Che cos’è la blefaroplastica

La blefaroplastica è un intervento di chirurgia estetica poco invasivo che ha come obiettivo quello di migliorare l’aspetto dello sguardo, ringiovanendolo e rendendolo più fresco, luminoso e più riposato.

Col tempo infatti la pelle delle palpebre subisce dei cedimenti dovuti alla perdita di elasticità e diventa eccedente. Il grasso che circonda i globi oculari va incontro ad un processo di indebolimento e tende ad erniare verso l’esterno sviluppando le famose “borse adipose”, ovvero quei rigonfiamenti che contribuiscono a sviluppare quella impressione di pesantezza e stanchezza dello sguardo.

Questo tipo di intervento è uno dei più comuni ed eseguiti nel campo della chirurgia estetica. Consiste nella rimozione della pelle eccedente e degli eccessi di grasso.

Può riguardare sia le palpebre superiori (blefaroplastica superiore) che quelle inferiori (blefaroplastica inferiore), o entrambe (blefaroplastica completa).

Blefaroplastica superiore

La blefaroplastica superiore è un intervento chirurgico ha come obiettivo quello di rimuovere la pelle in eccesso e gli accumuli di grasso.

La procedura può essere eseguita sia in regime ambulatoriale che in day hospital, di solito in anestesia locale o con una blanda sedazione, e ha una durata di circa 30 minuti. Al termine della stessa vengono applicati dei punti molto sottili che vengono rimossi 6-7 giorni dopo l’intervento.

Non è un intervento invasivo, la cicatrice viene posizionata a livello della piega palpebrale e diventa invisibile poche settimane dopo l’intervento.

E’normale sviluppare gonfiore nei giorni successivi alla procedura che si risolve dopo 7-10 giorni.

Blefaroplastica Inferiore

La blefaroplastica inferiore viene eseguita in day hospital, in anestesia locale con sedazione.

Viene praticata un’incisione sotto al margine ciliare inferiore (nascosta poi dalle ciglia), attraverso la quale vengono rimosse o rimodellate le tre borse di grasso situate nei piani profondi.  

Al termine della stessa viene anche rimosso l’eccesso di pelle.

L’intervento ha una durata di circa un ora. I punti di sutura vengono rimossi dopo circa 6-7 giorni

Fase postoperatoria: quali sono i consigli da seguire?

La fase post-operatoria della blefaroplastica, come in qualsiasi altro intervento chirurgico, è critica e fondamentale per ottenere risultati positivi e limitare il rischio di effetti collaterali.

Al termine dell’intervento viene indicata al paziente una terapia antibiotica e analgesica da seguire presso il proprio domicilio.

Dormire la notte con due cuscini sotto la testa ed eseguire impacchi freschi con acido borico ad uso cutaneo aiutano a ridurre il più velocemente possibile il gonfiore alle palpebre, che è una comunque condizione normale e sempre presente nei giorni successivi al trattamento.

I lividi e gli edemi post-operatori saranno assorbiti entro pochi giorni, con recupero completo in circa 15 giorni.

L’attività fisica intensa deve essere evitata per circa 2 settimane, quella lavorativa può essere ripresa pochi giorni dopo l ‘intervento.

E’ fondamentale avere cura delle cicatrici nei mesi successivi al trattamento e ricordarsi di applicare sempre una protezione solare 50+ se esposizione al sole.

La blefaroplastica lascia cicatrici?

Come per tutte le procedure che comportano incisioni cutanee, i pazienti che si sottopongono ad un intervento di blefaroplastica sono preoccupati al solo pensiero di una potenziale cattiva cicatrizzazione della pelle.

Questo però raramente accade, per due semplici motivi: il primo è che la cute delle palpebre ha una sua intrinseca tendenza a guarire bene e velocemente; il secondo motivo è che le incisioni vengono posizionate in punti strategici dove possono essere ben nascoste.

Il risultato è che questo intervento non lascia esiti cicatriziali visibili ad occhio nudo.

Blefaroplastica non chirurgica: può essere davvero un’alternativa?

Oggi molti pazienti fanno visita al mio studio chiedendo informazioni sulla blefaroplastica non chirurgica, spinte dal desiderio e dalla convinzione di che una tecnica non invasiva possa essere la soluzione a tutti i casi.

Facciamo una rapida introduzione. Si tratta di un trattamento di medicina estetica eseguito tramite apparecchiature laser che provocano delle micro abrasioni della pelle con l’obiettivo di stimolarne una sua retrazione.

Rispetto ad una blefaroplastica classica ha quindi l’enorme vantaggio di non necessitare dell’utilizzo del bisturi.

Gli svantaggi però, a mio giudizio, non possono non essere considerati: le abrasioni hanno un tempo di guarigione superiore rispetto ad un’incisione cutanea, il risultato è difficilmente prevedibile a priori (spesso possono essere necessarie più sedute) e soprattutto non è definitivo o stabile nel tempo.

Non è un trattamento indicato a tutte le pazienti. Possono trovarne beneficio solamente quelle pazienti giovani che hanno una minima eccedenza cutanea e non hanno borse adipose evidenti.

La redazione in collaborazione con il Dott. Matteo Murolo – Medico e Chirurgo Plastico

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