Da millenni sappiamo che corpo e mente devono stare bene entrambi singolarmente per stare bene poi insieme.
Possiamo avere benessere fisico, e di conseguenza psicofisico, solo se i segnali che ci arrivano dall’esterno sono chiari e ben interpretabili.
Non possiamo vivere senza comunicare, cioè senza ricevere stimoli dall’esterno.
Vie della comunicazione: i sensi
Recentissimi esperimenti in doppia camera anecoica, la nota stanza del silenzio, hanno dimostrato che l’uomo non resiste oltre 45 minuti senza ricevere informazioni sensoriali.
Queste, che chiameremo sensorialità, vengono recepite dai nostri sensi e dovrebbero essere appropriate e congruenti.
Classico esempio è chi ha nausea o vomito in auto perché le informazioni da occhi ed orecchie (sistema vestibolare) non sono coerenti.
Quando chiedo quanti sono i nostri sensi tutti mi dicono cinque: vista, udito, olfatto, gusto e tatto.
Questo è vero, ma la risposta è parziale, perché ce ne sono almeno altri 4:
- Termopercezione.
- Dolore.
- Propriocezione.
- Equilibrio.
Perché i sensi sono più di cinque
Parlare semplicemente di vista e udito non basta perché, per avere benessere, dobbiamo avere una buona visione ed una buona qualità uditiva.
Vista significa vedere 10/10 con ogni occhio, ma non sempre questo è sufficiente per leggere bene.
I 10/10 non bastano per arrivare a sera senza avere gli occhi affaticati; infatti spesso, pur con occhiali che ci permettono di vedere 10/10, vorremmo avere qualcosa in più ovvero una buona visione.
Succede perché i nostri occhi sono in conflitto fra loro, cioè non vedono la stessa cosa nello stesso momento.
Questo conflitto ha 2 risvolti, cognitivo e posturale.
Cognitivo:
- DSA e dislessia.
- Difficoltà di concentrazione e/o di memorizzazione.
Posturale:
- posizioni scorrette compensative che siamo costretti ad assumere senza rendercene conto.
Ecco spiegati i frequentissimi dolori al collo o lombari che sembrano resistere ad ogni terapia od analgesico.
Per mantenere queste posizioni, i nostri muscoli fanno un’enorme sforzo e ciò spiega il nostro affaticamento che è sproporzionato rispetto alle attività svolte.
Il corpo è come un’automobile
Se vi riconoscete anche in uno solo degli esempi qui citati, è molto probabile che il vostro sistema sensoriale sia starato e necessiti di una messa a punto. Proprio come le nostre automobili, ogni tanto anche noi necessitiamo di un tagliando!