Il periodo della menopausa e quello successivo rappresentano una fase molto importante e delicata nella vita di ogni donna.
Ci sono donne che vivono questo momento senza grandi disturbi, ed altre che invece hanno necessità di un supporto terapeutico per far fronte a vari tipi di sintomatologia che si va sviluppando in conseguenza del calo dei livelli ormonali estrogenici.
Sicuramente è importante poter contare sull’ appoggio del proprio ginecologo di fiducia. Quest’ultimo saprà, grazie alla sua esperienza e professionalità, accompagnare la Paziente durante questo percorso. Potrà proporre, quindi, un supporto farmacologico – nel caso sia necessario – ma anche un supporto psicologico, o diverse forme di aiuto per la gestione delle specifiche problematiche che si possono manifestare, personalizzando ogni proposta di cura sulle specifiche necessità della singola donna, modulando nel tempo i trattamenti in funzione del quadro soggettivo.
E’ invece sconsigliato il ricorso a terapie autoprescritte, per il rischio di andare incontro a insuccessi o anche ad eventi avversi. Meglio instaurare un rapporto di fiducia con lo Specialista Ginecologo e rivolgersi al professionista in caso di necessità o dubbi.
Che cos’è la menopausa?
Iniziamo il nostro approfondimento proprio spiegando che cosa si intenda con il termine “menopausa”.
La parola menopausa altro non vuole che indicare un passaggio naturale, nonché inevitabile, nela vita di ogni donna. Nello specifico, coincide con la fine dell’attività ovarica e quindi del ciclo mestruale e la conseguente fine della vita riproduttiva femminile.
Una donna si considera mediamente in menopausa quando dall’arrivo dell’ultima mestruazione sia trascorso un anno o poco più.
Specifichiamolo immediatamente: la menopausa non è una malattia. È piuttosto un avvenimento fisiologico che accompagna ogni donna ad un’altra parentesi – altrettanto bella e ricca di emozioni – della vita.
In questo momento l’organismo femminile va incontro ad un cambiamento ormonale importante, che è necessario conoscere bene, in modo da viverlo con la massima serenità possibile.
Di norma, la menopausa fisiologica può manifestarsi a partire dai 48 anni fino ai 52 anni circa. Poi, ovviamente, ogni donna possiede un proprio quadro clinico e nessuna è uguale ad un’altra. Per cui, questa finestra temporale va intesa solo come indicativa.
Perché si manifesta la menopausa e quali sono i sintomi che porta con sé
La menopausa si verifica quando avviene una cessazione di produzione, da parte delle ovaie, degli ormoni sessuali, gli estrogeni.
I sintomi sono molto variabili da donna a donna: a parte l’amenorrea (assenza di ciclo mestruale) si possono manifestare in modo variabile vari altri elementi, come ad esempio:
- vampate di calore più o meno forti,
- sudorazione improvvisa e ripetuta,
- tachicardia,
- insonnia,
- cambiamenti d’umore frequenti,
- ansia,
- depressione,
- difficoltà nel trovare e mantenere la concentrazione,
- dolori articolari migranti,
- gonfiore addominale, aumento ponderale, ecc.
A distanza di qualche tempo, anche le forme del proprio corpo potrebbero mutare. La distribuzione del grasso corporeo inizia a variare e ad accumularsi in zone, rispetto a prima, differenti.
Poichè nella fase post-menopausa si tende ad ingrassare più facilmente, è consigliabile, in caso di necessità, rivolgersi ad un bravo dietologo o nutrizionista per impostare un regime alimentare più corretto in questa nuova fase della vita.
Più in generale, è raccomandabile attuare uno stile di vita sano che comprenda:
- alimentazione corretta ed equilibrata,
- no fumo,
- no alcool,
- una attività sportiva dolce ma costante,
- sonno regolare (ovvero, cercare di andare a letto sempre alla stessa ora e svegliarsi non eccessivamente tardi)
Cos’è la terapia ormonale sostitutiva (TOS)
La terapia ormonale sostitutiva, conosciuta anche semplicemente come TOS, è una terapia che va ad integrare gli estrogeni divenuti carenti; nelle donne che non abbiano subito l’asportazione dell’utero in precedenza, occorre impiegare anche il progesterone per contrastare l’azione estrogenica sull’endometrio, così come accade naturalmente in epoca fertile.
La terapia ormonale sostitutiva può essere prescritta alle donne che siano sintomatiche e che non presentino controindicazioni, e non si protrae in genere oltre i primi anni dopo la menopausa. Talora può essere necessario iniziare trattamenti ormonali o di integratori specifici anche nella fase che precede la menopausa, il cosiddetto climaterio.
Lo scopo delle terapie è sia alleviare i sintomi nell’immediato, che tutelare da alcuni importanti rischi di salute anche a lungo termine.
La TOS non è una terapia standard
A differenza di altre terapie farmacologiche, la TOS non prevede un’assunzione standard per tutte le donne. Piuttosto, si tratta di un trattamento che deve essere “cucito su misura” per la Paziente in questione.
Non è dunque una terapia uguale per tutte ma deve essere personalizzata in base alle necessità presentate. Chiaro che, prima di iniziare questo percorso, sarà di fondamentale importanza effettuare una visita ginecologica e discuterne con il proprio specialista di fiducia.
Durante la visita, il ginecologo potrà valutare la situazione clinica passata (anamnesi) ed il quadro presente. Vengono considerati molti elementi, come ad esempio l’età, l’epoca di inizio della menopausa, eventuali disturbi ed una eventuale familiarità con determinate patologie vascolari e neoplastiche.
Il medico valuterà anche tutti i fattori di rischio, ovvero, se sono presenti o meno:
- il rischio cardiovascolare,
- il rischio oncologico,
- il rischio osteoporotico,
Quando il quadro clinico sarà ben definito, solo allora, insieme allo specialista, sarà possibile decidere se considerare o meno la TOS, e valutare quale tipologia di terapia sia più corretto adottare in quel momento.
Quando considerare la TOS
La terapia ormonale sostitutiva può essere proposta mediamente alla propria paziente entro i 60 anni di età. È indicato tenerla in considerazione entro il primo anno dall’ultima mestruazione, o comunque, entro i primi 10 anni dall’inizio della menopausa.
Più in generale, la TOS è utile per gestire al meglio i disagi tipici della menopausa, i disturbi vasomotori (le cosiddette vampate di calore), le problematiche urinarie, la secchezza vaginale, l’atrofia vaginale e la dispareunia (il dolore provato durante il rapporto sessuale).
Aiuta inoltre anche a dormire meglio, stabilizza l’umore e preserva la densità ossea.
Quando non è consigliata la TOS
La TOS è sconsigliata a tutte quelle donne che hanno una storia personale o familiare di trombosi venosa profonda o embolia polmonare, precedenti o attuali neoplasie ormoni-dipendenti (ad esempio utero e mammella), o altre controindicazioni come emicrania con aura, ipertensione arteriosa non controllata, obesità (BMI>30) o fumo.
In definitiva, è importante prepararsi all’avvento della menopausa con uno stile di vita corretto, senza timori eccessivi per il cambiamento cui si va incontro, e con il costante supporto del proprio ginecologo di fiducia, che potrà suggerire di volta in volta gli eventuali trattamenti più indicati in funzione delle specifiche necessità di ogni donna.
La Redazione – Monica Penzo
La redazione in collaborazione con il Dr. Stefano Fracchioli – Medico Ginecologo a Torino
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