Scompenso cardiaco, ottimi risultati con il nuovo farmaco

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Quando il cuore non è in grado di svolgere adeguatamente la funzione contrattile di pompa e di garantire il giusto apporto di sangue a tutti gli organi, siamo di fronte a quello che viene detto volgarmente “Scompenso Cardiaco”, patologia che nel nostro Paese ha un notevole impatto socio-economico, colpendo circa un milione di persone.

Il  nuovo farmaco contro lo scompenso cardiaco

Da circa un anno è disponibile un nuovo farmaco, il primo di una nuova classe chiamata ARNI (antagonisti del recettore della Neprilisina e del recettore dell’Angiotensina), che rappresenta la più grande innovazione recente in questo campo per i grandi benefici che sta apportando ai pazienti colpiti da scompenso cardiaco.

I benefici del nuovo farmaco

Si tratta di una combinazione di due principi attivi: il Sacubitril ed il Valsartan. Il risultato è triplice: Aumento della sopravvivenza, Miglioramento della qualità della vita e dei sintomi clinici soggettivi e Riduzione del numero delle ospedalizzazioni (con conseguente risparmio da parte del SSN).

Lo studio mondiale: PARADIGM-HF

Nello specifico, il nuovo farmaco riduce del 20% la mortalità per tutte le cause cardiovascolari rispetto alla precedente terapia tradizionale, con una sopravvivenza media in crescita fino a due anni.

Tutto questo è il frutto di uno studio clinico compiuto a livello mondiale su oltre 8.000 pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico.

Entresto, questo il suo nome commerciale, è stato approvato per il trattamento dello scompenso Cardiaco con Frazione cardiaca ridotta (FE del 35%), in base ai risultati dello studio clinico: PARADIGM-HF.

La qualità della vita migliora radicalmente

Lo scompenso cardiaco ha come sintomi tipici la Dispnea (fame d’aria) e la sensazione di Astenia (grande stanchezza).

Con il nuovo farmaco questi due sintomi sono fortemente ridotti, con conseguente miglioramento della qualità della vita, che può tornare ad essere più attiva. Il paziente riesce a fare nuovamente quello che non faceva più da diverso tempo.

L’azione del nuovo farmaco e le indicazioni

Il meccanismo d’azione del nuovo farmaco, frutto della combinazione tra Sacubitril e Valsartan, si basa sulla modulazione neuro-ormonale, anziché sull’inibizione.

Esso è indicato solo nei pazienti scompensati gravi (con Frazione Cardiaca Ridotta appunto a 35% anziché 60-70%) ma già stabilizzati, quindi non può essere utilizzato sugli acuti.

Conclusioni

Questa nuova terapia apre, con prepotenza e sicurezza, nuove frontiere per la terapia cronica, in aggiunta alle altre terapie già conosciute fino ad ora, dello scompenso cardiaco Congestizio, che è la conclusione di diverse patologie cardiache (come l’Infarto e l’ipertensione arteriosa) o il Diabete Mellito.

 

 

Dott. Salvatore Arcidiacono

 

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