Si chiama “E-Glove” (“Enhanced Gesture transLation for imprOving Vocal Experiences”), il guanto elettronico potenziale strumento di comunicazione per chi ha difficoltà o disabilità di linguaggio ed espressività.
Il guanto E-Glove
Come riportato da Ansa Salute, il guanto ipertecnologico “aiuta a comunicare, le persone con esiti da ictus ed emiplegici che hanno difficoltà ad usare i più comuni canali comunicativi.
In particolar modo la forma orale.
Il dispositivo, il cui prototipo è in via di sperimentazione anche con giovani e giovanissimi con disturbi dello spettro autistico, si presenta come un guanto indossabile, capace di tradurre i gesti delle mani in parole o frasi in tempo reale.
Chi partecipa al progetto E-Glove
Al progetto del guanto ipertecologico partecipa Jesilab, società di Kos Care srl che gestisce il centro Myolab di Jesi, insieme alla Capofila Limix srl, spin-off scientifico dell’Università di Camerino, e Acme Lab s.r.l. di Ascoli Piceno.
Lo sviluppo del progetto è reso possibile dal cofinanziamento del Fondo Europeo di sviluppo regionale.
Il team dei ricercatori coinvoiti è multiprofessionale:
- fisiatri.
- Fisioterapisti.
- Logopedisti.
- Bioingegneri.
- Informatici.
- Matematici e statistici.
L’evoluzione del progetto
Il progetto iniziale prevedeva, da parte del guanto, la possibilità di tradurre il linguaggio dei segni.
Da qui è partito l’ulteriore sviluppo della tecnologia da parte dei ricercatori della Unicam che vede come obiettivo l’utilizzo della tecnologia in ambito sanitario e riabilitativo, evolvendo la tecnologia iniziale in dispositivo di comunicazione per persone con un deficit della comunicazione.
(Fonte Ansa)
Lavinia Giganti – Redazione
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