La Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS)

La menopausa è uno dei momenti più delicati nella vita di una donna che può provocare diversi disturbi a livello fisico e psicologico.

Tra i trattamenti più utilizzati per placare i disturbi che possono comparire in questa condizione, nonché tra i più discussi, troviamo la terapia ormonale sostitutiva (TOS)

La Terapia Ormonale Sostitutiva: cos’è

Si tratta di una somministrazione di ormoni (estrogeni e progestinici prodotti in laboratorio) al fine di ripristinare l’equilibrio ormonale derivante dalla naturale sospensione dell’attività endocrina ovarica.

Se protratto per un tempo sufficientemente lungo, protegge la donna dall’aumento osteoporotico.

Dopo anni di scetticismi e dubbi scatenati da un importante studio americano, oggi la Terapia Ormonale Sostitutiva è ritenuta efficace e ben lontana dal provocare rischi per la salute, ma da seguire sotto controllo medico.

Come qualsiasi altra cura, d’altronde.

Infatti, prima di iniziare questa terapia è necessario consultare il proprio medico per valutare i lati positivi e quelli negativi e per scegliere le modalità d’assunzione più adeguate.

Poiché non tutte le donne possono, o vogliono, assumere una TOS, esistono anche delle cure alternative consigliate a base di ormoni bioidentici o naturali composti da ormoni estratti da fonti vegetali che risultano pressoché simili a quelli umani.

 uttavia per questi preparati non sono disponibili prove scientifiche robuste sulla loro efficacia e sicurezza.

La Terapia Ormonale Sostitutiva: perché era ritenuta pericolosa

Nell’estate 2002 due importanti studi Americani affermarono che la TOS aumentava il rischio di incorrere ad un tumore al seno.

Anche se le informazioni presentavano delle lacune dal punto di vista medico, e l’interpretazione era dubbia, sono state prese molto seriamente e sono state fonte di diversi dibattiti in questi anni.

Ma grazie alla continua evoluzione della medicina, oggi si hanno le idee chiare su questa terapia.

La TOS infatti è ben lontana dal rischio di provocare un tumore mammario.

Gli esperti, tuttavia, la sconsigliano ai soggetti già di per sé predisposti a questo tipo di tumore poichè potrebbe anticipare la formazione della malattia, ma non provocarla.

La Terapia Ormonale Sostitutiva: a chi è consigliata

La TOS non può essere standardizzata ma dev’essere specifica per ogni singola paziente eseguendo un anamnesi completa che comprende:

  • dati personali
  • familiari
  • clinici
  • altri dati strumentali

Il tutto al fine di prescrivere una terapia che possa soddisfare le esigenze e le aspettative della paziente stessa.

Alcune donne infatti hanno controindicazioni assolute o relative, altre invece pur essendo idonee non vogliono assumere farmaci.

Una volta che la terapia è iniziata, si andranno comunque effettuati controlli medici periodici (almeno ogni anno) per una accurata valutazione dei rischi e dei benefici in relazione al proseguimento della terapia.

Il paziente tipo a cui viene proposta la TOS risponde ad alcuni requisiti, fra quali:

  • Donne in menopausa da almeno 1 anno e meno di 10 anni
  • entrate in menopausa spontanea o iatrogena precocemente (prima dei 45 anni)
  • che presentano disturbi vasomotori, ovvero soffrono di sudorazioni frequenti e vampate di calore
  • che lamentano dolore e/o fastidio intimo
  • Donne che ricercano un miglioramento del metabolismo osseo

L’obbiettivo è comunque quello di cercare di ripristinare una situazione ormonale simile a quella dell’età fertile.

Tipi di terapia ormonale

La terapia può essere assunta sotto forma di pillole, cerotti o gel  che pur avendo lo stesso scopo, agiscono in maniera differente.

  • Pillole: le compresse che vengono assunte una volta al giorno, sono tra i modi più comuni per assumere la terapia ormonale sostitutiva. E’ importante sapere che il rischio di trombosi venosa, aumenta leggermente con l’assunzione del farmaco per bocca.
  • Cerotti cutanei: è la modalità più comoda siccome vengono posizionati e vengono cambiati periodicamente in base ai diversi dosaggi, inoltre riducono notevolmente il rischio di trombosi rispetto all’assunzione per bocca.
  • Gel: contiene estrogeni e viene applicato una volta al giorno permettendo l’assorbimento rapido del farmaco. E’ consigliato soprattutto alle donne che hanno subito l’asportazione dell’utero.

In ogni caso bisogna valutare insieme al medico la modalità più conveniente prendendo in considerazione i pro e i contro di ciascuna possibilità.

Terapie alternative alla TOS

Il tibolone: indicato per le donne che hanno avuto il loro ultimo ciclo mestruale da più di un anno, può aiutare ad alleggerire disturbi come sbalzi d’umore e vampate di calore, anche se alcuni studi hanno dimostrato che su determinati elementi potrebbe non essere efficace quanto la TOS.

I fitoestrogeni: sono sostanze naturali ad attività similestrogenica e sono simili agli ormoni umani.

Le terapie complementari: sono prodotti a base di erbe, acquistabili in erboristeria, come l’olio di primula, l’angelica, il ginseng e l’erba di San Giovanni. Esistono studi che testimoniano che questa alternativa possa ridurre la maggior parte dei sintomi pur non essendo supportate da prove scientifiche

Si consiglia inoltre di seguire alcuni accorgimenti combinati ad ognuna di queste terapie.

Molto importante è il cambiamento dello stile di vita con un regime dietetico controllato, favorire alimenti ricchi di fibra alimentare, vitamine e sali minerali e ridurre i grassi e i cibi troppo salati.

E’ molto importante anche l’attività fisica che aiuta a ridurre le vampate, le sudorazioni, migliora l’umore e la qualità del sonno oltre ad essere utile nella prevenzione e nella cura dell’ipertensione e dell’eccesso di grassi nel sangue.

Dott.ssa Cinzia Mazzoccanti Ginecologo a Terni

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