nella cura delle emorroidi.
Problema che colpisce indifferentemente uomini e donne, compare solitamente dopo i 50 anni e maggiormente nei soggetti con uno stile di vita ed alimentare non corretto, sedentari e con familiarità.
Le emorroidi creano molto disagio e dolore e possono essere trattate con farmaci, ad uso topico, che diminuiscono l’infiammazione e il dolore.
I farmaci però non intervengono sulla causa ma leniscono solo i sintomi.
La causa delle emorroidi è la dilatazione delle pareti dei vasi venosi localizzati del retto che, quindi, fanno assumere loro un aspetto diverso da quello naturale, si deformano.
Il dott. Lupattelli, intervenendo con l’embolizzazione, risolve il problema alla radice, ovvero occludendo l’arteria rettale superiore.
L’intervento si esegue in anestesia locale, dura circa 20 minuti e dopo massimo 48 ore di osservazione il paziente viene dimesso, senza alcun segno dell’intervento e senza terapia farmacologica post intervento.
L’embolizzazione del fibroma uterino eseguita dal dott. Lupattelli
Molte donne in età fertile sono afflitte dal fibroma uterino, ovvero un tumore benigno dell’utero, o da più fibromi ed in questo caso parleremo di fibromatosi.
Il fibroma può avere una massa molto piccola, come un pisello, o grande al punto da occupare l’intero addome e i disturbi accusati dalle pazienti sono diversi:
- mal di schiena
- crampi.
- Pesantezza all’addome.
- Stimolo continuo ad urinare.
La paziente affetta da fibroma uterino inoltre presenta mestruazioni abbondanti, perdite emorragiche e aborti ripetuti.
Il dott. Lupattelli sta rivoluzionando il modo di intervenire sul fibroma uterino perché, mediante embolizzazione, non asporta parte o tutto l’utero, ma va ad occludere l’alimentazione sanguigna del fibroma riducendolo o provocandone la scomparsa totale.
I vantaggi sono dunque più che evidenti.
L’intervento mini invasivo dell’embolizzazione si esegue in anestesia locale senza l’uso di bisturi né praticando alcuna incisione.
Dolore e sanguinamento cessano e si torna alla vita normale in pochissimo tempo, senza le problematiche post-operatorie dell’intervento chirurgico classico.
Gli obiettivi del dott. Tommaso Lupattelli per il futuro
Sin dall’inizio della sua carriera il dott. Tommaso Lupattelli ha messo al centro deli suoi studi il paziente ed il suo benessere fisico e psicologico.
Con questo obiettivo ha lavorato, e lavora, cercando di migliorare le tecniche chirurgiche esistenti e cercandone di nuove.
La problematica del paziente, qualunque essa sia, deve essere affrontata dall’equipe medica e dal paziente in assoluta serenità, con complicità e collaborazione.
La Redazione – Lavinia Giganti
La redazione in collaborazione con il Dott. Tommaso Lupattelli Chirurgo Interventista a Milano
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