Notizia degli ultimi giorni, eseguito per la prima volta in Europa il trapianto di cuore da cadavere, grazie ad una “scatola miracolosa” capace di stimolare elettricamente il cuore e di perfonderlo con liquidi fisiologici per non danneggiarlo.
Questa tecnica può rivoluzionare l’era dei trapianti, che già utilizzava altri organi prelevati da cadavere, ma non era in grado di impiantare cuori post mortem per il rapido deterioramento di questo organo.
Fino ad oggi i trapianti cardiaci vengono eseguiti espiantando il cuore da donatore vivente ma con morte cerebrale irreversibile certificata concordemente da un Neurologo, un Anestesista rianimatore e un Medico Legale.
Una volta espiantato, il cuore viene “raffreddato” in ipotermia per bloccare i processi metabolici e quindi il consumo di ossigeno.
Intanto un’ altra Equipe prepara chirurgicamente il paziente ricevente, anch’ esso “raffreddato” in ipotermia tramite circolazione extracorporea. Quando il cuore nuovo è disponibile viene sostituito quello nativo malato, e gradualmente il paziente ricevente viene riscaldato fino alla normale temperatura corporea e il nuovo cuore è pronto per battere.
Con la nuova tecnica la prima fase viene totalmente rivoluzionata, intanto perché si amplia il numero dei donatori, poi perché con la scatola miracolosa è più semplice mantenere il cuore senza sofferenza fino al momento del trapianto.
Ovviamente il tempo per l’espianto è comunque limitato e, considerando che la nostra legislazione richiede 20 minuti di arresto cardiaco per dichiarare il decesso, al momento non è una tecnica applicabile in Italia.
Attendiamo modifiche tempestive della normativa vigente per dare più speranze ai cardiopatici in lista d’attesa per un trapianto.