Cellule staminali, anche i denti sono una fonte importante

 

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Le cellule staminali sono molto di moda, ma buona parte dell’opinione pubblica non ha ben chiaro di cosa si tratti e a cosa possano servire.

Cellule staminali, prima e dopo la nascita

Quando siamo ancora nel grembo materno, le cellule staminali hanno il compito di costruire le varie parti del nostro corpo in maniera altamente specializzata: ci sono cellule staminali per i muscoli, per gli organi, per i tessuti, per il sangue, per le ossa, eccetera.

Dopo la nascita le nostre cellule staminali si moltiplicano e si differenziano in altre specializzazioni, dando vita al miglior sistema di riparazione naturale che possa esistere.

Cellule staminali, perché conservale?

In occasioni particolari, le cellule staminali possono essere prelevate e conservate mediante congelamento (crioconservazione) per un utilizzo futuro in caso di malattia: dal cordone ombelicale, dal midollo osseo, dal tessuto adiposo, dal sangue… Le cellule staminali, grazie alla loro potente azione rigenerativa, già oggi sono utilizzate in ambito neurologico, cardiologico, ortopedico, estetico, ematologico.

La speranza è che in un futuro prossimo la loro efficacia possa trovare applicazione anche in patologie ancora senza possibilità di guarigione, quali ad esempio Parkinson, Alzheimer, Diabete I, distrofia muscolare, lesioni spinali. Inoltre, la speranza è quella di poterle adoperare per la riparazione della cornea e in caso di ictus e infarto.

Le cellule staminali dentali

Anche i denti sono una fonte importante di cellule staminali, in particolare i denti da latte e i denti del giudizio. Con le staminali prelevate dai denti è possibile curare non soltanto patologie dentali (attraverso rigenerazione dentale ed ossea), ma anche patologie che colpiscono altre parti del nostro corpo.

Restando al mio ambito di competenza, in un futuro non troppo lontano la speranza è di poterle utilizzare anche per le malattie parodontali e la rigenerazione della polpa dentaria.

Come conservare le cellule staminali dentali

Per poter essere conservati al fine di estrarne le cellule staminali, i denti devono essere sani, privi di carie od infezioni. Non sono ancora molti gli studi dentistici che offrono questa opportunità. Lo Studio De Pascalis di Milano, in collaborazione con un Centro Analisi specializzato di Londra,

è in grado di analizzare i campioni raccolti e verificare la possibilità di procedere con il congelamento della cellule staminali. E’ fondamentale, però, che entro 72 ore i denti giungano in laboratorio. Quando un dente da latte sta per cadere e si ha intenzione di procedere alla sua conservazione è consigliato estrarlo perché in tal modo le cellule staminali conservabili saranno in numero maggiore.

 

Dott.ssa Federica De Pascalis

Dott.ssa Federica De Pascalis

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